1.10.21

"Che il Signore ti protegga, Maryan", scritto da un'amica israeliana, dice tutto.Maryan Ismail da oggi è imam, la prima in Italia nel suo genere. Amica degli ebrei, tenacemente ostile a integralisti e Fratelli musulmani

da il tulipano gruppo facebook gemello della nostra pagina facebook ho trovato questo post "Che il Signore ti protegga, Maryan", scritto da un'amica israeliana, dice tutto.
Maryan Ismail da oggi è imam, la prima in Italia nel suo genere. Amica degli ebrei, tenacemente ostile a integralisti e Fratelli musulmani ("non passeranno" è il suo motto), Maryan è una musulmana che si batte per un islam diverso. Liberale o democratico. Compatibile con lo Stato di diritto. Io non ho mai amato né usato molto l'espressione "musulmano moderato": fa pensare a qualcuno che è musulmano solo "un po'", e sembra suggerire che i musulmani veri, i musulmani pienamente tali, siano i fanatici. È il contrario, in realtà. Nessuno è più musulmano di Maryan, e dalla sua fede tira fuori il meglio. Non è facile. Non sono in molti. Non è comodo, né sicuro.
Maryan avrebbe potuto strappare. E invece vuole tessere, vuole cucire qualcosa. O al contrario avrebbe potuto tacere, "accasarsi" comodamente fra le braccia dell'islam politico egemone, quello finanziato da chissà chi (sappiamo), quello coccolato dall'Unione europea e riverito in ogni sede. Poteva mettere su un bel velo 🧕
sarebbe stato pittoresco quanto basta per ottenere inviti televisivi, servizi, incarichi e riconoscimenti. Poteva farlo. Ma avrebbe tradito la sua storia, il nome di suo fratello ucciso da Al Qaeda, e le sue convinzioni. Ha scelto la strada più difficile. "Sono una donna che non si fa velare o zittire" ha detto una volta, a Milano. Questa è una donna coraggiosa, e non ha scelto la sicurezza e la comodità. Correndo dei rischi, ha scelto la libertà. E nel giorno in cui in Tunisia viene incaricata una premier donna, tutto ciò assume un significato particolare. Maryan Ismail, che il Signore ti protegga. Non passeranno
Incuriosito sono andato sula sua bacheca facebook , ne trovate nelle ultime righe dell'articolo sopra l'url ( indirizzo ) , ed ho trovato quest articolo di Alberto Giannoni del https://amp.ilgiornale.it/news/ del 29 Settembre 2021 - 07:51
precisazione prima dell'articolo

a chi mi dice che mi contraddico con quanto espresso precedentemente qui in questo post e sui social dico solo questo : Dialogo, confronto e scambio culturale, sono le basi della comunicazione tra le persone e un ottima " arma " per evitare o ridurre le guerre ed i conflitti

Maryan Ismail: «Orgogliosamente musulmana, ma l'islam si apra e si attualizzi»


La prima donna imam africana e liberale. Maryan Ismail fa un altro passo avanti. Orgogliosamente musulmana e tenacemente ostile agli integralisti, sorella di un diplomatico ucciso dalle forze localqaediste, dopo anni di impegno civile questa coraggiosa italo-somala milanese ora ha in mano il «diploma» di «imama» rilasciato dall'Università di Padova. Molto più di un attestato formale.


Pochi giorni fa, Maryan Ismail ha superato a pieni voti - con lode - l'esame finale del «corso per imam e ministri di culto musulmani», riconosciuto dal ministero dell'Interno nell'ambito della tanto invocata preparazione dei ministri del culto italiani, per evitare gli «imam fai da te», più facilmente veicolo di discorsi d'odio e radicalizzazione. «L'ho fatto - spiega al Giornale - perché, come previsto dal patto col Viminale, è necessario uscire dalla improvvisazione di questi personaggi che non si capisce bene da dove arrivino e come». Maryan non è la prima «imama» in assoluto, ma è la prima che in Italia ambisce a guidare la preghiera. «Il divieto della preghiera non è contemplato - spiega - ma le donne sono state via via escluse. Eppure oggi abbiamo esempi di donne imam in America e in Germania. L'Italia è un laboratorio interessante, possiamo costruire qualcosa di importante e iniziare a cambiare, ed è essenziale che ci sia una partecipazione delle donne. Le donne vanno già in moschea, ma oggi sono invisibili. Una moschea co-gestita potrebbe anche essere più rispettosa di tutti. Radicalizzazione e jihadismo sono anche l'effetto perverso della separazione, del purismo, delle suggestioni sull'uomo forte musulmano». Quella di Maryan Ismail è una figura importante. Cinque anni fa ha lasciato il Pd, accusandolo di aver scelto un islam «oscurantista». «La gestione dei rapporti con l'islam a Milano - riflette ancora - negli ultimi anni è stata fallimentare. L'approccio è stato divisivo: è improponibile un dialogo solo con una parte, occorre aprirsi, mettere al centro le donne, le minoranze, la laicità dello Stato».
Quella di Maryan è una battaglia senza strappi con la fede, anzi è ostinatamente orientata a tessere la possibilità di un islam rispettoso dello stato di diritto e della Costituzione. Un'imam donna incarna la speranza di questo cambiamento. «Sul tavolo - dice oggi - ci sono ancora questi temi e le linee guida per la formazione di un islam europeo sono uno strumento per risolvere i problemi che conosciamo: la poligamia, una lettura contraria ai diritti delle donne, compreso il fatto che possano esser picchiate - perché la tradizione di una lettura distorta questo insegna - e poi i matrimoni combinati e forzati, la negazione del diritto all'istruzione e altro ancora». «C'è il mio impegno perché si cambi - conclude - da qualche parte bisogna pur iniziare. Non basta dire che l'islam è una religione di pace rimuovendo i problemi, tiriamo fuori questa pace, accettiamo la realtà e dialoghiamo con la realtà cercando la via giusta nella pratica»


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