13.12.13

Olbia . L’alluvione spegne le luminarie .ci voleva un disastro come 'alluvione per riscoprire il natale autentico ?


ome  da  titolo  e leggendo l'articolo sotto   preso dalla nuova sardegna del  12\12\2013  mi   chiedo  ci  voleva  un disastro come 'alluvione  per  riscoprire  il natale  autentico  ?  

OLBIA. Sarà un Natale con poche luci. Nessuna luminaria addobberà le strade di Olbia e
nessuna piccola o grande festa accoglierà il nuovo anno. Gianni Giovannelli ha annullato tutto in segno di lutto e di rispetto per la tragedia del 18 novembre. L’unico simbolo del Natale di Olbia sarà, quindi, l’albero di fronte al municipio.
«È stata una decisione che ha preso il sindaco – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Bacciu -. Giovannelli è stato tranchant, non ne ha voluto sapere di piazzare le luminarie in città in questo difficile momento e l’intera amministrazione si è subito trovata d’accordo con lui». Gli 85 mila euro sottratti alle luminarie saranno destinati al ripristino dei numerosi impianti di illuminazione pubblica danneggiati dall’ondata di acqua e fango. «La fornitura, il montaggio e lo smontaggio degli addobbi natalizi erano inseriti nel contratto di appalto per l'illuminazione con la Gemmo – aggiunge Bacciu -. Noi abbiamo deciso di rinunciarci, ma ovviamente il vincolo di destinazione non ci permette di utilizzarli per altro che non siano gli impianti di luce pubblica». Insieme alle luminarie il Comune ha deciso di rinunciare anche a qualsiasi tipo di festeggiamento. A partire dal concerto di Capodanno, per il quale, prima della tragedia di venti giorni fa, erano in corsa Elio e le Storie Tese e Roy Paci. Ovviamente la scelta del Comune di optare per Natale dal basso profilo non impedirà ai privati di mettere su piccoli eventi. Come quello organizzato in tutto il centro storico dai commercianti del Consorzio, che domenica dalle 17 alle 20 distribuiranno numerosi doni per bambini, arrivati appositamente dall’ospedale del giocattolo di Lugano, grazie all’intercessione dell’olbiese Gian Mario Azzena. (al.pi.)

  tale mia elucubrazione  ,  di solito mi dura  qualche ora  \  giorno  ,  è  andata via  subito   . Infatti  controllando il mio fondo cassa  per  natale  , soprattutto  in periodo di crisi ( vedere  vignetta  sopra  )   ,  mi sono accorto  in quanto ho seguito  ciò che predico a me stesso   d'anni  ed  in particolare  nella puntata  sui regali  della mia  guida natalizia   di quest'anno

   d'avere dei  soldi in più   e  con i regali già  fatti  , bene  anziché  sbaccasssarli spenderli  in cose  superflue comprerò  o  donerò  qualcosa   a qualche famiglia  Olbiese   degli alluvionati  . Lo so  che  non dovrei   dirlo e seguire   ciò  :


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. 
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini, In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 

E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà".  Dal Vangelo secondo Matteo 6,1-6.16-18   preso da  http://www.qumran2.net/parolenuove/ 

ma  non ci riesco  a  non esternare le mie emozioni



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