da Lorenzo Tosa
Questo è il volto di Gaia, 25 anni, di Bacoli.
Gaia è una sopravvissuta.Per mesi è stata vittima delle violenze fisiche, verbali e psicologiche del suo ex. È stata presa a calci e pugni, pedinata con l’aiuto di due due complici, sequestrata. L’uomo - se così si può chiamare - ha anche tentato di ucciderla gettandola dal Belvedere di Pozzuoli.Gaia è una vittima di femminicidio che solo per miracolo, per tenacia, per fortuna, il suo femminicida non è riuscito a portare a termine.Porta sul volto solo una minima parte dei segni dell’orrore che ha subito da parte dell’ennesimo maschio che non si rassegna al rifiuto, alla fine di una relazione.Lui è stato arrestato (ma non i complici. E poi per quanto tempo?)Lei con estremo coraggio ha deciso di mostrare pubblicamente i suoi lividi apparenti perché tutti possano vederli. Non essere morta, per Gaia, significa essere e sentirsi ancora un bersaglio, vivere nel terrore. Anche questa è una forma di femminicidio.Certa gente, certi ministri del nulla, certi negazionisti, certi mestatori d’odio, davanti a questo volto, a questa storia, a questa dignità, dovrebbero solo vergognarsi.Dobbiamo rovesciare tutto.
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Stamattina ha presentato alla Polizia postale una denuncia ufficiale nei confronti di tutti i suoi hater, con conseguente richiesta di risarcimento danni per sé e l’istituzione che rappresenta. Il tutto sarà devoluto in beneficenza.
È ora che questo letamaio da tastiera sia trattato per quello che è e risponda della propria miseria. Non le perdonano di avere vinto, di essere capace, di sinistra e pure donna.Quattro cose che la destra-destra non riesce proprio a tollerare, in una delle poche regioni d’Italia in cui (per fortuna) non governa. Massima solidarietà e vicinanza alla Presidente Proietti. Vada fino in fondo.
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