sui media si confonde un omicidio da criminalità con un femminicidio .

 Care Michela  Murgia  e    Repubblica  
 Innanzitutto complimenti per  la  definizione di femminicidio ( Michela  )  e   per  la creazione    delle pagine  https://www.alfemminile.com/ e di https://www.repubblica.it/dossier/cronaca/osservatorio-femminicidi/  (  repubblica  )  . Questa  lodevolissima   ed utilissima iniziativa       soprattutto  in un periodo in cui    sono  in aumento le  violenze  e  sugli omicidi    che hanno  come vittime le  donne  . Ma  spesso   ,  ecco un fatto recente     riportato nella   rubrica osservatoriofemminicidi 






Femminicidio a Faenza, donna uccisa nella sua casa

Il corpo scoperto da un'ospite della vittima: sulla gola un profondo taglio. Diverse persone sentite in commissariato

FAENZA - Ha tutti gli elementi dell'omicidio, quello che si è consumato a Faenza, nel Ravennate. La vittima è una donna di 46 anni, italiana, trovata morta nella sua casa di via Corbara - all'interno di un complesso residenziale - con un profondo taglio alla gola, riporta la stampa locale. Il corpo è stato trovato poco dopo le 6 di questa mattina da un'amica della figlia della donna, che era ospite nell'appartamento.
 Gli inquirenti sul luogo del delitto (foto Corriere Romagna)

La vittima, a quanto si apprende, era separata. Secondo quanto trapelato al momento del delitto l'ex marito si trovava in viaggio assieme alla loro figlia: i due erano partiti dopo le 5 quando la donna era ancora viva. E l'allarme alla polizia è stato dato proprio dalla figlia avvisata telefonicamente dalla sua amica rimasta nell'abitazione. Al lavoro la polizia e il pm di turno. La Scientifica sta cercando di accertare l’orario esatto della morte. Eseguiti anche rilievi dattiloscopici su uno smartphone. Al termine del sopralluogo nell'abitazione di via Corbara il procuratore Daniele Barberini ha spiegato che "le indagini sono a 360 gradi" su un fatto "drammatico che purtroppo coinvolge ancora una volta una donna". Gli inquirenti stanno ora ascoltando varie persone in commissariato anche alla presenza del dirigente della Mobile ravennate Claudio Cagnini.


cosi non c'è il rischio che quando avviene un femminicidio vero non venga riconosciuto o scambiato per un atto di normale criminalità ?  Non basta  che    e  qui  mi  rivolgo a  Michela  


Femminicidio è una parola che solo dieci anni fa in Italia non pronunciava nessuno al di fuori degli ambiti di attivismo contro la violenza alle donne. “Non serve, l’omicidio comprende tutto” era la risposta che andava per la maggiore quando si cercava di far capire che le donne uccise dentro a dinamiche tossiche di relazione erano un fenomeno che non aveva niente a che fare con quelle morte per criminalità comune, anche perché, mentre queste ultime diminuivano di anno in anno, le donne uccise per possessività rimanevano numericamente stabili.
La ragione della resistenza di forze politiche e mezzi di informazione a usare una parola apposita era comprensibile: accettare di nominare diversamente il fenomeno significava doversene occupare con leggi e linguaggi specifici che andassero alla radice culturale del problema. C’è voluto un decennio di donne morte per mano di mariti ed ex mariti, compagni ed ex compagni, fratelli, padri, fidanzati lasciati o mai voluti per rendersi conto che la questione richiedeva un approccio mirato. Su quale debba essere però questo approccio, ancora si discute.[... segue qui in questo articolo della   rubrica   osservatoriofemminicidi ]
  vogliamo    che   non si riesca  più  a  distinguere fra un " semplice omicidio " ( uso il termine fra virgolette non per sminuire la violenza ed il crimine ma per spiegarmi meglio ) indipendentemente dal sesso della vittima e il violenza di genere o femminicidio  ?   Con il rischio   che  succeda   come   dice   un mio contatto  fb in una discussione avuta  sul  femminicidio 
 

[...]
IL "femminicidio" è insito nella cultura odierna ed andrebbe combattuto sin dall'infanzia di ognuno di noi, ma contesto il modo: nella società odierna, si interviene solo a cose fatte, solo per dare esempi o per punire atti estremi e si arriva a discutere di quante aggravanti bisogna dare in piu a chi commette l'atto in questione, senza pero' pensare che cio' provoca delle storture estreme dove qualsiasi cosa diventa passabile per femminicidio poiche un uomo che uccide una donna e' peggio del contrario o dello stesso uomo-uomo. in buona sostanza, la discriminazione di genere nelle questioni giuridiche, ex-post, con vari distinguo del caso, secondo me è illegale e iniquo.

Quindi    e  qui  i  rivolgo  a  voi    e non solo   occhio  a  titoli  e   a  vedere   il femminicidio quando  non c'è     alimentando  il classico  al lupo  al  lupo    e creando confusionme  tra  criminalità  e   femminicidio con un rischio del ritorno al passato   ovvero a  prima   che  venisse   coniata la efinizione di   femminicidio 

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