Aosta, Annamaria Franzoni torna in tribunale 18 anni dopo il delitto di Cogne: "Turismo macabro nella nostra villa"

Capisco che tale vicenda possa rimanere impressa nella memoria collettiva . Ma certi limiti non dovrebbe essere superati . Anch'io come tutti\e sono appassionato di fatti di cronaca nera , ed abitando in un piccolo pase sono curioso ma non sono mai arrivato a tale forma di morbosità e di cinismo . un minimo di rispetto e di silenzio ( se proprio se non se ne può fare a meno di parlare di tale evento e vitare simili sciacallaggi e morbosità ) sarebbe la cosa migliore  . 



Aosta, Annamaria Franzoni torna in tribunale 18 anni dopo il delitto di Cogne: "Turismo macabro nella nostra villa"Annamaria Franzoni all'uscita dal tribunale con il suo avvocato (ansa)



Condannata in via definitiva per l'omicidio del figlio Samuele, ha fatto causa a una troupe tv: "Sono seccata che si parli ancora della mia storia"


Annamaria Franzoni è comparsa stamane in tribunale ad Aosta come parte civile un un processo per violazione di domicilio in cui sono imputati una giornalista e un tele cineoperatore. A 18 anni dal delitto di Cogne la donna è quindi tornata nello stesso palazzo di giustizia dove era stata sentita nell'ambito delle indagini sull'omicidio del figlio Samuele, per il quale è stata condannata in via definitiva. Accompagnata dal suo legale, è uscita dal tribunale coprendosi il volto col cappuccio della giacca, senza dichiarare nulla. "Non abbiamo nulla da dichiarare", ha detto il suo avvocato.Franzoni ha denunciato in aula la presenza di un "turismo macabro" nella villa di Cogne, teatro dell'omicidio del piccolo Samuele, con atti vandalici, nel corso del tempo, da parte di persone entrate nelle pertinenze per sottrarre oggetti da conservare per ricordo, tra cui persino un termometro. In tribunale la donna ha detto di temere che l'ingresso della troupe televisiva possa incentivare atti emulativi da parte di altre persone.

Annamaria Franzoni



Per questo, ha spiegato, la sua denuncia è volta a scoraggiare iniziative simili. Pur essendo la villa sottoposta a pignoramento, ha sottolineato la donna, lei ne è custode, quindi ha il dovere di vigilanza su quel bene e deve risponderne in caso di danneggiamenti. Franzoni, parte civile insieme al marito, si è detta inoltre "seccata" che a distanza di anni si parli ancora della sua storia.La vicenda per cui oggi Franzoni è tornata in tribunale nasce da un servizio televisivo del dicembre 2019. All'epoca la villa di Cogne era tornata alla ribalta perché l'avvocato Carlo Taormina, ex legale di Annamaria Franzoni, ne aveva chiesto il pignoramento. Il processo davanti al giudice monocratico del tribunale di Aosta Maurizio D'Abrusco e al vice procuratore onorario Cinzia Virota si è svolto a porte chiuse.

(ansa)



Costituitasi parte civile insieme al marito, Stefano Lorenzi, oggi non presente, Franzoni ha detto in aula di essere stata avvisata da parenti e amici di quel servizio. Cercando la puntata della trasmissione sul web, ha notato che la troupe era entrata nelle pertinenze dello chalet, in particolare nel cortile e sul balcone. Aveva quindi deciso di sporgere denuncia. L'udienza è stata rinviata per l'esame dei due imputati: nel frattempo non è da escludere un eventuale accordo tra le parti che potrebbe portare alla remissione della querela.

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