da la nuova sardegna del 15\2 \2015 «Pianterò un milione di alberi nell’isola»
L’avventura del giovane Giovanni Atzeni membro del consiglio direttivo di un’associazione ambientalista globale
di Gabriella Grimaldi
Giovanni Atzeni a una manifestazione promossa da "Plant for the Planet"
SASSARI.
Il sogno più ambizioso è piantare un milione di alberi in Sardegna. Sulle orme del suo amico e guru Felix Finkbeiner che di alberi ne ha già piantati altrettanti in Germania. Felix oggi ha 17 anni ed è presidente mondiale dell’associazione ambientalista Plant for the Planet, Giovanni Atzeni, sassarese, anni ne ha 14 e fa parte, unico italiano, del consiglio direttivo di quella stessa associazione.
Insieme ad altri 28 più o meno coetanei di tutti i Paesi del mondo decide le strategie per salvare la terra dall’aggressione dell’inquinamento e dall’irresponsabilità dei governanti.
Giovanni ha sempre avuto il pallino dell’ecologia da quando era piccolo. Alla fine delle elementari ha letto un articolo che raccontava dell’avventura del tedesco Felix che quando piantò il milionesimo albero a Monaco di Baviera venne contattatto dai primi ministri di mezzo mondo. Da allora questo ragazzino tedesco ha parlato all’Onu, alla conferenza mondiale sull’ambiente a Copenhagen e si è confrontato in più occasioni con i potenti della terra. Attraverso il suo sito Giovanni si è iscritto all’associazione e ha cominciato la sua militanza... piantando alberi, naturalmente, ma anche andando nelle scuole per presentare l’associazione e raccontare dei problemi delle emissioni di CO2 che stanno avvelenando il pianeta.
«Assieme ad altri miei compagni - racconta mentre sta tornando a casa dalla solita uscita del sabato pomeriggio con gli amici - abbiamo chiesto aiuto all’assessore comunale all’Ambiente di Sassari che ci ha dato la disponibilità di uno spazio verde dove piantare i primi alberi. Dieci ne abbiamo messo a dimora in un boschetto in via Repubblica Romana, poi ne abbiamo piantato in via Luna e Sole, a Bunnari e in altre zone».
Fino ad ora Giovanni, che oggi studia al liceo classico Azuni, di alberi ne ha piantato 325 ma i suoi progetti sono molto più grandi. «Voglio fare qualcosa per il mondo, e per questo assieme agli altri del consiglio direttivo abbiamo deciso di scrivere una lettera aperta, ognuno nel suo Paese, ai principali quotidiani per far sentire la nostra voce anche ai Governi». In famiglia, Giovanni ha due sorelle più grandi, il suo impegno è visto con entusiasmo.
Il papà, che fa il ricercatore nel Dipartimento di Economia, lo ha accompagnato per due volte a Monaco dove si tiene il raduno annuale dell’associazione, gli amici lo seguono a fasi alterne («ogni tanto penso che i miei compagni mi vedano un po’ strano») gli adulti non sempre lo prendono sul serio («una sensazione che ho avuto più in Italia che in altri Paesi») nella scuola media che ha frequentato la sua attività veniva più o meno ignorata ma sono elementi che evidentemente non bastano a scoraggiare un adolescente determinato a non camminare invano sulla terra e ad arrivare anche lui a piantare, magari in Sardegna, un milione di alberi per assicurarsi un futuro meno grigio e molto molto più verde
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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