Etra da un bel po' che non rispondevo alle faq .M'ero proposto di farlo , ma poi i sentimenti derivati dall'alluvione sarda del 18\19 novembre hanno prevalso e costretto a rimandare tale post .
Visto le lettere che ricevo ( insulti e complimenti ) ma anche delle domande . Ne approfitto per chiare alcune cose di me e perchè parlo di queste cose . Iniziamo da commenti \ email sul primo argomento 1) ma che te frega mica soffri di ludo patia , 2 si è vero sono gli effetti collaterali del gioco , ma sono solo pochi casi tu riportando tali news fai terrorismo mediatico , 3) ci sono cose più importanti cui parlare .
Visto le lettere che ricevo ( insulti e complimenti ) ma anche delle domande . Ne approfitto per chiare alcune cose di me e perchè parlo di queste cose . Iniziamo da commenti \ email sul primo argomento 1) ma che te frega mica soffri di ludo patia , 2 si è vero sono gli effetti collaterali del gioco , ma sono solo pochi casi tu riportando tali news fai terrorismo mediatico , 3) ci sono cose più importanti cui parlare .
A,messo e non concesso che siano solo pochi casi e\o limitati ciò è un fenomeno da non sottovalutare \ prendere in considerazione se ci sono dei movimenti d'aiuto ( vedere mie post precedenti ) non solo a chi non vuole smettere , ma a chi vuole togliere le macchine dai propri locali . O se molti comuni intervengono con politiche a tale scopo . O se succedono fatti del genere
dalla nuova sardegna del 29\10\2013
PORTO TORRES. Denuncia ai carabinieri di avere subito una rapina: «Era incappucciato – dice – mi ha aggredito mentre passavo in via Enrico Costa». Ma dopo qualche ora, messo alle strette dai militari confessa tra le lacrime che i soldi della “falsa rapina” li ha spesi alle slot machine. Una storia dai contorni kafkiani quella raccontata nei giorni scorsi da un ventiduenne di Sassari ma residente a Porto Torres, che alla fine gli è costata una denuncia a piede libero per simulazione di reato (si rischia una condanna da uno a tre anni). Il giovane era uscito di casa con 150 euro in tasca, cifra data dai genitori per pagare una bolletta, ma l’attrazione per il gioco d’azzardo gli ha preso talmente la mano che ha pagato il tributo alle macchinette mangiasoldi. Da quel momento ha azionato la fantasia, non rendendosi conto dei guai che stava per combinare.Dai carabinieri si presenta alle 14, in forte agitazione emotiva, racconta che la rapina è avvenuta alle 10 ad opera di un uomo incappucciato che lo ha minacciato con un coltello per derubargli i
soldi che aveva in tasca. Per avere un riscontro dei fatti indicati dal giovane incensurato, in modo contraddittorio, i militari effettuano il sopralluogo in via Costa: nessuno ha visto niente di strano durante quella mattina, nemmeno le signore affacciate per lungo tempo ai balconi. Non rimaneva altro che chiedere spiegazioni ai genitori su quei 150 euro nelle tasche di un disoccupato che si muove a piedi. Di fronte alla richieste di ulteriori spiegazioni da parte dei carabinieri, al comando del tenente Romolo Mastrolia, il ragazzo crolla e ammette di avere raccontato il falso. «I soldi li ho utilizzati per tentare di vincere alle macchinette», ammette.(...) >>
Infatti Il gioco d’azzardo è ormai ritenuto una vera e propria emergenza sociale anche nei confini cittadini, capace di generare irrefrenabile dipendenza, che trova tra l’altro favorevoli condizioni di radicamento in una comunità che vive una crisi sociale ed economica senza precedenti.<< molti utenti iscritti ai Servizi sociali utilizzano i sussidi per rincorrere un illusoria (la maggior parte delle volte corsivo mio ) fortuna . >>
Ora Con i miei post provo nel mio piccolo a raggiungere l’obiettivo di individuare le modalità per frenare il fenomeno attraverso la prevenzione ed il parlare \ raccontare di tali storie ed iniziative per combattere tale piaga. << La nostra prossima mossa – assicura l’assessore ai Servizi sociali di Porto Torres Piera Casula sempre alla nuova sardegna – sarà quella di aderire alla mobilitazione regionale che chiede con forza una limitazione dei punti gioco, in autonomia, soprattutto nelle zone sensibili». Nei mesi scorsi si sono svolti incontri informativi, per comprendere a fondo l’entità e la diffusione territoriale del problema azzardo, tra assessorato Servizi sociali, responsabili del Serd di Sassari (in cura 3 “giocatori” portotorresi), comando polizia municipale e compagnia dei carabinieri.>>
Per quanto riguarda la battuta un po' malevola ( ma non importa ce ne sono di peggiori, e quindi mi scivola via ) :<< ....mica soffri di ludo patia ( I II III ) rispondo che fortunatamente no , anche se ho avuto fin da piccolo per i videogiochi ( prima in casa con il pc all'epoca c'era il comodore 64 e simili , poi con le sale giochi e " le guerre " per studiare o fare altro e non stare sempre davanti ai videogiochi con i mie vecchi ) , dei problemi compulsivi di dipendenza . E quindi so di quello che sto parlando .Concludo segnalando questi link a chi ancora sottovaluta il problema
- http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/inchiesta-italiana/2013/02/21/news/criminal_jack_pot-52122747/
- http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/11/19/news/ludopata_un_pensionato_su_quattro_vittima_del_bingo_e_slot_machine-71344993/
- http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/21/gioco-dazzardo-a-rischio-ludopatia-790mila-italiani-malattia-in-aumento/786361/
poiché la seconda , quella sul perchè parlo\ racconto storie nei miei post o e d'immigrazione \emigrazione parte risulta nella brutta più lunga della prima ho deciso di rinviarla , anche a causa d'impegni per gli alluvionati sardi principalmente la mia città d'adozione e della mia infanzia delle vacanze Olbia , in un prossimo post
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