28.9.08

Senza titolo 904

"Non strappate questa pagina" è il titolo del comunicato stampa scritto dai


sindacati: FLC - Cgil; Cisl Scuola; UIL - Scuola; SNALS Confsal; GILDA


Unams contro il decreto che prevede il ritorno del mestro unico.


Riporto il comunicato stampa per intero.


"Da oltre tren'anni la scuola primaria cioè la scuola dei bambini e delle bambine


ha vissuto continui e importanti cambiamenti. Possiamo naturalmente discutere di questa storia che attraversa fasi sociali e stagioni politiche diverse e ricercare


nuove risposte adeguate alle complesse esigenze formative. Ma dobbiamo aver


chiaro e per quanto ci riguara riaffermare:


-la scuola primaria si è sviluppata allargando progressivamente la propria attività


formativa sia come tempo scuola, con l'attivazione delle classi a tempo pieno,


che come attività e come conteuniti educativi e di studio, introducendo il sitema


di lavor colleggiale tra gli insegnanti che ha favorito la specializzazione e la


coerenza di questo settore educativi con la complessità sempre maggiore delle


conoscenze;


-la scuola primaria ha fatto dell'accoglienza e dell'inclusione sociale tratto


costitutivo della sua identità formativa e della riconosciuta identità professionale


degli insegnanti che vi operano, le maestre e i maestri.


-si è modificato e sempre mantenuto il rapporto fra scuola e territorio. La scuola


primaria è vissuta dai cittadini e dalle famiglie come la scuola della comunità,


particolarmente nelle realtà più decentrate.


-nel generale mutamento di riferimenti educativi condivisi la scuola primaria


garantisce un'importante funzione di coesione sociale e di orientamento


educativo in un contesto di accoglienza e convivenza delle diversità culturali e


sociali.


Certamente non mancano problemi e carenze. In particolare mplti interventi


riformatori non sono stati sostenuti e adeguatmaente accompagnati mentre i tagli


di risorse hanno reso sempre più difficile rispondee alle crescenti domande


fromative.



Eppure questa è la scuola primaria che conosciamo. Da migliorare e da


sostenere senza snaturare la sua struttura portante. E' questa la scuola primaria


che, secondo l'indagine Ocse - Pisa, si colloca a livelli di eccellenza nel mondo.


Il ministro Gelmini aveva nei mesi scorsi affermato che non era tempo di rottura


e di "punti e a capo". Cambiamento con attenzione e continuità.


INVECE LE PREVISIONI CONTENUTE NELLA MANOVRA


FINANZIARIA DEFINISCONO IN MODO NETTO SCELTE


GRAVEMENTE NEGATIVE VERSO IL SISTEMA PUBBLICO


DELL'ISTRUZIONE, mentre il DL n. 137 del 01/09/2008 smatella il sistema


organizzativo della scuola primaria, reintroducendo il maestro tuttologo e riduce


drasticamente a 24, il numero delle ore di scuola, spazzando via tra l'altro anche


l'esperienza del tempo pieno che nella regione Toscana ha una forte diffusione.


Sia chiaro: questo non è un ritorno nostalgiuco alla scuola del passato o, come è


stato affermato, alla chiarezza.


E' la semplice dismissione di un'organizzazione didattica che ha funzionato e che


funziona bene, determinata da sclete solo e soltanto di natura economica, che


portetà poi a rincorrere le soluzioni più strane e arrangiate, con la conseguente


destrutturazione della scuola pubblica sulla pelle dei bambini e delle bambine e


delle loro famiglie.


Questa non è politica è irresponsabilità!


Il decreto non può essere convertito. Il parlamento deve avere un sussulto di


autonomia anche nelle componenti che sostengono questo governo e questo


ministro.


Tutti dobbiamo mobilitarci. Cittadini, famiglie, i lavoratori della scuola. Le


istituzioni locali e la Regione devono rappresentare punti di riferimento forti in


questa iniziativa.


Affinchè non si strappi questa pagina".


 

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