come ogni anno ci avviciniamo al 8 marzo . Ed alla solita pubblicità , rubriche ed inserti sui sul '8 marzo speciali ed al mio contro 8 marzo .
Lo so che la storia che riporto è vecchia più di un mese ma certe cose in non invecchiano mai e dimostrano che le donne esistono 364 giorni al'anno e h24 non solo in quella data
di LUCIA LANDONI
"Se hai fame, prendi": il senso dell'iniziativa solidale e antispreco promossa dalla caffetteria Zerotrenta di Brescia sta tutto nel messaggio che la titolare Cristina Georgiana Vlad fissa sui sacchetti lasciati ogni sera fuori dal locale con i prodotti freschi avanzati nel corso della giornata. Chiunque lo desideri, può prenderne uno.
"Ho preso l'idea da un bar in Romania, il mio Paese d'origine, e ho deciso di riproporla qui. Nel corso della mia vita ci sono stati momenti in cui ho davvero patito la fame, quindi so cosa significa e come ci si sente quando si è soli ed emarginati - spiega - Questo è il mio contributo. Se tanti altri bar, panetterie e pizzerie facessero lo stesso, tanta gente starebbe meglio e ci sarebbe certamente molto meno spreco".
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Quando ha iniziato, qualche giorno fa, temeva di essere multata per la sua iniziativa: "Avevo paura che potessero contestarmi la violazione delle norme igienico-sanitarie, ma io imbusto tutto con grande cura e attenzione prima di lasciare i sacchetti. E poi i miei clienti mi hanno detto che nel caso in cui mi multassero, farebbero una colletta per aiutarmi a pagare. C'è anche chi si è offerto di portare a sua volta dei pacchetti con quanto viene avanzato in casa. Gli italiani sono così: in un primo momento ognuno pensa che sia sufficiente pensare al proprio benessere personale. Poi però basta che qualcuno dia l'input e si dimostrano solidali. Io sono arrivata qui 18 anni fa e non ho mai avuto problemi di integrazione".
L'iniziativa è stata annunciata sulla pagina Facebook della caffetteria: "Dopo la chiusura qui trovate frutta, brioche e panini. Prendete quello di cui avete bisogno senza sprecare. Buon appetito" ha scritto Cristina Vlad, ricevendo decine di messaggi di complimenti. Inizialmente non pensava di rendere pubblica l'iniziativa, ma poi l'ha condivisa sui social perché nessuno sapeva di questa possibilità e le prime notti i sacchetti rimanevano intonsi fuori dal bar.
"Ho le telecamere di sorveglianza e vedo che adesso pochi minuti dopo la chiusura, alle 20, i sacchetti vengono ritirati. Per esempio, ieri sera è passato un uomo che aveva con sé una busta di plastica con dei pezzi di pane e ha preso due pacchetti, mentre la sera prima era venuta una ragazza con dei cani. Sono convinta siano senzatetto, persone che hanno davvero bisogno - conclude la titolare della caffetteria - Purtroppo non riesco a garantire sempre la stessa offerta. Ci sono le giornate in cui dono due sacchetti e altre in cui arrivo a quattro. L'importante però è fare qualcosa di concreto".
"Ho preso l'idea da un bar in Romania, il mio Paese d'origine, e ho deciso di riproporla qui. Nel corso della mia vita ci sono stati momenti in cui ho davvero patito la fame, quindi so cosa significa e come ci si sente quando si è soli ed emarginati - spiega - Questo è il mio contributo. Se tanti altri bar, panetterie e pizzerie facessero lo stesso, tanta gente starebbe meglio e ci sarebbe certamente molto meno spreco".
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Quando ha iniziato, qualche giorno fa, temeva di essere multata per la sua iniziativa: "Avevo paura che potessero contestarmi la violazione delle norme igienico-sanitarie, ma io imbusto tutto con grande cura e attenzione prima di lasciare i sacchetti. E poi i miei clienti mi hanno detto che nel caso in cui mi multassero, farebbero una colletta per aiutarmi a pagare. C'è anche chi si è offerto di portare a sua volta dei pacchetti con quanto viene avanzato in casa. Gli italiani sono così: in un primo momento ognuno pensa che sia sufficiente pensare al proprio benessere personale. Poi però basta che qualcuno dia l'input e si dimostrano solidali. Io sono arrivata qui 18 anni fa e non ho mai avuto problemi di integrazione".
L'iniziativa è stata annunciata sulla pagina Facebook della caffetteria: "Dopo la chiusura qui trovate frutta, brioche e panini. Prendete quello di cui avete bisogno senza sprecare. Buon appetito" ha scritto Cristina Vlad, ricevendo decine di messaggi di complimenti. Inizialmente non pensava di rendere pubblica l'iniziativa, ma poi l'ha condivisa sui social perché nessuno sapeva di questa possibilità e le prime notti i sacchetti rimanevano intonsi fuori dal bar.
"Ho le telecamere di sorveglianza e vedo che adesso pochi minuti dopo la chiusura, alle 20, i sacchetti vengono ritirati. Per esempio, ieri sera è passato un uomo che aveva con sé una busta di plastica con dei pezzi di pane e ha preso due pacchetti, mentre la sera prima era venuta una ragazza con dei cani. Sono convinta siano senzatetto, persone che hanno davvero bisogno - conclude la titolare della caffetteria - Purtroppo non riesco a garantire sempre la stessa offerta. Ci sono le giornate in cui dono due sacchetti e altre in cui arrivo a quattro. L'importante però è fare qualcosa di concreto".
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