21.2.12

varie dal mondo e dall'italia


Posted: 20 Feb 2012 04:08 PM PST
Uccisa perché vicina a Gheddafi, nel giorno dell’anniversario della “liberazione”. E’ il destino di Hala Misrati, la famosa presentatrice televisiva pro-regime, trovata morta in un carcere di Tripoli. Era la voce più influente della propaganda dell’ex leader libico, per questo le “brigate rivoluzionarie”, i ribelli, le hanno tagliato la lingua, probabilmente anche seviziata e torturata in carcere, causandone la morte. Secondo il canale al-Arabiya, l’episodio sarebbe avvenuto il 17 febbraio, primo anniversario dell’avvio della cosiddetta campagna di liberazione dal regime di Gheddafi.
E’ una morte, atroce, ma anche senza dubbio scomoda per chi sta cavalcando un altro tipo di propaganda, in Occidente e in Europa, e vuole far credere che davvero sia in atto una “Primavera” di libertà e un processo di democratizzazione dei Paesi arabi.
Proprio per questo le violenze dei ribelli, spesso efferate, sono state taciute, durante la guerra civile e pure dopo. Del sacrificio di Hala Misrati pochi parlano, gli organi di stampa italiani quasi ignorano la notizia, non dandone alcun risalto. La storia, secondo la logica della divisione in “buoni e cattivi” di cui anche a casa nostra abbiamo avuto esempi eloquenti (ogni riferimento alla Resistenza è puramente casuale), ha deciso che il tiranno Gheddafi, ancorché tollerato per decenni da tutto il mondo occidentale, era il cattivo. Hanno vinto quindi i buoni, e certo non si possono sbandierare ai quattro venti i crimini e le efferratezze dei “liberatori”.
E’ la legge della propaganda, la stessa propaganda per la quale Hala Misrati è morta. Non faceva più parte dei vincitori, quindi improvvisamente era diventata il “male”. Davvero un mistero come si possa concepire e accettare che una donna, solo perché vicina ad un ex dittatore, venga uccisa in quel modo.
D’altra parte non c’è da stupirsi: la propaganda nostrana ha nascosto le influenze del fondamentalismo islamico annidate tra i ribelli, e ha persino fatto credere che il fenomeno delle “Primavere arabe” fosse nato spontaneamente, grazie al tam tam su internet. La libera e democratica rete.
Peccato che in Libia solo il 5% della popolazione usi internet. E non è che in Paesi come Egitto e Tunisia la percentuale sia esagerata: circa il 18%.
Ci raccontano menzogne su menzogne. E allora perché punire in un modo così crudele Hala Misrati? Solo perché propagandava, anche con coraggio e senza mai rinnegarlo, un regime che non faceva più comodo a nessuno?
Chissà dove sono finiti i paladini e le paladine occidentali dei diritti delle donne.

  Anche se  stando alle  ultime news  è  viva  infatti il  sito  invece d' ammettere  l'errore     trova più comodo cancdellare   anziché rettificare

Posted: 20 Feb 2012 12:56 PM PST
Michele Santoro non era il grande conduttore che faceva guadagnare l’azienda? E rappresentava una vera fortuna per la Rai? E che grazie all’audience che otteneva riusciva a far fruttare all’azienda milioni di pubblicità?
Si direbbe di no.
E’ di oggi la notizia che il Tribunale Civile di Torino ha condannato la Rai a corrispondere la tutt’altro che modica cifra di 5 milioni di euro alla Fiat Gruop Automobiles, a causa di un servizio dai contenuti considerati denigratori sulla vettura Alfa Mito andato in onda durante la trasmissione di Annozero il 2 dicembre 2010.
Secondo il dispositivo della sentenza, il comportamento del giornalista autore del servizio Corrado Formigli è stato “denigratorio perché scredita il valore di un’auto che è il simbolo di una casa automobilistica produttrice, e difforme dal vero in quanto atto a rappresentare una falsa realtà”, mentre la Rai è stata ritenuta corresponsabile “per il solo fatto di avere messo a disposizione i suoi mezzi di organizzazione e diffusione, conservando, quale datrice di lavoro, la potestà di dettare regole di comportamento e di adottare le concrete decisioni circa i modi di svolgimento della prestazione”.
Santoro, invece, secondo il giudice Mauro Sabbione non c’entra nulla, in quanto “estraneo all’organizzazione della gara”. Quindi assolto.
Già, perché mai un conduttore dovrebbe essere responsabile di video dal contenuto denigratorio che vengono mandati in onda durante la sua stessa trasmissione?
In realtà pagheranno solo i contribuenti: il danno patrimoniale è stato calcolato nella somma di 1 milione 750 mila euro, quello non patrimoniale in 5 milioni e 250 mila. Due milioni però dovranno essere spesi tramite la pubblicazione della sentenza a spese dei condannati, entro due settimane sui maggiori quotidiani nazionali ed entro un mese e mezzo sul periodico Quattroruote. La spesa totale, quindi, ammonterebbe a circa 7 milioni di euro.
Un bel gruzzoletto,  non c’è che dire. Il cachet di Adriano Celentano a Sanremo rappresenta soltanto il 10% delle multa che la Rai dovrà pagare a causa di Annozero.
Cosa diranno ora coloro che sostenevano che stipendi e buonuscita di Santoro erano giustificati dall’audience e dal fatto che la Rai guadagnasse tanti soldi per merito del conduttore? Probabilmente non diranno nulla. Il problema è che il canone non lo pagano soltanto loro.
Posted: 20 Feb 2012 05:35 AM PST
Il Presidente Napolitano è in visita a Cagliari e stavolta ha assaggiato la protesta, al posto delle solite folle con bandierine di carta. Ormai interviene senza freni sullo scenario politico e lancia precisi segnali, come la riforma del welfare. Evidentemente sottovaluta il fatto che il popolo italiano sta diventando sempre più consapevole del gravissimo tradimento alla Costituzione, con la cessione di fatto della nostra sovranità nazionale. Non una parola sullo scellerato Trattato SEM (Meccanismo Europeo di Stabilità) che veicola gratuitamente i soldi degli Italiani nella cassa dei banchieri, che saranno immuni da ogni responsabilità e liberi di manipolare le risorse finanziarie a loro piacimento, senza alcun controllo istituzionale da parte dei governi e dei parlamenti degli Stati europei.
Di che va parlando questo Presidente, che da “custode” della Costituzione va assecondando passivamente la dittatura finanziaria europea, già responsabile della tragedia del popolo greco e in procinto di aggredire l’Italia con analogo sistema…?

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