18.2.17

Amatrice, multa da 4 mila euro per aver portato aiuti con un camion L’uomo, un privato, è passato sull’unica strada che, a tutt’oggi, collega direttamente la cittadina con la Salaria. E ora le vittime del sisma stanno facendo una colletta per aiutarlo a pagare la sanzione



sono talmente schifato dalla cattiva burocrazia che stavolta 😈😐😢😪🙇😡 non ho il coraggio o voglia di passare ( come se me ne fosse importato qualcosa ) come qualunquista o populista lasciando commenti su tale notizia  presa  da http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_febbraio_18   di Virginia Piccolillo



LA STORIA

Amatrice, multa da 4 mila euro
per aver portato aiuti con un camion
L’uomo, un privato, è passato sull’unica strada che, a tutt’oggi, collega direttamente la cittadina con la Salaria. E ora le vittime del sisma stanno facendo una colletta per aiutarlo a pagare la sanzione
                                     








Era arrivato a portare aiuti ai terremotati con un camion. Ha avuto una multa da 4mila euro per essere passato sull’unica strada che, a tutt’oggi, collega in maniera diretta Amatrice con la Salaria, visto che il centro storico è ancora ingombro di macerie ed edifici non puntellati e non è stato riaperto al traffico privato. E ora le vittime del sisma del 24 agosto 2016 stanno facendo una colletta per aiutarlo a pagare la sanzione. Accade anche questo nel mondo alla rovescia di Amatrice, dove il grande cuore degli italiani cerca di sostenere la rinascita della popolazione vittima del sisma, ma trova ostacoli di ogni genere.
«Vado via. Mi dispiace, ma tornerò in macchina»
Lo sa bene Giuseppe che venerdì è arrivato, con un mezzo messo a disposizione gratuitamente da una ditta edile, per distribuire aiuti. Cose concrete che possono essere recapitate subito. Dal pellet per scaldarsi nei container perché la temperatura nella notte scende sottozero, ai saponi, al mangime. E ha imboccato la Romanella: una strada ormai nota alle cronache per essere stata promossa durante il post-sisma a chiave di volta del traffico per la cittadina distrutta dal terremoto. Citata ogni volta che bisognava rispondere alle lamentele del sindaco Sergio Pirozzi sull’urgenza di una migliore viabilità, evidenziando i lavori, appena, compiuti per rinforzare il Ponte a Cinqueocchi: capace ora di sostenere il via vai continuo di mezzi pesanti dell’esercito, dei vigili del fuoco e della protezione civile. Ma per il camion, di 75 quintali, è tornato improvvisamente in vigore il limite di 35 q, che esisteva quando il ponte era pericolante. Ed è scattata la multa. Davvero? «Come no? - assicura Giuseppe che ha interrotto bruscamente la sua piccola missione umanitaria - Mi dispiace. Ma soprattutto per questa gente. Hanno bisogno di tante cose. Portavamo cibo per loro, cibo per gli animali, cose utili. Non era un auto-articolato era un semplice camion. Tornerò. Ma con la mia macchina».
I terremotati: «E’ una vergogna, pagheremo noi»
«E’ una vergogna», protesta Fabio, a nome di un gruppo di terremotati che intendono dare uno «schiaffo morale a chi se ne sta infischiando dei disagi che stiamo subendo». E annuncia: «Non abbiamo più niente. Ma ci stiamo tassando. Raccoglieremo i soldi. E gliela pagheremo noi». Per loro è «inaccettabile» quello che è stato fatto «a chi si sta dando da fare a spese proprie, con generosità». Ma il limite? «Prima che venissero fatti i lavori era di 35 quintali - obietta - . Come può essere lo stesso anche dopo quello che è stato speso per rinforzare il ponte? O i lavori sono stati fatti male, oppure non vogliono togliere quel limite perché dà fastidio che noi agricoltori e allevatori lo utilizziamo e creiamo un po’ di traffico. A sei mesi dal terremoto dobbiamo volare? Ma dimmi tu se è possibile».
La Protezione Civile: «Si può passare per Montereale»
Dalla Protezione Civile si evidenzia che la Romanella non è l’unica strada che collega la Salaria ad Amatrice. Si può uscire a Posta, prendere la SR 471 fino a Montereale, dove si può proseguire lungo la SR 260 Picente fino ad Amatrice. E si aggiunge che i lavori di messa in sicurezza realizzati da ASTRAL sul ponte a 5 occhi, sono serviti a limitare il fenomeno di erosione che comportava grave rischio per la stabilità della struttura e permesso la riapertura del ponte con limite di massa a 3,5 tonnellate, già in vigore prima della scossa del 30 ottobre, evento che ne ha comportato la chiusura totale fino alla messa in opera degli interventi urgenti sopracitati. Un limite rispettato dai mezzi della Protezione Civile di quel peso. «L’interdizione ai veicoli con massa superiore a tale limite non è quindi un vincolo amministrativo, ma è dettato da ragioni di sicurezza».



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