La storia d'oggi è presa ( in altri è hakerata in maniera etica citando la fonte senza modificarla ) , come spesso mi accade visto che gli articoli delle fonti sono 😥😢🙄 totalmente a € , dai Social . In particolare dalla pagina facebook dello IED Milano e sulla pagina Instagram della protagonista @libricontrocorrente da cui ho preso anche le foto
Questa è una storia fatta di acqua, di carta, di dolore e di forza. È la storia della libreria Acqua Alta di Venezia, allagata, migliaia di libri da buttare ed mandare al macero . Ma è anche la storia delle studentesse di IED Milano Maria Vittoria Miccoli Minarelli, Ambre Carladous e Anna Carera, che vanno a Venezia e in cambio di un’offerta portano a casa 500 volumi troppo danneggiati per essere venduti.Esse Chiedono ai loro compagni di corso di Graphic Design, ai compagni degli altri corsi e a tutti gli artisti disponibili, di adottare un libro e trasformarlo in un’opera d’arte, per poi metterlo all’asta. Grazie a una galleria d’arte di Bologna, 130 volumi vengono consegnati ad artisti del capoluogo emiliano. i designer e gli artisti si sono messi al lavoro: e opere sono state messe all’asta a partire dal 22 dicembre e i proventi devoluti alla Fondazione Querini Stampalia.
La storia che ti vogliamo raccontare oggi inizia sotto la pioggia battente che ha flagellato l’Italia qualche settimana fa, e con una notizia che – in un bollettino dei danni che si fa sempre più tragico man mano che passano le ore – diventa virale sui social: la libreria Acqua Alta di Venezia è allagata, migliaia di libri sono da buttare.La libreria, fra le più famose al mondo grazie alle barche trasformate in scaffali e alla gondola che protegge i libri durante l’acqua alta da cui prende il nome, ha subìto un colpo durissimo. È una di quelle notizie che, per un amante della lettura, aggiunge gravità a una situazione già drammatica e porta a chiedersi se si può fare qualcosa per dare una mano.E una risposta, le nostre studentesse Maria Vittoria Miccoli Minarelli, Ambre Carladous e Anna Carera, l’hanno trovata: salvare i libri dal macero per trasformarli in qualcosa d’altro, di nuovo, che possa aiutare. E così inizia un viaggio che da Milano le porta a Venezia, con le titolari della libreria che in cambio di un’offerta cedono 500 volumi troppo danneggiati per essere rimessi in vendita. Maria Vittoria, Ambre e Anna riempiono scatoloni e li portano qui a #IEDMilano, dove nel frattempo hanno ottenuto il permesso di depositarli e provare a mettere in atto la loro idea: chiedere ai loro compagni di corso di Graphic Design, ai compagni degli altri corsi e a tutti gli artisti disponibili, di scegliere un libro e trasformarlo in un’opera d’arte, per poi metterle all’asta e raccogliere fondi per aiutare un ente o un’istituzione veneziana ad affrontare i danni causati dall’acqua. Dopo una ulteriore cernita che le costringe a buttare ancora un centinaio di libri, perché troppo danneggiati, allestiscono un punto di scambio nella nostra biblioteca di via Sciesa 3 e la risposta, per fortuna, non si fa attendere: studenti e docenti dei nostri corsi si presentano a scegliere e ritirare i libri che li incuriosiscono di più, mentre grazie a una galleria d’arte di Bologna, 130 volumi vengono consegnati ad artisti
da https://www.instagram.com/p/B6XwFwICQkv/ |
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