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Joy Johnson, 86 anni, sognava di morire correndo. Il giorno dopo la maratona si è addormentata nel letto di un albergo e non si è più svegliata.
Il suo sogno era quello di morire correndo. E così, più o meno, è stato. Joy Johnson, 86 anni, domenica scorsa è stata la più anziana a correre la maratona di New York. Durante la gara è caduta ma, stoicamente, si è rialzata e ha continuato. Il giorno seguente ha partecipato a una diretta tv sul dopo maratona, mostrando la sua medaglia. Tornata in albergo, ha detto alla sorella che si sentiva un po' stanca. E' andata a riposare, con indosso le scarpe da ginnastica, e non si è più svegliata.
La donna, originaria della California, domenica ha percorso tutti i 42 chilometri previsti dal percorso. Al 36esimo chilometro è caduta, sbattendo la testa. I medici, prontamente intervenuti, hanno insistito per portarla in ospedale, ma lei non ha voluto sentire ragioni e ha continuato la gara, che ha terminato in 7 ore, 57 minuti e 41 secondi. Il giorno dopo, la Nbc ha voluto intervistarla in diretta tv; durante il programma ha spiegato che si trattava della venticinquesima volta che partecipava alla maratona, e ha mostrato con orgoglio la sua medaglia. Poi il ritorno in albergo, dove si è addormentata, per sempre, nella sua tenuta da atleta, come aveva dichiarato al Wall Street Journal: "Voglio morire correndo. Questa è la mia meta".
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