risposta di Aboubakar Soumahoro a sallusti ed ai suoi fans ed altre storie da settimana icom

 In una ennesima, purissima forma di razzismo gretto presente nella pancia di tutti noi nessuno escluso , sottoscritto compreso , ma riusciamo a controllarlo ed espellerlo quando andiamo in bagn ) il quotidiano “Libero” in questo caso ha sbattuto sulle proprie colonne questo titolo immondo ed malpancista



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“La sinistra imbarca la Cucchi e l’ivoriano”.
“L’ivoriano”, come lo chiama “Libero”, sarebbe Aboubakar Soumahoro, in realtà italianissimo, con una proprietà di linguaggio infinitamente superiore a tre quarti dei parlamentari ( e di molti dei loro simpatizzanti ed ellettori ) di Lega e Fratelli d’Italia per cui “Libero” fa il tifo. Egli ha dato ha dato una risposta al direttore Sallusti che è da incorniciare per perfezione stilistica e politica.

“Gentile Direttore di Libero, Dott. Alessandro Sallusti,
mi chiamo Aboubakar Soumahoro (e non “l’ivoriano” come mi chiamate in questo articolo) e sono felicemente un italiano di origine ivoriana, laureato in sociologia, che lotta da 20 anni per i diritti civili e per i diritti sociali di tutte e tutti, senza distinzione. Sono un attivista socio-sindacale che ha deciso di mettere la propria esistenza al servizio della vita delle persone, per essere uno strumento di lotta per la giustizia sociale ed ambientale, perché ho l’intima convinzione che ogni essere umano (indipendentemente dal colore della pelle, dalla provenienza geografica, dall’orientamento sessuale e dal credo religioso) debba avere l’opportunità di ambire alla felicità e all'accesso a 1) cibo e beni materiali necessari per il corpo; 2) la cultura e all’educazione indispensabili all’anima; 3) la libertà e della dignità vitali per lo spirito. Da attivista socio-sindacale, lotto con determinazione per i diritti civili, perché ho la profonda convinzione che l’ingiustizia del razzismo e della stigmatizzazione (che discrimina la singolarità degli esseri umani, erroneamente e ingenerosamente chiamati “diversi”) debba essere combattuta perché nessuna persona può essere considerata inferiore in base al colore della pelle, della provenienza geografica, della classe sociale, dell’orientamento sessuale o per la sua fede”.
Aboubakar Soumahoro
Inchinarsi. In un mondo appena decente, di fronte a uno come Soumahoro uno come Sallusti dovrebbe solo inchinarsi. E imparare qualcosa del mondo. La dignità contro la mestizia come fa notare Lorenzo Tosa



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TRAVIATI. Apprendo   dal blog  (  Fatto ad Arte - Corriere Della Sera di Pierluigi Panza, di un’ultima scemenza che si nota più di altre perché partorita nel mondo della musica colta. Di fronte a proposte giustamente definite “grottesche”, come quella avanzata da un compositore di accorciare le opere tagliuzzandole qua e là per renderle più accessibili ai giovani, perché - si domanda Panza - al contrario “non le allunghiamo di qualche minuto, spiegandole”?” Infatti, come si sa, melius abundare... Ma soprattutto: tagliare l’aida? O il Nabucco? È come proporre di accorciare per  fare  un esempio  su uno dei classici  dela nostra letteratura  “I promessi sposi” per renderlo più appetibile: che facciamo togliamo la conversione dell’innominato, la peste o la monaca di Monza ? 
Concordo   con   quest  articolo   di  dagospia  


PIERLUIGI PANZAPIERLUIGI PANZA

"Preservatevi dalle insidie delle donne: Questo è il primo dovere della confraternita" ("Bewahret euch vor Weibertücken, Dies ist des Bundes erste Pflicht") si canta in un passaggio di "Die Zauberflote" di Mozart per ora sopravvissuto alle varie censure (femministe, politically correct e declinazioni varie).

 

Nello "Zauberflote" tutto femminile, ma non femminista, in scena al Festival di Salisburgo le donne all'opera (direttrice Joana Mallwitz, regista Lydia Steiner, scenografa Katharina Schlipf, drammaturga di Ina Karr...) lanciano una bella insidia/sfida alla futura fruizione dell'opera lirica.

joana mallwitzJOANA MALLWITZ

 

Di fronte a proposte grottesche, come quella del compositore Giorgio Battistelli di accorciare le opere tagliuzzandole qua e là per renderle più accessibili ai gggiovani, perché, invece, non le allunghiamo di qualche minuto spiegandole?

 

Solo qualche minuto per raccontare meglio i passaggi con una voce narrante di prosa, in scena o fuori, o con un testo display. E' quello che stanno facendo nello "Zauberflaute" di Salisburgo: un nonno entra in camera da letto dei tre bambini-genietti dell’opera e legge loro la storia di Tamino & Co. come se fosse una favola, sostituendo o, meglio, aggiungendo ai dialoghi di Schikaneder quelli della regista Lydia Steier e della drammaturga Ina Karr.

 Nelle pause musicali il nonno apre un libro e legge introducendo quanto sta per accadere. Intendiamoci: pochi secondi alla volta, in tutto forse un minuto in più della "normale" durata dell'opera.

 

battistelliBATTISTELLI

Facile si dirà, quell'opera è anche una fiaba ed è stato elementare per le donne-mamme che l'hanno diretta farsi venire una pensata del genere. Ma per il melodramma? Per il Barocco? L'opera barocca mette in scena amori mitologici, che ben si presterebbero a un accompagnamento con voce narrante. I libretti del melodramma sono per lo più tratti da drammi o romanzi d'appendice quindi nascono dalla narrativa. Intendiamoci: l'opera lirica può continuare a essere fruita come concepita da inizio Novecento, ma se qualcosa si vuole sperimentare per renderla più comprensibile al cosiddetto "nuovo pubblico" o, se esistono, ai nativi digitali costretti dai nonni in un teatro d'opera certo la strada non è quella di togliere come proposto da Battistelli, fare a pezzi un'opera d'arte che non ci appartiene per renderla più "corta". Così come, per rendere più comprensibile una pala d'altare il metodo non è togliere qualche Santo minore o qualche scena della Bibbia meno nota. La via è quella di accompagnare nella storia, come ben fatto in questo "Zauberflote".


Oppure     in due  modi  : 1) con programmi tv  nella fascia pre-serale  come   quello andato  in onda  tra  maggio e  giugno  su Rai3, si tratta de “La Gioia della Musica”. La conduzione è affidata a Corrado Augias che accompagnava    con esperti  (  direttori  d'ochestra    ,   strumentisti ,   ecc   )  il pubblico alla scoperta della grande musica  cassico   sinfonica e lirica in tutte le sue sfaccettature... da https://www.fanpage.it/spettacolo/programmi-tv/corrado-augias-torna-in-tv-con-la-gioia-della-musica-un-programma-alla-scoperta-della-classica/ ., 2) alla radio ( purtroppo è in orario di nicchia cioè Il sabato e la domenica alle 9.00 ed limitato , secondo me andrebbe esteso almeno fino allle origini dela musica moderna ovvero il rock o rock roll , poi per resto c'è la rete ) come fa il programma Lezioni di musica | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound dove 
Musicologi e musicisti italiani tra i più affermati e riconosciuti, insieme alle voci storiche di alcuni conduttori delle principali trasmissioni musicali di Radio3, accompagnano gli ascoltatori in un percorso divulgativo che vuole essere a un tempo didattico e coinvolgente. Grandi capolavori del repertorio sinfonico e di quello da camera, ma anche generi e forme musicali diversi, vengono esplorati con la proposta di esempi spesso eseguiti dal vivo al pianoforte o con l'offerta di ascolti rari e di grande qualità 

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