Le elezioni finiscono 22 a 22, ora è caccia al “traditore” il caso di Rondanina ( GE ) uno dei paesi più piccoli d'italia

 

Le elezioni finiscono 22 a 22, ora ècaccia al “traditore” 

I DUECANDIDATI SINDACO HANNO LO STESSO NUMERO DI VOTI: ORA DEVONO SCOVARE E CONVINCERE L’UNICA SCHEDA BIANCA Un pugno di case e il mini municipio

Quarantaquattro voti divisi per due col resto di una scheda bianca. A Rondanina, il più piccolo Comune della Liguria, a mille metri di altezza e a mille curve da Genova, gli elettori si sono divisi tra i due candidati: 22 voti li ha presi l’ingegnere Gaetanino Tufaro, altrettanti l’ex vigile del fuoco Claudio Casazza. A fare da ago della bilancia l’unica scheda bianca, il 45 esimo voto rimasto in sospeso, a cui tutti in paese cercano di dare un volto: la posta in gioco è alta, domenica 16 i rondanelli (così si chiamano gli abitanti) dovranno andare a votare di nuovo e in caso di parità anche al ballottaggio la legge prevede che conquisti la carica di sindaco il più anziano tra i contendenti, in questo caso Tufaro. «Sono ottimista perché, come certi turni di Champions, posso contare su due risultati utili su tre. A dire il vero pensavo di vincere subito: ho già fatto il sindaco del paese, essendo stato il direttore tecnico dell’ospedale Gaslini di Genova ho capacità amministrative e avevo un vero programma. Poi a ribaltare i pronostici sono state le parentele, e le divisioni». Le parentele? «Ma certo: in paese gli elettori reali sono una cinquantina, molti però vivono lontano e hanno solo la residenza. I 22 voti del mio avversario vengono da tre famiglie del paese, di cui una esprime ben nove voti: praticamente da soli hanno il 20 per cento. I miei consensi invece credo di averli raccolti tra chi vive e lavora fuori. Gente più aperta, che qui definiscono con diffidenza “i villeggianti”». L’altro candidato, ClaudioCasazza, era anche lui convinto di vincere: «Avevo contato e ricontato i voti chemi avevano promesso, avrebbero dovuto essere 26 o 27, e mi avrebbero assicurato una vittoria piena, e invece alla fine qualcuno non ha mantenuto la parola». Chi? «Qualcuno dei “villeggianti” deve aver cambiato idea». Intanto tra il municipio presidiato da Francesca, l’unica impiegata, e il bar, trattoria e posto telefonico pubblico Cresci, l’unico esercizio commerciale del paese, cresce l’attesa. La figlia della titolare, mentre serve ai tavoli piatti di cinghiale in umido racconta: «La cosa positiva è che domenica sapremo subito chi ha vinto, a fare lo spoglio ci mettiamo un quarto d’ora», ma la sintesi politica più lucida la dà una signora di passaggio: «Il ballottaggio? È una fortuna, almeno domenica abbiamo qualcosa da fare...».

Commenti

Post popolari in questo blog

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise