30.6.08

Senza titolo 647

Carezzato da una dolce brezza


 


Sulla riva del lago


l’anima in cielo


sperduto nella contemplazione


della tua immane grandezza


notte placida di luna piena


le stelle brillano nell’immenso


sembrano rispondere con dei bagliori


pulsando ai miei occhi e al mio cuore


quiete attorno a me


mi sento divino


un luccichio serpeggia sull’acqua


mi sporgo


sulla superficie del lago


la volta del cielo


la luna


la sagoma scura degli alberi


e il mio viso


carezzato da una dolce brezza


tra le stelle


 


Pietro Atzeni

2 commenti:

blogadami ha detto...

alla fine è il giullare delle convinzioni a portare a termine il mazzo di carte della vita... (Jester of convintion)

donatella1959 ha detto...

Pietro soffici versi che innondano la mente..con illusione di essere

Decostruire la mascolinità non significa demolire l’uomo. È reinventarlo, liberarlo dalle catene degli stereotipi affinché possa essere se stesso,

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