come sopravvivere alle festività con il covid natale 2020 \2021 puntata 5 Coronavirus Cene e pranzi di natale


Quest'ano questa puntata della guida annuale sarà diversa dagli anni scorsi ( I II) sarà dedicata per i 90% ai consigli su come farla in sicurezza cioè anticovid.



Chi  non  ne  può più di covid    \  corona  virus    può   trovare   un sunto al mio post  in questa  foto  riportatala sotto  

repubblica  11\12\2020

hanno fatto trasparire, soprattutto   quest'ano  visto  che i   i ristoranti   saranno chiusi .la propria volontà a voler trascorrere la cena di Natale in famiglia.vediamo quali sono le precauzioni da prendere nel caso in cui si possa celebrare una delle feste più amate da grandi e piccini: il Natale.


 [..]   Come comportarsi in caso di cene con amici e parenti 
Naturalmente, i soggetti più a rischio nel caso di infezione da coronavirus sono gli anziani, che andranno tutelati, a prescindere dalle disposizioni che emanerà il Governo sulla cena di Natale e in generale sulle festività. Infatti, l’età media dei pazienti morti, a seguito del coronavirus è di 80 anni, sebbene non manchino casi di giovani pazienti morti a seguito dell’infezione. Pertanto, sarà opportuno, considerati i  considerati i metodi di trasmissione del coronavirus, evitare baci, abbracci, strette di mano
  
                                                                           primochef.it
 Non dimenticando, poi, di lavare frequentemente le mani e mantenere un’adeguata distanza di sicurezza in ogni momento. Si sà, il Natale è un’occasione per ritrovarsi tutti, dal Nord al Sud dello stivale, ma quest’anno non potrà essere il nostro solito 25 Dicembre. Inoltre, risulterà opportuno limitare il numero di persone presenti in una stessa casa, evitando di organizzare mega-cene che potrebbero trasformarsi in veri e propri focolai. Per il momento, si parla di massimo 6 persone, oltre ai conviventi (misure già in vigore dai primi di novembre).Effettuare un test rapido prima di partecipare a pranzi o cene
Per favorire l’arresto della pandemia di coronavirus, nel caso ci si ritrovi con i parenti durante, non solo la cena di Natale, ma in tutto il periodo delle festività, alcuni suggeriscono di sottoporsi ad un test rapido, prima di partecipare a riunioni natalizie. Ricordiamo, inoltre, che ora vi è la possibilità di sottoporsi ad un test rapido anche in farmacia. Limitare l’insorgere di nuovi focolai è fondamentale in questo periodo e se rivogliamo la nostra libertà, dobbiamo comportarci in maniera adeguata ed evitare  di fare  come  quest'astate  (  AGGIUNTA  MIA ) . Purtroppo, però, un test rapido non può garantirci sicurezza.

Cosa dicono gli esperti

Il professor Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità in Puglia, ha spiegato a Il Messaggero: “Bisogna chiarire che si tratta di un filtro in più, che va comunque combinato con la valutazione che ognuno di noi può fare sui comportamenti che ha avuto e i rischi a cui si è esposto. Pertanto, il tampone antigenico, qualora negativo, non può dare la certezza della non positività. Utile, ma non risolutivo. Tutto questo premesso, va eseguito a ridosso del giorno in cui avremo l’incontro con i familiari. Si riduce il periodo finestra”. Sottolinea, poi, il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano: “Il test antigenico è una istantanea del momento in cui si effettua. Magari il giorno prima dell’incontro. E non sottovalutiamo mai il rischio del falso negativo“

Ora evitiamo   di considerare  i  cenoni  e  i pranzi l'ultimo    dei problemi    ed pensiamo       come se  


ed   a quelle persone  ed i loro amici e familiari che


sono state chiuse in sacchi anonimi così com’erano vestiti e seppelliti senza poter essere accarezzati e salutati dai propri cari. Sessantamilaseicentosei volti sorridenti di padri, madri, figli, nonni, zii, cugini, amici e conoscenti morti nella solitudine che questa pandemia causa. Sessantamilaseicentosei

(    fino al  7dicembre  )

   persone alle quali nessuna persona a loro cara ha potuto tenere la mano nel momento dell’ultimo respiro. Sessantamilaseicentosei persone che, forse, avrebbero preferito non litigassimo su pranzi e cene di Natale. Perché avrebbero preferito essere sedute alle loro tavole. Magari, per un anno, senza la vicinanza dei loro affetti. Ma, quantomeno, vivi. 
... segue sul l'url citato

N. b
mi direte  che  sono fautore   della propaganda  , che    rovino    il natale   e menate  negazioniste   varie 

 

. Ma  ogni volta  che  vedo assembramenti  , menefreghismo,   ecc  penso ed  ho  in mente  i racconti  di  amici\che   che  sono passati in terapia  intensiva o  hanno perso un   familiare  ,    a  mio cugino   radiologo   che  lavora  in ospedale  a Como ,  che    sta  vivendo il covid   sulla    sua   pelle  . 

Ecco  cosa  possiamo fare   e cosa   no  . lo   so cher sono   cose  dure   .  da  https://www.corriere.it/  del 04 dic 2020

 Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm che entra in vigore il 4 dicembre e varrà fino al 15 gennaio 2021. Il provvedimento segue il decreto legge che era stato approvato due giorni fa dal consiglio dei ministri per allungare la vita del Dpcm, da trenta a cinquanta giorni. (Qui tutte le regole sui viaggi e qui spostamenti tra Comuni e Regioni tra Natale e Capodanno).

Che cosa si può fare in casa? Ci sono vincoli per gli inviti a Natale?

Il giorno di Natale è consentito andare a pranzo a ristorante. La raccomandazione per chi invece decide di rimanere a casa è di non invitare persone non conviventi. E comunque di proteggere le persone anziane e con fragilità, anche utilizzando il distanziamento e le mascherine quando non si sta a tavola. È confermato il divieto di organizzare feste nei locali pubblici e nei luoghi privati. Così come non si può uscire dal proprio comune. La sera della vigilia di Natale, il 24 dicembre si deve rientrare nella propria abitazione entro le 22. La messa di Natale sarà celebrata alle 20 e la Conferenza episcopale ha comunque raccomandato alle parrocchie di fissare funzioni religiose nell’arco dell’intera giornata di Natale per evitare gli assembramenti e sempre nel rispetto dei protocolli che prevedono l’uso della mascherina, il distanziamento e le acquasantiere vuote.

(Qui trovate il testo definitivo del Dpcm; qui tutte le regole per gli spostamenti tra Comuni e Regioni, e qui quelle sulla quarantena per chi rientra dall’estero)

Posso festeggiare il Capodanno in strada? E in quanti al cenone

La sera del 31 dicembre si dovrà tornare nella propria abitazione alle 22 e il coprifuoco durerà fino alle 7 del 1° gennaio 2021. Il 1° gennaio non si potrà uscire dal proprio comune. Chi vive in una regione gialla e vuole andare in un altro comune dovrà farlo prima e il rientro a casa è sempre consentito. I ristoranti saranno aperti a pranzo. È confermato il divieto di organizzare feste nei locali pubblici e nei luoghi privati. Chi trascorrere la notte del 31 dicembre in albergo non potrà cenare a ristorante, sarà consentita soltanto la consumazione in camera. La raccomandazione per chi sta a casa è di non invitare persone non conviventi. E comunque di proteggere le persone anziane e con fragilità, anche utilizzando distanziamento e mascherine quando non si sta a tavola. Non è vietato l’uso dei botti.

Quando e dove posso andare a fare shopping?

Dal 4 dicembre e fino al 6 gennaio 2021 i negozi al dettaglio possono rimanere aperti fino alle 21. Nel fine settimana e nei giorni festivi sono chiusi «gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali, dei mercati, delle gallerie commerciali, dei parchi commerciali, delle aggregazioni di esercizi commerciali». All’interno potranno però rimanere aperti: farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole. All’interno dei negozi dovrà essere rispettato il distanziamento e l'uso obbligatorio della mascherina. Gli ingressi dovranno essere contingentati. I sindaci potranno contingentare l’accesso a strade e piazze oppure deciderne la chiusura per evitare gli assembramenti, ma dovrà essere sempre consentito l’accesso ai negozi e il rientro nelle abitazioni.


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Durante le Feste quando posso andare al ristorante?

Nelle Regioni in fascia gialla i bar e i ristoranti, i pub, le gelaterie e le pasticcerie sono aperti dalle 5 alle 18. Dopo quest’orario è consentita la vendita da asporto fino alle 22 ma è vietato consumare cibo e bevande nelle adiacenze del locale. È consentita la consegna a domicilio. Il consumo al tavolo «è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi». Se ci si alza dal tavolo è obbligatorio indossare la mascherina. Negli «alberghi e in altre strutture ricettive è consentita senza limiti di orario la ristorazione limitatamente ai propri clienti». Il 25 e il 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio i ristoranti potranno essere aperti a pranzo. Nelle Regioni in fascia arancione e rossa i bar e i ristoranti dovranno essere chiusi per tutta la giornata e anche durante le feste.

Gli alberghi sono aperti per le vacanze? Faranno i cenone?

Gli alberghi rimangono aperti. Nel Dpcm è stata inserita una norma secondo cui «dalle 18 del 31 dicembre e fino alle 7 del 1° gennaio 2021, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera». Una disposizione resa necessaria per evitare che siano organizzate feste e veglioni. Da tempo numerosi hotel avevano infatti offerto un «pacchetto» con il pernottamento e la cena anche nell’ultimo dell’anno per aggirare il divieto di organizzare feste. In tutti gli altri giorni negli «alberghi e in altre strutture ricettive è consentita senza limiti di orario la ristorazione limitatamente ai propri clienti». Anche in questo caso valgono però le linee guida che prevedono la possibilità di stare allo stesso tavolo soltanto in quattro pesone a meno che non si tratti di persone conviventi. Rimangono aperti anche gli hotel di montagna.

Gli impianti da sci saranno utilizzabili? A gennaio cosa cambia?

Il Dpcm impone la chiusura degli impianti da sci. Rimangono aperti soltanto «per gli atleti professionisti e non professionisti riconosciuti dal Coni» oppure per gli allenamenti «finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento delle gare». Il divieto è stato imposto per «evitare le vacanze in montagna e gli assembramenti nel periodo delle festività». Gli impianti potranno riaprire a partire dal 7 gennaio 2021 ma le Regioni e le Province autonome dovranno adottare «le linee guida validate dal Comitato tecnico-scientifico». In particolare il protocollo prevede l’uso delle funivie al 50% con obbligo di mascherina a bordo, il distanziamento in fila nell’attesa di prendere gli impianti. E per limitare il numero massimo di presenze giornaliere «l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, determinato in base alle caratteristiche del comprensorio».


 Ma  se  ci  fossimo comportati  , sottoscritto compreso , meglio  quest  estate    non saremo   in  tale  situazione    ed   il   governo  avrebbe    varato altre misure    meno dure  e avremo potuto iniziare  a  convivere  con il covid  


 

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