18.2.17

le foibe spiegate a mia nipote

Lo so che  il 10 febbraio    è passato  da  più di una settimanae  che  quindi  dovrei andare  oltre ed  non fissarsi  \ pensare   troppo al passato  , ma



Foibe, Mastro vincenzo, ricordare dovere
Ignoranza e assenza di memoria condizionano il presente 
Una pagina dolorosa della storia italiana sulla quale ancora non è stata raggiunta una memoria condivisa [ non condivo  perchè fin quando   non si parlerà a  360 gradi non ci potrà mai essere memoria  collettiva http://www.ultimavoce.it/foibe-massacri-non-riescono-ad-unire/ ] : per questo occorre ricordare con eventi e iniziative le vittime delle foibe e gli esuli istriani e giuliano-dalmati, affinché possa essere loro riconsegnata la giusta dignità. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo nella seduta aperta dedicata al Giorno del Ricordo, parlando della necessità di ricordare come di "un dovere". "Si è perso troppo tempo - ha sottolineato - dietro a ricostruzioni alterate dei fatti sulle foibe, che hanno negato la realtà, aggiungendo offesa all'orrore. La violenza nazional-comunista e quella nazi-fascista attingevano entrambe dal nazionalismo, dal fanatismo, dalla discriminazione e dall'esclusione, che conducono alla 'pulizia' etnica, sia essa razziale, politica, religiosa, e all'instaurarsi di una dittatura. La democrazia è innanzitutto rispetto delle minoranze, prima ancora che governo della maggioranza".
da http://www.ansa.it/marche/notizie  del  14\2\2017
  

Inoltre  quest'anno    le  celebrazioni ( strumentali e  non )    continuano   ancora   per  un po' in  quanto proprio  quest'anno  cadono i 70  anni dei trattati di Parigi  dell 10 febbraio 1947   . Ed  ancora  continuano  le  solite polemiche  di comuni e  scuole   che non festeggiano o  invitano   storici  meno nazionalisti   e che  (   in modo  giustificazionista  o revisionista  fanno , a  differenza  di quelli ufficiali  concentrati solo le  brutture    comuniste e non    anche  di quelle  fasciste , i  conti  anche  se    solo parzialmente  con il passato  )    o  i soliti  atti poco rispettosi  nei confronti   di vittime  e  chi ha  subito  sula  sua pelle   le  aberranti   dell''una e dall'altra ideologia del secolo scorso
Ne  approfitto  per  rispondere  alla domanda   di mia nipote  fattami l'altro giorno   ( in realtà è figlia di mio cugino  )    che mi chiede  cosa   sono le foibe  ,  sintetizzando    con parole  mie  ciò che ho appreso prima  passivamente   e poi criticamente     in  30  anni  su foibe  ed  esodo  ben  prima quindi   deela retorica   diventata poi  strumentale   e ad uso e consumo  di chi  vuole da una parte  e  dall'altra negare  e\o  sminuire   una  pagina  triste dela nostra storia  in particolare del confine  orientale . 
  Le  foibe  e per me  l'esodo    silenzio  o  riduzione   ad un fenomeno di nicchia  per motivi d'opportunismo  politico   fino  al 1989\1992   . Strumentalizzazione ideologica ma  anche   purtroppo  paura   e  poco  coraggio a  fare  i conti con il passato  nel  non volere   andare a cercare   da cui hanno avuto  origine le  foibe  e  rastrellamenti  , attribuendoli solo a  una determinata parte politica  .
Inoltre prendendo spunto da http://magazinedelledonne.it/news/content/2385329-le-foibe-spiegate-ai-bambini-il-10-febbraio-e-il-giorno-del-ricordo  che pur  trattando l'argomenti  n  come sempre in maniera  capziosa e nazionalista   fornisce  attimi spunti  per  spiegare  a  ragazzi al  di sotto   dei  14 anni    il dramma delle foibe
Le foibe spiegate ai bambini non possono prescindere da un'introduzione storica che deve iniziare spiegando ai piccoli di casa il contesto storico   precedente  alla  la firma dell’armistizio dell’8 settembre del 1943.  Gli abitanti di quelle zone, quindi, per sfuggire all'infoibamento (vale a dire per evitare di essere gettati vivi nelle oltre 1500 voragini rocciose di origine carsica presenti sul territorio) fuggirono, o tentarono di farlo, dando origine a un esodo che, anche lui, assunse presto dimensioni immense. Costretti ad abbandonare le  terre in cui avevano vissuto per sottrarsi a questa ondata di discriminazione e di violenza, e  di come   gli italiani dell'Istria furono accolti con sospetto anche in patria dove vennero a lungo additati come "fascisti".Se ricordare, però, è indispensabile (soprattutto per insegnare ai più giovani, come ha ricordato in occasione di un Giorno del Ricordo l'allora presidente Giorgio Napolitano, a non commettere mai più gli stessi errori del passato), per spiegare le foibe e non solo ai bambini è indispensabile approcciare all'argomento con attenzione. Largo quindi ai racconti nel caso di  più piccoli  dedicati al tema che, però, non sono numerosi  e alle testiminianze .  Nella limitatissima bibliografia e filmografia a disposizione, per i bambini più piccoli, c'è la favola Perché la notte che, scritta dall'autrice di libri per bambini Lorella Rotondi e illustrata da Stefania Silvari (e poi trasformata in un corto animato), racconta la storia di una bambina che accusa la notte di aver "ingoiato" tutti i suoi giochi, la sua cameretta e anche i suoi affetti. Poi  i vari documentari storici  




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