Lo so che il 10 febbraio è passato da più di una settimanae che quindi dovrei andare oltre ed non fissarsi \ pensare troppo al passato , ma
Foibe, Mastro vincenzo, ricordare dovereIgnoranza e assenza di memoria condizionano il presente
Una pagina dolorosa della storia italiana sulla quale ancora non è stata raggiunta una memoria condivisa [ non condivo perchè fin quando non si parlerà a 360 gradi non ci potrà mai essere memoria collettiva http://www.ultimavoce.it/foibe-massacri-non-riescono-ad-unire/ ] : per questo occorre ricordare con eventi e iniziative le vittime delle foibe e gli esuli istriani e giuliano-dalmati, affinché possa essere loro riconsegnata la giusta dignità. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo nella seduta aperta dedicata al Giorno del Ricordo, parlando della necessità di ricordare come di "un dovere". "Si è perso troppo tempo - ha sottolineato - dietro a ricostruzioni alterate dei fatti sulle foibe, che hanno negato la realtà, aggiungendo offesa all'orrore. La violenza nazional-comunista e quella nazi-fascista attingevano entrambe dal nazionalismo, dal fanatismo, dalla discriminazione e dall'esclusione, che conducono alla 'pulizia' etnica, sia essa razziale, politica, religiosa, e all'instaurarsi di una dittatura. La democrazia è innanzitutto rispetto delle minoranze, prima ancora che governo della maggioranza".da http://www.ansa.it/marche/notizie del 14\2\2017
Inoltre quest'anno le celebrazioni ( strumentali e non ) continuano ancora per un po' in quanto proprio quest'anno cadono i 70 anni dei trattati di Parigi dell 10 febbraio 1947 . Ed ancora continuano le solite polemiche di comuni e scuole che non festeggiano o invitano storici meno nazionalisti e che ( in modo giustificazionista o revisionista fanno , a differenza di quelli ufficiali concentrati solo le brutture comuniste e non anche di quelle fasciste , i conti anche se solo parzialmente con il passato ) o i soliti atti poco rispettosi nei confronti di vittime e chi ha subito sula sua pelle le aberranti dell''una e dall'altra ideologia del secolo scorso .
Ne approfitto per rispondere alla domanda di mia nipote fattami l'altro giorno ( in realtà è figlia di mio cugino ) che mi chiede cosa sono le foibe , sintetizzando con parole mie ciò che ho appreso prima passivamente e poi criticamente in 30 anni su foibe ed esodo ben prima quindi deela retorica diventata poi strumentale e ad uso e consumo di chi vuole da una parte e dall'altra negare e\o sminuire una pagina triste dela nostra storia in particolare del confine orientale .
Le foibe e per me l'esodo silenzio o riduzione ad un fenomeno di nicchia per motivi d'opportunismo politico fino al 1989\1992 . Strumentalizzazione ideologica ma anche purtroppo paura e poco coraggio a fare i conti con il passato nel non volere andare a cercare da cui hanno avuto origine le foibe e rastrellamenti , attribuendoli solo a una determinata parte politica .
Inoltre prendendo spunto da http://magazinedelledonne.it/news/content/2385329-le-foibe-spiegate-ai-bambini-il-10-febbraio-e-il-giorno-del-ricordo che pur trattando l'argomenti n come sempre in maniera capziosa e nazionalista fornisce attimi spunti per spiegare a ragazzi al di sotto dei 14 anni il dramma delle foibe
Le foibe spiegate ai bambini non possono prescindere da un'introduzione storica che deve iniziare spiegando ai piccoli di casa il contesto storico precedente alla la firma dell’armistizio dell’8 settembre del 1943. Gli abitanti di quelle zone, quindi, per sfuggire all'infoibamento (vale a dire per evitare di essere gettati vivi nelle oltre 1500 voragini rocciose di origine carsica presenti sul territorio) fuggirono, o tentarono di farlo, dando origine a un esodo che, anche lui, assunse presto dimensioni immense. Costretti ad abbandonare le terre in cui avevano vissuto per sottrarsi a questa ondata di discriminazione e di violenza, e di come gli italiani dell'Istria furono accolti con sospetto anche in patria dove vennero a lungo additati come "fascisti".Se ricordare, però, è indispensabile (soprattutto per insegnare ai più giovani, come ha ricordato in occasione di un Giorno del Ricordo l'allora presidente Giorgio Napolitano, a non commettere mai più gli stessi errori del passato), per spiegare le foibe e non solo ai bambini è indispensabile approcciare all'argomento con attenzione. Largo quindi ai racconti nel caso di più piccoli dedicati al tema che, però, non sono numerosi e alle testiminianze . Nella limitatissima bibliografia e filmografia a disposizione, per i bambini più piccoli, c'è la favola Perché la notte che, scritta dall'autrice di libri per bambini Lorella Rotondi e illustrata da Stefania Silvari (e poi trasformata in un corto animato), racconta la storia di una bambina che accusa la notte di aver "ingoiato" tutti i suoi giochi, la sua cameretta e anche i suoi affetti. Poi i vari documentari storici
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