Miracolo nel mare di Teulada: salvano un naufrago durante la regata e poi vincono
Cagliari Sono felici i componenti dell'equipaggio di India non per la vittoria ottenuta alla "Teuladata" regata d'altura organizzata dall'Avas, che si svolta nell'ultimo weekend tra Cagliari e Teulada, ma soprattutto per aver salvato un naufrago a qualche miglio dall'arrivo: «L'abbiamo avvistato mentre era aggrappato a una tanica di benzina, che solitamente si usa per segnalare la presenza di una nassa - racconta Cristian "Kiki" Busu, coproprietario di India, G34 dello Sporting Center di Hidor Grassi –. Inizialmente ho pensato che fosse un sub che si sbracciava affinché facessimo attenzione mentre stavamo bordeggiando durante la bolina tra Capo Spartivento e Teulada. Invece, oltre che sbracciarsi, urlava chiedendo aiuto. Così ci siamo resi conto che era un uomo in difficoltà».Ammainato il fiocco, con una manovra da manuale, il timoniere dell'imbarcazione Antonello Ciabatti, è riuscito a portare su il naufrago, che ha detto di chiamarsi Tonino: una settantina d'anni, si trovava in acqua da alcune ore in seguito al rovesciamento del suo barchino da pesca. Era ormai allo stremo, sfinito, con i primi segni evidenti di ipotermia. Fortunatamente, Eleonora Altea, anche lei componente dell'equipaggio di Indi*, è riuscita a riattivare la circolazione del naufrago, dopo averlo avvolto con una coperta e riscaldato.«Abbiamo avvisato la Capitaneria di porto - continua Kiki Busu - ma la motovedetta sarebbe arrivata forse dopo qualche ora. Così abbiamo deciso di far rotta verso il porto di Teulada, dove è arrivata un'ambulanza che ha preso in consegna il naufrago». Tonino grazie alle cure ricevute a bordo di India intanto si era già ripreso. Ma la storia non finisce qui. «Abbiamo avuto il tempo anche di ritornare sul campo di regata e concludere la regata, arrivando primi al traguardo - conclude Kiki Busu – ma la soddisfazione più grande è quella di aver salvato la vita al pescatore».
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