come desponsabilizzarsi dalle accuse di razzismo Per i dirigenti Juve gli insulti razzistici erano “catartici”: scritto nero su bianco nel 2015

Ma  come  si  fa    a sostenere  cose  del genere  ?  Anche  se    come  dice  dossier presentato dalla Juventus nell’autunno del 2015   dovesse  essere  vero   ciò non   una  giustificazione  per  evitare  di prendersi  le  proprie  responsabilità   di mancato  controllo    di tale teppaglia  . Infatti    da  

Ma come si permettono l’europa e il mondo di additare il nostro calcio come il più razzista e discriminatorio del “globo terracqueo” (cit. Meloni)? Ma che ne sanno loro degli sforzi profusi dai nostri club nell’impavido tentativo di sradicare dai nostri stadi razzismo e discriminazione? E dire che basterebbe andare in Google, scrivere “Colour? What colour? Relazione sulla lotta contro la discriminazione e il razzismo nel calcio”: e ci si troverebbe davanti alle 84 pagine del dossier presentato dalla Juventus nell’autunno del 2015. E sì, dopo averlo letto magari qualcuno potrebbe restare perplesso rispetto al tipo di riflessione suggerita sul tema dal club guidato fino a ieri da Andrea Agnelli: risolvere

il problema è impossibile: non per niente la squalifica della curva dell’allianz Stadium per i cori razzisti rivolti a Lukaku è stata subito tolta. E poi perché? Un po’ di sano razzismo e di sana discriminazione non ha mai fatto male a nessuno.
State pensando a uno scherzo? Beh, cambiate idea. Perché la conclusione cui gli esperti della Juventus giungono, a conclusione del loro ponderoso studio, è una e una sola: l’importante è non fare drammi. “Un approccio pragmatico – si legge a fine dossier, a pag. 73 – suggerisce che l’insulto collettivo basato sull’origine territoriale sia difficilmente sradicabile con l’applicazione di veti e sanzioni. Secondo il timore espresso da un noto esperto e attivista i tifosi, semplicemente, non capiranno e diventeranno meno ricettivi sulla necessità di disciplinarsi nell’uso di un vocabolario discriminatorio, sessista o razzista”. E dunque: “In conclusione, la decisione più saggia sulla discriminazione territoriale consiste forse nel tollerare, temporaneamente, queste forme tradizionali di insulto catartico (…) Le sanzioni collettive non sono ammesse nei sistemi giudiziari ed educativi delle democrazie progredite. Sono infatti considerate eticamente scorrette, illegali e controproducenti. È quindi difficile capire perché dovrebbero rivelarsi efficaci nel mondo del calcio” Avete capito bene: l’insulto razziale o discriminatorio viene definito “catartico”, e cioè da vocabolario “liberatorio, purificatore”. E chi siamo noi per impedire un tale processo di purificazione interiore delle masse? Ma non è tutto. Se l’insulto razzista assume connotazioni particolarmente odiose (vedi il verso della scimmia rivolto dall’intera curva juventina, 5 mila persone, all’indirizzo di Lukaku due settimane fa), “la correttezza politica ha storicamente dimostrato – si legge – che lo humour costituisce una risposta di grande efficacia agli atti discriminatori. Le reazioni spiritose, come quella di Dani Alves riportata nel paragrafo 2-4 (al lancio di una banana il giocatore brasiliano rispose, ai tempi del Barça, sbucciandola e mangiandola, ndr) hanno un impatto positivo sotto diverse angolazioni (…) l’umorismo raggiunge un esteso gruppo di persone, attira l’attenzione, si diffonde rapidamente e resta impresso nella memoria”. Insomma brutto piagnone di un Lukaku che ti ribelli se 5 mila spettatori fanno al tuo indirizzo il verso della scimmia: perché vuoi farne un dramma? Non potresti umoristicamente stare al gioco e che ne so, picchiettare in testa Onana proprio come fanno gli scimpanzé, o balzare in groppa a Dumfries o strofinarti ripetutamente il pelo sul petto per divertire la platea e irradiare così un messaggio subliminale di grande efficacia? Invece di lamentarti, fai anche tu qualcosa di utile per battere il razzismo. Fai l’orango.


  Quindi se  tale  problema   secondo  loro  non si  risolve  in tale  modo   , lor  signori  , cosa  propongono per   risolverlo ? 

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