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12.9.24

non poteva mancare la sparata doi salvini sul caso Cinzia Dal Pino

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 https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2024/09/drogano-la-figlia-malata-e-la-uccidono.html  ( è  il secondo articolo  ) 
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2024/09/chi-era-said-malkoun-luomo-investito-e.html



Dai commenti che leggo in giro e  ai miei post    social  e  alla loro appendice sul blog  (  vedere  gl url  in cima )    sulla  vicenda   pare che la vita di un senzatetto valga meno di qualsiasi cosa,come una borsetta.L'aggravante della vittima secondo la concezione fasciolegaiola e non solo purtroppo   è l'essere africano.Infatti il  nostro   “Caro” (si fa per dire 😥😜😲 ) ministro delle Infrastrutture, che si occupa di tutto meno di quello per cui è profumatamente pagato
Dice che “se non fosse stato un delinquente, non sarebbe finita così”. solo lui poteva spingersi a tanto.Lo ha detto di un essere umano che è stato schiacciato quattro volte con un Suv contro una vetrina, ormai inerme e privo di qualunque pericolosità. Lo ha detto per l’unica ragione per cui dice una cosa del genere: per stuzzicare le viscere di analfabeti funzionali, morali e giuridici che chiamanoun omicidio in realtà una vendetta legittima difesa, mentre qui non esiste neanche la difesa, figuriamoci legittima. Quelle immagini mostruose parlano da sole. Mostrano un’esecuzione fredda e calcolata, inumana. Solo che la vittima era un ladro, era nero, era straniero, era povero. E allora, nella contorta logica di Salvini e seguaci , se l’è cercata.
E ancora oggi, mentre rivedo quelle immagini e rileggo queste parole, non riesco a decidermi se è più violento e disumano uccidere a caldo un uomo per una borsetta o difendere a freddo l’assassino per un pugno di voti. Due facce della stessa medaglia. Possiamo affermare che se negli ultimi dieci anni demagoghi, populisti della peggior fatta, sciacalli travestiti da politici o politici sciacalli , non avessero pompato quotidianamente su menti fragili e senza strumenti l’idea che il migrante sia solo e soltanto un criminale, che siamo invasi da delinquenti che ci vogliono portare via casa, lavoro, tradizioni, che vada tolta la cittadinanza agli stranieri che delinquono mentre gli italioti che rubano 49 milioni li mandiamo al governo ( e parafrasando un canzone socialista \ anarchica di fine XIX secolo : <<[ ...] I nostri governatorson tutti malfattor\ ci rubano tutto quanto per farci da tutor.\Noi siam tre celebri ladron \ che per aver rubato ci han fatto senator. [...] >> IL crack delle banche qui  nella  versione  di Ginevra  di Marco per il testo e il contesto storico culturale della canzone qui ) che sia giusto armarsi e farsi giustizia da soli perché la legge non ci tutela, che la difesa sia sempre legittima, che sia lecito sparare alle spalle a qualcuno che ci entra in casa o inseguirlo e metterlo sotto quattro volte con la macchina.Ecco, se tutto questo non fosse mai accaduto, oggi quell’uomo a Viareggio con la borsetta in mano sarebbe in carcere. Ma Vivo.

11.9.24

Chi era Said Malkoun, l’uomo investito e ucciso a Viareggio da cinzia del pino donna che aveva rapinato

   visto  che i media  parlano  solo di lei  o  se  parlano di  lui   lo fanno   faziosamente  e strumentalmente   .   ho cercato in rete   qualcosa  su la vittima   ed  ho  trovato   un sito   obbiettivo non ricordo la  fonte  perchè  è  avvenuto tramite  msn  


Si chiamava Said Malkoun, aveva 47 anni ed era di origini algerine, l’uomo ucciso dall’imprenditrice che poche ore prima aveva rapinato a Viareggio. Come riportano Il

Tirreno e La Nazione, dal suo arrivo in Italia la sua non era stata un’esistenza semplice. Senza fissa dimora, aveva girovagato un po’ in tutta la Penisola prima di stabilirsi in Toscana da una decina d’anni. Anche a Milano dove sembrava poter aver trovato un lavoro stabile. “Per recarsi in Lombardia, mi chiese dei soldi per acquistare il biglietto del treno. Dopo alcune settimane, però, l’ho visto nuovamente in Darsena. Gli ho chiesto cosa fosse successo e lui mi disse che non aveva potuto accettare il lavoro perché nel frattempo gli era stata tolta la patente”, racconta don Luigi Sonnenfeld. Dopo aver ricevuto un foglio di via, nessun Paese del Maghreb lo aveva riconosciuto come suo cittadino. Lui aveva provato ad arrangiarsi dormendo qua e là e ultimamente aveva provato a racimolare qualche soldo facendo il parcheggiatore abusivo nella zona della Darsena. “Per chi lo conosceva era solo e semplicemente ‘il parcheggiatore’. Se mi si passa l’espressione, una sorta di figura storica per chi vive o lavora in questa zona della città”, dice ancora il prete. “Segnalava gli spazi liberi dove poter posteggiare gratuitamente. E in cambio chiedeva una ricompensa”, spiega ancora don Luigi. Malkoun aveva però anche qualche problema con l’alcol: diversi testimoni parlano di atteggiamenti molesti quando alzava un po’ troppo il gomito. “In genere non usava maniere forti per ottenere denaro – precisa don Luigi – ma l’approccio dipendeva anche dal suo stato psicofisico. Quando aveva bevuto, poteva anche essere aggressivo. E spesso avvenivano anche dei litigi con gli automobilisti che non accettavano le sue maniere forti”.E poi c’erano i reati, come la rapina ai danni di Cinzia Del Pino, la donna che poi lo ha inseguito e investito con la propria auto senza dargli scampo. Viareggina proprietaria di un lido balneare, dovrà rispondere dell’omicidio. È attualmente detenuta nel carcere Don Bosco.

L'incredibile storia di Mariuccia Rivano: a 98 anni è ancora sulla cresta dell'onda

dalla  nuova  sardegna el  18\9\2024                                   di Stefania Puorro Palau «Alzatevi da quel divano e muovetevi. Corret...