10.10.24

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco dal settimanale giallo 3 puntata

puntate  precedenti   
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2024/09/manuale-di-autodifesa-i-consigli.html


 Ho  ricevuto molte  critiche    e    smail  sorridenti      al post  in  cui   avevo  riportato  le  prime  due  putate  di un corso  di  auto  difesa  .  Purtroppo  l'unica  risposta    è andare  avanti e continuare  .  Infatti   in mancanza   di  una politica  seria   che   combatte  tale  fenomeno  ormai divenuto emergenza , siamo purtroppo   al 3  femminicidio  in due setttmane ,  le elzioni  di autodifesa   proposte dal settmanale  gialllo   e    da me  riportate   sono  l'unico  mezzo  per  contrastare o  ridurre    tale  problematica  .

Ma  ora  basta  polemiche  veniamo  alla terza  puntata 

 LA VIOLENZA DI CHI VIVE VICINO  A NOI È QUELLA PIÙ DANNOSA 

Come vi abbiamo spiegato, i confini rappresentano i limiti che poniamo a noi stessi e agli altri. Non èsempre facile difenderli, soprattutto quando, per il rapporto che ci lega a una persona, abbiamo paura di offenderla. Potremmo sperimentare paura del rifiuto, timore del confronto con l’altro, che potrebbe  sfociare in un conflitto. Finiamo così per accettare situazioni che non ci fanno sentire a nostro agio. Ecco perché è importante porsi domande cruciali: vi capita di rispondere alle emergenze altrui come se fossero le vostre? Dite dei sì che non vorreste veramente dire? Condividete informazioni e fatti personali, senza riuscire a gestire l’invadenza, oppure rinunciate a priori a esprimere i vostri bisogni e a essere ascoltati? Se le vostre risposte sono affermative, è arrivato il momento di mettere a fuoco il vostro con!ne personale per cominciare a difenderlo. Prima di tutto ricordate che stabilire un confine non è “da maleducati”, perché può essere fatto in  modo rispettso. I vantaggi sono grandi: si  guadagna in sicurezza e benessere, si coltiva la sensazione di integrità personale e una più solida consapevolezza del proprio valore, che non va mai persa di vista. Migliora anche la qualità del rapporto, inoltre. Assecondando e  accontentando sempre l’altro, pensiamo erroneamente di non creare problemi e quindi  di rafforzare un’amicizia. Eppure non può far stare bene il fatto di sacri!care sistematicamente i propri bisogni personali per soddisfare quelli altrui. Ci si sente in balia degli altri e ci porta a provare rabbia, finendo alla lunga per logorare un rapporto invece di salvaguardarlo. Esplicitare i propri bisogni e i propri limiti favorisce invece l’instaurarsi di un rapporto franco, autentico, alla pari e basato sul rispetto reciproco. Fate caso a come vi sentite. Le emozioni negative sono sempre il campanello d’allarme di qualcosa che non va per il verso giusto. Rabbia, frustrazione, paura, abbattimento: se ci sono, vanno accolte per cercare di capire da cosa derivano. Ascoltate voi stessi, prima di qualunque altra cosa. 

 le  Le storie che trovate   su  Giallo  Cronaca  vera      oltre  sulle    cronache    dei giornali   e  telegiornali ,   e  sulle  trasmissioni  apposite     dedicate     ai  fatti  di cronaca  lo insegnano: non si 
reagisce a una rapina. Mai. Perché il rapinatore è al  95%  più abile e ancora più nervoso di voi. Quindi se vi fermano per chiedervi il portafogli o un gioiello, fate quello che vi chiedono e basta.E' quello che dic e  anche   Manuel Spadaccini maestroi di KMA  scuola  di  tecniche di difesa personale    ( un’eccellenza italiana per i corsi di Difesa Personale ed è stata scelta per integrare la formazione alla difesa personale nell’Arma dei Carabinieri, nella Polizia di Stato e in molte Polizie Locali.
E’ attiva inoltre nel training del personale impiegato nella protezione di diplomatici dell’ONU, Agenzie di Sicurezza private, Compagnie Aeree ed ovviamente forma anche civili. professionale  )  



È frustrante, sì, ma meglio arrabbiati che morti. La settimana scorsa ( ne ho parlato anch'io sul blog ) un
ragazzo ha difeso una giovane donna ed è morto. Non ne vale la pena: i soldi tornano, la vita no.

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