Ultimamente sembra che diventare un diffusore virale di bufale sia diventato un mestiere sin troppo facile e redditizio. Come ci siamo avveduti negli ultimi tempi, basta semplicemente applicare ad una foto una bufala riciclata, un canovaccio precostituito o, addirittura, parole messe a casaccio per avere torme di indignadospronte a difendere il diritto della libera bufala in libero stato.
Nel caso della notizia che ci è stata sottoposta, c’è da dire che il bufalaro di turno quantomeno si è ispirato alla seconda tipologia farsesca, giocando col canovaccio più famoso
Isola Ligure – Grisù è un cane lupo, che anche se l’espressione pare truce, in realtà è un giocherellone. Lo scorso 19 Luglio nell’abitazione dove risiede assieme ai suoi padroni, mentre tutta la famiglia era a dormire, Grisù ha sventato una rapina.
Verso le 3 del mattino 4 sconosciuti di origine nordafricana si sono introdotti nell’abitazione del signor Marco Parodi. In quel momento i coniugi Parodi erano a dormire, così come i 2 figli di 4 e 5 anni. Il fedele cane di famiglia stava dormendo al piano terreno della villetta, ma il suo fine udito gli ha permesso di sentire i rumori causati dall’effrazione.
Il Lupo senza esitare ha aggredito il primo nordafricano che ha messo piede in casa, lacerandogli completamente il polpaccio destro. L’uomo in seguito soccorso ha subito l’amputazione dell’arto.
Oggi il giudice di pace ha ordinato di abbattere il cane lupo: “l’animale si è dimostrato pericoloso per la collettività e per questo motivo deve essere abbattuto”. Sgomento in casa Parodi che hanno annunciato un immediato ricorso per cambiare il destino del loro fido compagno, ma ancor più dura la reazione delle associazioni animaliste che hanno dichiarato guerra contro la sentenza.
Il canovaccio è sempre quello:
Tizio, un bravo ed onesto cittadino italiano o di altra categoria degna di affetto e stima da parte del lettore casuale, viene vessato ingiustamente da una delle categorie invise dal “popolo della Rete” (nomadi, stranieri, politici). Tizio o chi per esso si ribella all’ingiustizia, infliggendo un grave oltraggio al “nemico”, oppure, come un moderno eroe dei film d’azione, infliggendogli con brutale violenza gravi lesioni o menomazioni permanenti, che vengono accolte con gioia. Tale gioia viene però improvvisamente interrotta, in quanto le Pubbliche Autorità, latitanti di fronte al dolore immaginario di Tizio, irrompono in scena per punire Tizio in modo crudele e percepito come immotivato, spingendo così il popolo della Rete a strongersi incontro a Tizio.
Come vedete, questa bufala rispetta in pieno il canovaccio. Abbiamo infatti Tizio, il signor Parodi, che vittima di furto da parte di non meglio precisati “nordafricani” (quindi, gli stranieri), scatena contro loro un cane lupo che ne lascia uno mutilato, per il giubilo del popolo della Rete affamato di sangue.
Tale festeggiamento viene interrotto dall’autorità, incarnata dal “malvagio Giudice di Pace” che ordina che l’amato cane del signor Parodi sia abbattuto.
Tutta questa storia è naturalmente una bufala, anzi, un Voltron di bufale.
Il c.d. cane morsicatore non viene infatti abbattuto per ordine del Giudice di Pace, ma, dichiarato tale, viene sottoposto all’obbligo aggiuntivo di una assicurazione in capo al proprietario e l’obbligo permanente di guinzaglio e museruola congiuntamente e mai disgiuntamente in ogni sortita in luogo pubblico, più eventuali altre conseguenze come un periodo di quarantena e l’obbligo di risarcimento per le lesioni provocate, ma ci rendiamo conto che la bufala necessita per avere impatto di suscitare compassione per l’immaginario cane Grisù, contemporaneamente derubricando il grottesco ed inverosimile atto di un cane che strappa un arto a morsi ad atto di “nobile giustizia”.
Non ci è chiaro di quale isola ligure si tratti, né la triste storia del cane Grisù (ispirato al famoso draghetto animato dei fratelli Pagot, buffa creaturina che detestando il destino naturale dei draghi come creature di fuoco avrebbe voluto diventare piuttosto un pompiere) è riportata da altre testate.
Appare, in questi giorni, solo sul portale burla Libero Quotidiano e tutti i portali che hanno voluto copincollare la storia senza verificare.
EDIT: Negli ultimi giorni fino al 15/11 non solo questa bufala, nonostante il fact checking, ha continuato a diffondersi, ma si è incarnata in una petizione presso Change.org annullata solo dopo aver raccolto 14.732 firme , un numero pericolosamente prossimo al numero di firme richiesto per una storia del tutto inventata.
Come vedete, le bufale hanno conseguenze.
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