Veghu Lab di Marcello Contu il formaggio che arriva dalle piante

DALLA RUBRICA GUSTO DELLA NUOVA SARDEGNA DEL 25\11\202

 Veghu Lab   di  Marcello  e   il formaggio che arriva dalle piante
Un’azienda con sede nel piccolo paese di Bidonì nel Barigadu produce semistagionati, spalmabili ed erborinati e li esporta in tutta Europa Rigorosamente prodotti con materie prime non animali

Semi stagionati, erborinati, spalmabili, crosta fiorita. Un repertorio di formaggi belli da vedere e, soprattutto, buoni da mangiare. Con una particolarità: tutti rigorosamente di origine vegetale. Non c’è caseina, e quindi latte, e neanche i batteri e i microorganismi legati alla produzione casearia, ma tutto il processo viene dal mondo vegetale. È la realtà di Veghu, un’azienda-laboratorio nata e cresciuta in un luogo bellissimo e remoto come il paesino di Bidonì, nel cuore del Barigadu, conosciuta ormai in tutta Europa dove vende i propri prodotti non soltanto ai vegani, ma anche a persone che non possono assumere il lattosio e ad altre che semplicemente trovano questi prodotti particolarmente gustosi. L’avventura, per Marcello Contu, titolare dell’azienda, è cominciata circa sei anni fa: «Sono vegano per scelta ideologica da tanti anni – racconta – e, mentre la carne l’ho messa da parte senza tanti rimpianti e da subito non ne ho sentito la mancanza più di tanto, per i formaggi la questione era diversa. Trovavo questa rinuncia particolarmente impegnativa e così, dopo tanti anni in giro per il mondo a lavorare nel settore del food,
ecco  uno dei  suoi  formaggi 



mi sono deciso a provare a realizzare qualcosa che non mi facesse desiderare i sapori del formaggio. Insieme ad altri sperimentatori sparsi per l’Italia, abbiamo cominciato a utilizzare materie prime di alta qualità e messo a punto il procedimento ideale. Così sono arrivato al prodotto che oggi portiamo sul mercato». Ma c’è da chiedersi, se non c’è latte in questi sorprendenti “formaggi”, quale è la materia di cui sono fatti? «Si tratta di “latte” di origine vegetale, come quello di mandorle, di anacardi e di soia.

Anche i batteri, le muffe e gli altri organismi utilizzati per la fermentazione vengono dal mondo vegetale. Dopo le prime sperimentazioni, credo che oggi stiamo scrivendo una nuova tradizione, per certi versi più adatta alle tendenze contemporanee in atto in tutto il mondo». Così, a curiosare nel sito dell’azienda veghu.org, ci si ritrova in una community che affianca all’impresa commerciale una certa idea del rapporto con l’alimentazione propria e degli altri. Una sorta di “visione” che Marcello condivide con i suoi due nuovi soci, Francesca Zuddas e Carlo Floris, una coppia che viveva e lavorava in Inghilterra e che, in vacanza nell’isola, si è imbattuta nel laboratorio unico di Bidonì. Da quel giorno i due giovani hanno mollato tutto e si sono trasferiti nel micro paese per lavorare al progetto dei formaggi vegetali. Insieme hanno dato vita a una pagina Facebook chiamata Formaggi vegani che conta su 6-7mila iscritti. Marcello, oltre a sperimentare e produrre, insegna come si fa il formaggio vegetale. Tiene corsi nei quali si studia la trasformazione delle materie prime e si impara la lavorazione più adatta per raggiungere ogni tipo di risultato. «Oltre che in azienda, a breve partiranno anche i corsi online», spiega. E Veghu mette a disposizione il kit che permette a ciascuno di provare a farsi il formaggio vegetale a casa. «Ovviamente si tratta delle lavorazioni più semplici – spiega Marcello –, per il resto ci vuole esperienza e determinate skill, ma c’è il tanto da appassionarsi». E non si possono trascurare le proprietà nutritive di questi prodotti che per loro natura, a parità di apporto calorico, mettono al riparo chi è intollerante al lattosio e sono privi di colesterolo. Marcello Contu oggi e domani sarà presente a Sassari con i suoi seminari all’Weekend dei gusti 

Commenti

Post popolari in questo blog

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise