4.8.22

ingratitudine dei condomini di via Genova a Torino per chi morto lavorando pr il loro palazzo ed altre storie

Di cosa stiamo parlando
 
da https://torino.corriere.it/cronaca/       e  dall'ultimo n  del settimale  oggi 

No agli alberi in giardino per ricordare i tre operai morti per il crollo di una gru nel dicembre 2021. Succede in via Genova, a Torino. La decisione sarebbe stata presa durante una riunione dei tre civici - raggruppati in un consorzio che conta almeno 150 famiglie - che affacciano sulla strada dell’incidente. «La gestione costerebbe troppo», la motivazione. «Ci saremmo aspettati un altro tipo di sensibilità», racconta a La Stampa Alberto Loi Carta, della circoscrizione. Dal condominio spiegano di non essere contrari in generale all’omaggio alle vittime, suggerendo come soluzione una targa sul marciapiede ma non nel giardino condominiale. 

 QUEI TRE OPERAI DIMENTICATI

Stavano lavorando nel condominio di via Genova, a Torino, che oggi grazie al loro lavoro - e purtroppo anche al loro sacrificio - è stato pienamente ristrutturato. Filippo Falotico (20 anni), Roberto Peretto, (52) e Marco Pozzetti (54) erano in cima alle gru. Sorridevano in un selfie. Un attimo prima che tutto crollasse.
Sotto le macerie è rimasto anche quel briciolo di memoria civile e di riconoscenza umana. I condomini hanno detto in maggioranza “no grazie” alla proposta di piantare tre alberi con una targa ricordo delle vittime sul lavoro. «E poi chi fa la manutenzione?». È proprio vero che nelle assemblee di condominio gli italiani danno il peggio di sé.

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SAGGEZZA POPOLARE

Intorno, la sua casa distrutta, il fango e la disperazione delle comunità di due paesi della Val Camonica, Niardo e Braone, sconvolti - proprio nel luglio della grande siccità - da una violenta alluvione. In una sola notte è caduta tanta pioggia quanta ne cade su Brescia in sette mesi. Nel servizio del Tg3 regionale, la giornalista fa la solita domanda a un anziano signore con il badile in mano. Lui non si lamenta. Dice solo: siamo stati fortunati perché non è morto nessuno. Il resto si aggiusta, si lavora e si ricostruisce. Un programma di governo. Di grande saggezza popolare.

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