dall'unione sarda online del 25 novembre
Tra le cronache dell'alluvione anche le storie degli amici dell'uomo
i cuccioli Ras, Sol, Ter e Bia
Oltre alla cronaca principale, quella che ha raccontato le vittime dell'alluvione e la disperazione degli uomini, anche le storie minori dei volontari che hanno lavorato per salvare gli animali meritano di essere raccontate. ECCOLE NEL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA del 25\11\2013 ore 14
Tra le mille storie dell'alluvione ce ne sono alcune - seppur secondarie - di soccorsi a cani e altri animali in difficoltà. Ve le raccontiamo, con questa premessa:ecco la notizia, nessun altro resoconto. Ci sono troppe famiglie che piangono, sfollati, feriti, c'è ancora un disperso.
Ma ci sono anche altri lati dell'alluvione, cronache minori, secondarie. Raccontano di animali portati in salvo, documentano l'impegno delle cliniche veterinarie in Sardegna. Un sommozzatore, a San Gavino, ha prima soccorso 5 persone, si è assicurato che stessero bene, poi ha salvato un meticcio.
I cuccioli Ras, Ter, Sol eBia, curati nella clinica Due Mari di Oristano, sono diventati un simbolo, i loro nomi sono il diminutivo di Uras, Terralba e Solarussa e Olbia. La Federazione italiana ambulanze veterinarie ha pubblicato su Facebook
Sempre dall'unione sarda
26\11\2013 cronaca Olbia\Gallura
Gli abitanti della zona domenica sono rimasti senza aiuto La caccia non si ferma Volontari scappano per paura delle fucilate a Zucchitta
OLBIA Sono fuggiti, spaventati dalle fucilate che si sentivano nei dintorni di Zucchitta, piccolo villaggio di campagna che si trova vicino a Putzolu. Anche in quel minuscolo centro urbano, il ciclone del 18 novembre ha causato forti danni. Domenica, un gruppo di volontari si è avvicinato alle case di Zucchitta per dare una mano agli abitanti. Ma non sono mai arrivati a destinazione: la campagna intorno echeggiava dei rombi delle fucilate: incredibilmente, e nonostante tutto, i cacciatori erano in azione anche domenica. I volontari, allarmati, hanno fatto dietro front e sono tornati in città, lasciando gli abitanti di Zucchitta ad affrontare il dramma dell'alluvione da soli, senza nessun aiuto. Il fatto è stato raccontato da uno dei residenti, il signor Vincenzo Cannas, che, ovviamente, è indignato: «Non è possibile perdere il sostegno di tanta gente che viene ad aiutarti, a causa dei cacciatori. È incredibile» dice, e poi si domanda: «Perché la Regione non ha interrotto l'attività venatoria? Almeno in Gallura? Forse è più importante sparare agli animali, piuttosto che mettere in condizioni la gente di aiutare chi si trova in difficoltà?». Di solito, il calendario della caccia viene sospeso quando accadono disastri naturali come quello che si è abbattuto su Olbia, anche per tutelare gli animali, già decimati dagli eventi atmosferici. Stavolta la Regione ha preferito soprassedere.
Claudio Chisu
stessa fonte ma versione online Martedì 26 novembre 2013 17:10
Il comune di Fonni decide di liberare fondi vincolati dal Patto di stabilità
Fonni ribelle rompe il Patto di stabilità:"Emergenza, non c'è tempo da perdere"
Panoramica di Fonni
Il comune di Fonni, che a causa dell'alluvione ha dichiarato lo stato di calamità naturale, ha disposto l'immediato utilizzo di oltre 457 mila euro congelati dal patto di stabilità. "Questo atto di ribellione", come lo definiscono gli amministratori del paese in cima al Gennargentu, è possibile sfruttando una circolare del ministero dell'Economia che prevede l'esclusione, dal saldo valido ai fini del patto di stabilità interno, di spese sostenute con risorse proprie per interventi connessi allo stato d'emergenza. Forte di ciò, la Giunta comunale ha deciso di usare i fondi in cassa per le opere necessarie ad arginare la pericolosità dettata dal rischio idrogeologico: dal ripristino della viabilità rurale agli interventi di pulizia dell'argine a monte del centro abitato sino ai lavori idraulici fondamentali per garantire la sicurezza del paese. E' vero - scrivono in una delibera gli amministratori locali - ci vorrebbe una legge ad hoc che dovrebbe concedere l'autorizzazione agli Enti locali, ma questo esecutivo non ha tempo da perdere. Aspettando che finisca il tergiversare dei nostri rappresentanti al Governo, si procede quindi ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, risorse comprese, per tutelare gli interessi della comunità che è stata delegata dagli elettori ad amministrare. Così facendo, come amministratori, ci assumiamo le nostre responsabilità".
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