Mi fermo qui per evitare di cadere nel retorico , anzi lascio che a concludere il mio pensiero , prima di lasciarvi all'articolo , sia il pezzo più significativo del film eroe per caso
dala nuova sardegna del 3\12\\2013
OLBIA. Hanno sfidato l’acqua alta e il fango per mettere in salvo un’anziana signora e una ragazza inferma, in via Sicilia. Ma dopo aver rischiato la vita Viorel Timic e Marinica Bulai, (foto a sinistra ) romeni, non hanno cercato la luce dei riflettori. Hanno chiesto scusa per aver sporcato la casa in cui hanno portato le due sopravvissute dell’alluvione e sono andati via. Sono stati i vicini di casa, che hanno assistito a questo doppio salvataggio, a voler raccontare la storia di questi eroi sconosciuti, due figli adottivi di Olbia, protagonisti di un gesto di grande altruismo.
La notte del 18 novembre in via Sicilia l’acqua sale di livello in pochi minuti. Agripina Iftemia è la badante di una donna di 85 anni, inferma, costretta a respirare con una bombola di ossigeno. Il lettino in cui si trova l’anziana viene raggiunto dall’acqua e comincia a galleggiare. L’appartamento resta senza luce. I centralini del Comune e delle forze dell’ordine sono intasati. Agripina chiede aiuto al marito, Viorel. Che in pochi minuti arriva con un amico in via Sicilia. I due si gettano nell’acqua gelida, raggiungono la camera da letto in cui si trova l’anziana, la prendono in braccio, la fanno uscire da una finestra e attraverso un cortile con oltre un metro di acqua, fango e gasolio, raggiungono via Vittorio Veneto e la mettono in salvo. Neanche il tempo di sistemare l’anziana sul letto che da un altro appartamento arrivano le urla di una ragazza. La giovane, Maria Paola, inferma, è intrappolata nella sua stanza. Viorel e Marinica non ci pensano un attimo. Ancora una volta affrontano il fiume di acqua e mettono in salvo la giovane. «Subito dopo sono andati via – raccontano i vicini –. Ci hanno dato una bella lezione di bontà, coraggio e altruismo».
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