Ieri un sabato notte uggioso ed piovoso nel panorama Rai e Mediaset ( o MediasetRai se preferite ) tardo primaverile \ estivo fatto di repliche e di programmi insulsi ho visto sulla piattaforma primevideo il film le 8 montagne . Un film che Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes , l'89% delle 81 recensioni dei critici è risultata positiva, con una valutazione media di 7,9/10.[5] Il consenso del sito web recita: "Paziente, profondo e talvolta un po' pesante, Le otto montagne raggiunge vette mozzafiato nella sua attenta osservazione di un'intima amicizia". Su Metacritic, il film ha un punteggio medio ponderato di 78 su 100 basato su 28 critiche, indicando "recensioni favorevoli". Vincitore dei premi
- 2023 – David di Donatello
- Miglior film
- Migliore sceneggiatura adattata a Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch
- Migliore autore della fotografia a Ruben Impens
- Miglior suono
Alessandro Borghi e Luca Marinelli in un fotogramma del film |
Un bel film , un po' pesante come la maggior parte delle critiche e troppo lungo , ma bellissimo ed intenso . Una buona , da quel che mi hannno raccontato amici \ che che hanno letto il romanzo ed visto il film , la trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Paolo Cognetti Vincitore Premio Strega 2017 Vincitore Premio Strega Giovani 2017Vincitore del Premio ITAS del Libro di Montagna 2017. Sezione Migliore opera narrativa. La visione mi ha portato indietro nel tempo sia ai cartoni di Heidi e soprattutto a Sui monti con Annette (アルプス物語 わたしのアンネット Arupusu monogatari Watashi no Annetto?, lett. "Storia delle Alpi - La mia Annette") .una serie animata giapponese in 48 episodi prodotta dalla Nippon Animation, che fa parte del World Masterpiece Theater. È stata trasmessa in Giappone dal 9 gennaio al 25 dicembre 1983 sul network Fuji TV e in Italia su Italia 1 nel 1985.La serie è tratta dal libro per ragazzi Tesori tra la neve (Treasures of the snow) del 1950 di Patricia Saint John.
Ed al l film il vento fa il suo giro un film del 2005, diretto da Giorgio Diritti, basato su una storia realmente capitata a Ostana e osservata dallo sceneggiatore Fredo Valla. Il titolo riprende un proverbio occitano, col significato di "tutto ritorna".Si tratta di un film in lingua italiana, occitana e francese; queste ultime sono sottotitolate in italiano.
Il film Le 8 montagne come il romanzo è La storia di Pietro, del suo amico Bruno e del loro amore per la montagna. Esso ( il romanzo non l'ho letto ) è << un raffinato racconto di quanto può essere profondo l'amore che lega gli esseri umani» – Annie Proulx >> . Se il film è potente, universale e sempre umile, che non è la meno rilevante delle sue qualità , credo che lo sia anche il romanzo visto che è stato un caso editoriale a livello europeo . Infatti la montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli, cascate , boschi . La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all'altro, silenzio, tempo e misura. Una bellissima storia di amicizia tra due ragazzi – e poi due uomini – cosí diversi da assomigliarsi, un viaggio avventuroso e spirituale fatto di fughe e tentativi di ritorno, alla continua ricerca di una strada per riconoscersi. Un perdersi ed un ritrovarsi . Non aspettatevi un film spensierato e sdolcinato , strappa lacrime come credevo anch'io all'inizio abituato ai cartoni animati di Heidi e d'Anette che hanno caratterizzato la mia infanzia , non farebbe per voi ,ma un film drammatico
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