http://www.sergiobonelli.it/sezioni/245/faq245 la sezione faq della pagine delle storie
http://www.sergiobonelli.it/albo/sezione-privata/41309/il-condannato.html
Una storia bella, toccante , fiera ed indigesta L'ho appena finito di rileggere .Letteralmente divorato 😀 questa collana è spettacolare, e con questa storia ha raggiunto livelli altissimi ! sia per la storia sia per i disegni. Complimenti al disegnatore, ogni tavola curata nel particolare. C Starebbe bene al cinema. Complimenti agli autori !Ho letto ( acquistandoli e alcuni a scrocco d'amici \che ) tutti i numeri e anche gli speciali. In rari casi non mi sono piaciute ma 4 \ 5 su 50 Questa è tra le più belle che ho letto insieme al n 1 .
Con quest''ultimo numero ( copertina a sinistra ) appena uscito nelle edicole la collana le storie della Sergio Bonelli editore compie con più di 60 autori, 50 albi mensili, 3 Speciali a colori: la serie nata nel 2012 per raccontare le mille forme dell’Avventura festeggia il suo quarto compleanno . Alcui Alcuni vedono in essa « una nuova collana di storie uniche, originali, avventurose, tutte a fumetti... >>
Infatti -- sempre secondo questo interessante articolo di secondo questo interessante del blog http://tuttocartoni.blogspot.it/ -- e' così che, nel lontano 1976, Sergio Bonelli presentava il “fiore all'occhiello” della sua già vasta produzione, a quei tempi raccolta sotto il marchio delle Edizioni Cepim. La collana Un Uomo un’Avventura era proprio questo: una selezione accurata degli autori più apprezzati e inventivi, delle ambientazioni più esotiche, delle soluzioni narrative più fantasiose.
Non si può negare che un sottile e robusto filo rosso colleghi l’impresa di allora a quella de Le Storie. Concordo con il commento , lasciato sulla pagina facebook della collana , da Massimiliano Baldon
La miglior scommessa del panorama italiano. Certo non tutti i numeri perfetti. Ma nel complesso alta qualità. La serie "base" che sempre avrebbe dovuto esistere. La serialità dovrebbe venire dopo nel mio mondo ideale.
Una collana mensile che, già con il proprio nome, mette le carte in tavola senza lasciare dubbi: ogni albo è un omaggio all'antica arte di raccontare prima oralmente davanti al focolare ( in alcune regioni a tradizione contadina specie del sud si usa , anche se sempre più raro visto o sviluppo di internet ) e poi con l'editoria per ragazzi e con i fume, di suscitare emozioni, evocare “paesaggi mentali” entro cui vagare senza limiti ( Come dimostrano le foto in bianco e nero prese da http://www.sergiobonelli.it/sezioni/66/una-cento-mille-storie
di cui ho rielaborato l'articolo ) . IL tutto, naturalmente, ancora e sempre all'insegna dell’Avventura. Una “parola-chiave”, questa, dentro cui ci immergeremo ogni mese, per esplorarne tutte le sfumature, anche le meno evidenti. Viaggeremo nello spazio e nel tempo, attraverso le “scenografie” offerte dalla Storia e lungo le vie della più sfrenata fantasia, nelle giungle e nei deserti, ma anche nei meandri insondabili della psiche, tra genio e follia, amore e sete di vendetta… IL seme, dunque, è saldamente piantato nel terreno della tradizione bonelliana, ma i frutti che sorgeranno sui rami più alti e remoti... quelli sono imprevedibili! Dal 1976 a oggi molte cose sono accadute, il mondo è cambiato e cambiati sono i gusti, le “tendenze”, i personaggi e i linguaggi della fiction.
Accanto a vicende venate di nostalgico esotismo, troverete scorrerie fantascientifiche, di fianco al Giallo spunterà l’Horror, all'eterna epopea della Guerra si alterneranno la Gangster Story, il Fantasy e – perché no? – il Western... E così via, lungo un sentiero che si snoda libero attraverso tutti i territori – o i “generi”, se preferite – che la fantasia degli Story Teller ha saputo esprimere.
Unica costante? L’attenzione professionale e la passione creativa con cui ognuna di queste piccole opere sarà realizzata da autori di primo piano del vasto universo fumettistico. Tutti impegnati in vista di un obiettivo senza tempo, come l’arte del narratore: coinvolgere, commuovere e divertire il proprio pubblico.
cercare di sintetizzare e raggruppare per generi i vari albi usciti sinora non è davvero un compito semplice. Ci abbiamo comunque provato, ed ecco, a grandi linee, la panoramica che ne è scaturita.
Sempre dal sito della Bomnelli ecco alcune delle storie
– "La pattuglia" e “Abissinia!” (guerra, tra contaminazioni horror e feuilleton bellico)
– “La pazienza del destino” e “Friederichstrasse" (thriller/noir psicologico)
– “Lysierum”, “Oxid age” e “Scacco alla regina” (fantascienza, passando per il genere post-atomico e lo steampunk)
– “L’innocente” (il gotico inglese “classico”)
– “Il tesoro di Bisanzio” ed “Ex tenebris” (due racconti ambientati nell’autunno del medioevo)
– “Atto d’accusa” (un viaggio nell’antichità classica)
– “Il prezzo dell’onore” (un western che potremmo definire “post-texiano”)
Le Storie hanno raccolto vicende venate di nostalgico esotismo, scorrerie fantascientifiche, avventure gialle e horror, l’eterna epopea della guerra e le gangster story, il fantasy e il western...
Tanti racconti dai sapori diversi, capaci di accontentare ogni palato, ai quali si sono aggiunti i tre speciali estivi a colori che ci hanno portato dall’Italia ai tempi di Caravaggio alle guerre di frontiera nel Nord America di “cooperiana” memoria, fino alla Roma un po’ fantastica dell’immediato futuro.
Ma non solo: Le Storie, infatti, sono approdate in libreria e fumetteria grazie all’elegante cartonato “Il Principe e il Boia”, che raccoglie due emozionanti racconti disegnati da Giampiero Casertano e Nicola Mari, su testi di Paola Barbato. Allo stesso modo, il volume di Bao Publishing, Chanbara (firmato da Roberto Recchioni e Andrea Accardi), ripropone i due episodi a tema “samurai”. Un racconto “zombesco” di Giovanni Gualdoni e Marco Bianchini, poi, ha varcato l’oceano per presentarsi al pubblico statunitense in un volume dal titolo “The Z Factor” (Epicenter Comics).Infine, non dimentichiamo Mercurio Loi: il personaggio creato da Alessandro Bilotta – che ha debuttato sul numero 28 –, nella primavera del 2017, diverrà protagonista di una nuova serie bonelliana (di cui vi offriamo, qui di seguito, un video di presentazione)! Un’ulteriore testimonianza della qualità e dell’ampiezza di orizzonti che solo una collana come Le Storie sa offrire ai suoi lettori!
Non si è sbagliato un colpo , dalle copertine alle sceneggiature curatissime.Non mi sento di esagerare dicendo che albi tipo "Capodanno cubano" " nobody" e tanti altri potrebbero diventare trasposizioni cinematografiche.Spero che questa collana non chiuda mai.( commento di Francesco Pucci sulla pagina fb della collana.)
Unico neo , dovuto forse a rigidi dettami ( molto vicino alla censura qualcuno ricorderà le polemiche in rete che riportarono di come Dampy fu costretto a modificare alcune cose altreimenti non avrebbe avuto l'imprimatur per uscire nelle edicole o il n 69 di dylan dog ) della casa editrice , ma chi sò in futuro non cambi qualcosa , non ci sono storie ( e ce ne sarebbero da raccontare a "kili " ) dell'italia e dei suoi 150 anni di storia unitaria . Ma nonostante questo Le Storie si confermano il fiore all'occhiello Bonelli
Unico neo , dovuto forse a rigidi dettami ( molto vicino alla censura qualcuno ricorderà le polemiche in rete che riportarono di come Dampy fu costretto a modificare alcune cose altreimenti non avrebbe avuto l'imprimatur per uscire nelle edicole o il n 69 di dylan dog ) della casa editrice , ma chi sò in futuro non cambi qualcosa , non ci sono storie ( e ce ne sarebbero da raccontare a "kili " ) dell'italia e dei suoi 150 anni di storia unitaria . Ma nonostante questo Le Storie si confermano il fiore all'occhiello Bonelli
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