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20.12.25

gli umarell ed i politicanti strumentalizzano il caso della famiglia del bosco nella natura di Palmoli (Chieti),



premetto che non sono laureato e ho solo una conoscenza superficiale delle scienze sociali ed antropologiche  e  possani esere  considerate     come: 
I politici che intervengono su qualsiasi argomento mi ricordano gli “umarell”, quei curiosissimi individui, pensionati da tempo, che stazionano davanti ai cantieri cittadini. Osservano, suggeriscono agli operai, dissentono, propongono soluzioni alternative e, ovviamente, migliorative. Poco importa che in quel cantiere ci siano un geometra, un architetto, un ingegnere, un idraulico. No, gli umarell sono impietosi: hanno sempre una soluzione diversa per tutto. Sempre. Senza esitazioni.
Sui bambini del bosco si è detto di tutto. Da una parte i giudici, dall’altra gli umarell. Beninteso: non solo politici, ma un’orda di esperti con laurea conseguita all’università della strada. I giudici, anche quelli della Corte d’Appello, hanno ribadito che il nodo più delicato per quei bambini riguarda la socializzazione e la convivenza con i loro coetanei.
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Hanno quindi dato ragione alle assistenti sociali, che in questa vicenda avevano espresso un parere netto, parlando di “deprivazione” alla quale i tre bimbi erano stati sottoposti.
Sono questioni che non dovrebbero essere discusse nei bar o davanti ai cantieri. Ma gli umarell non si scoraggiano. Subito dopo la decisione della Corte d’Appello hanno replicato, puntuali. Il primo è stato Salvini, che si è limitato a una sola parola indirizzata ai giudici: vergogna. A corredo, l’argomento che i figli non sono proprietà dello Stato e devono vivere con mamma e papà. Presumo comprendesse, in questo ragionamento, anche le famiglie rom.
La ministra Eugenia Roccella, titolare del dicastero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, ha sottolineato che “neanche a Natale i bambini potranno tornare a casa con mamma e papà”. Un’ovvietà, per gli umarell. Nessuno, per esempio, ha chiesto se quei genitori siano cristiani. Infine Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione infanzia, ha dichiarato: “Un’ingiustizia è stata fatta: neppure a Natale i bambini potranno tornare a casa”.
Gli umarell, si sa, hanno un cuore d’oro. Non sopportano che a Natale esistano i cattivi. Subito dopo sì, ma proprio nei giorni della nascita del Salvatore la cattiveria non è ammessa. Sono basici, allegri, simpatici. Si rivolgono ai giudici non per chiedere di applicare la legge, che è cosa complicata, ma di mettersi una mano sul cuore, almeno a Natale.Gli umarell sono persone amorevoli, speciali, empatiche, curiose. Osservano i quartieri e dispensano suggerimenti anche se non sanno nulla di geometria, di ingegneria quantistica, di giurisprudenza. Fanno una tenerezza immensa. [... ]
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Ma davantgi a tali strumentalizzazioni politiche e da bar non riesc a stare in silenzio . Ora Qui non si sta condannando o giudicando tale scelta di vita ma come si è messa in atto Infatti un minimo di dignità e cura della persona ci dev 'essere . Quindi i giudici ed assistenti sociali sono stati costretti a prendere tale dolorose decisione . Un  minimo di dignità e cura della persona ci dev 'essere . Per quanto riguarda la Homeschooling scuola parentale . Non serve una laurea perché il bambino cresca "imparato". In classe non si socializza, lo si fa nella vita reale  . Infatti non rfiesco a biasimare Erika Di Martino, presidente Fondazione Libera Schola, si occupa di educazione ed è una delle voci più autorevoli in Italia sul tema dell’homeschooling, scuola paentale   che ha applicato tale metodo ai suoi 5 figli ( qui le  sue  dichiarazoni  e  la sua storia ). Non  ha  tutti i torti   .  in effetti anche se non mi sono  occupato di  scuoola e  non ho esercitato dopo la laurea nel  lontano 2011  e non ho più conoscenze  dirette    in quanto   i miei genitori  ex insegnanti sono in pensione da più di trent anni . da quel che sento da : amici insegnanti , da genitori , che hanno nipoti a scuola purtroppo c'è  di  vero sul  fatto   , salvo eccezioni che si contano sulle dita della mano ,   che  la  scuola   attuale    fornisce  solo   nozioni  teoretiche   e  poca  pratica   e  aprture  al  mondo  e  la scuola  parentale  può essere   un alternativa . Ma  va  saputa  fare   e  qui  on è stata saputa  fare   visto che a 8  anni non  sapevano  ancora  leggere  e  scrivere   e  il più  grande sa   a   malapena scrivere se non sotto dettatura  il  proprio nome  e  cognome . 

gli umarell ed i politicanti strumentalizzano il caso della famiglia del bosco nella natura di Palmoli (Chieti),

premetto che non sono laureato e ho solo una conoscenza superficiale delle scienze sociali ed antropologiche  e  possani esere  considerate ...