come sta diventando quest'italia da 30 anni ..... [ parte I ]
«Nessuna relazione tra vaccini e autismo». Lo studio su mezzo milione di bambini danesi
Cosa si inventeranno i no-vax dopo il nuovo studio che esclude definitivamente la correlazione vaccini e autismo?
La bufala di Bill Gates e le 30 mila bambine indiane usate come cavie per testare un vaccino
La vicenda, che abbiamo raccontato su Open, riguarda Fabio, 7 anni, immunodepresso dopo la leucemia. Il bambino non poteva andare a scuola perché alcuni suoi compagni non erano in regola con i vaccini. Ora la situazione si è risolta, ma non per i novax, che hanno pubblicato su Facebook nomi e cognomi dei genitori e dello zio, accusandoli di aver preso soldi per difendere i vaccini
Non c'è pace per Sara e Simone, i genitori del piccolo Fabio: la loro storia l'abbiamo raccontata qui su Open. Fabio ha sette anni e una leucemia (quasi) alle spalle. È immunodepresso e per molto tempo è stato costretto a saltare la scuola perché molti suoi compagni di classe non erano in regola con i vaccini. Ora la situazione si è risolta, ma non sul web, dove i novax hanno continuato a prendere di mira la famiglia. Prima con insulti e accuse. Ora con una vera e propria schedatura. «Siamo spaventati - dice Sara, la mamma di Fabio - abbiamo paura di tornare a scuola».
La schedatura è avvenuta sul gruppo Facebook "Genitori e bambini liberi e sani - Popolo Unico". L'avvocato della famiglia è riuscito a entrare e a fotografare i post più inquietanti. Ecco le immagini da cui abbiamo cancellato i nomi delle persone coinvolte: «La madre si chiama Sara A. - scrivono - Il padre Simone G. ed è un musicista di discreto successo. Lo zio si chiama Alessandro e ha lavorato nell'esercito». Accanto a ogni nome ci sono dei link che rimandano ai loro profili Facebook e un invito. «Fatevi un giro su bacheche e foto e fatevi la vostra opinione».
Un utente scrive: «Ho appena postato una foto del bel quadretto familiare. Fatelo tutti, facciamoli vergognare a 'sti pietosi. Strumentalizzare un figlio per trenta denari». Ma non è finita qua. Tra i link postati sul gruppo c'è una foto che ritrae Sara, Simone e Fabio in udienza dal Papa. Per i no vax, è la prova che mentono: hanno problemi a mandare il figlio a scuola e non si preoccupano «delle 6.000 persone in udienza dal papa?». Sara e Simone sono increduli e spaventati. Hanno paura di uscire di casa, perché temono che le minacce web possano trasformarsi in minacce fisiche, reali. La famiglia è tutelata da un avvocato che ha raccolto il materiale e denunciato gli autori dei post di minaccia.
un interessantissimo dibattito fra vaccinisti e anti vaccinisti che dimostra come si possa confrontarsi senza insultarsi e cadere nell'odio in argomento cosi delicato e complesso di non facile gestione nei forum e nei media
«Nessuna relazione tra vaccini e autismo». Lo studio su mezzo milione di bambini danesi
Cosa si inventeranno i no-vax dopo il nuovo studio che esclude definitivamente la correlazione vaccini e autismo?
La bufala di Bill Gates e le 30 mila bambine indiane usate come cavie per testare un vaccino
La vicenda, che abbiamo raccontato su Open, riguarda Fabio, 7 anni, immunodepresso dopo la leucemia. Il bambino non poteva andare a scuola perché alcuni suoi compagni non erano in regola con i vaccini. Ora la situazione si è risolta, ma non per i novax, che hanno pubblicato su Facebook nomi e cognomi dei genitori e dello zio, accusandoli di aver preso soldi per difendere i vaccini
Non c'è pace per Sara e Simone, i genitori del piccolo Fabio: la loro storia l'abbiamo raccontata qui su Open. Fabio ha sette anni e una leucemia (quasi) alle spalle. È immunodepresso e per molto tempo è stato costretto a saltare la scuola perché molti suoi compagni di classe non erano in regola con i vaccini. Ora la situazione si è risolta, ma non sul web, dove i novax hanno continuato a prendere di mira la famiglia. Prima con insulti e accuse. Ora con una vera e propria schedatura. «Siamo spaventati - dice Sara, la mamma di Fabio - abbiamo paura di tornare a scuola».
La schedatura è avvenuta sul gruppo Facebook "Genitori e bambini liberi e sani - Popolo Unico". L'avvocato della famiglia è riuscito a entrare e a fotografare i post più inquietanti. Ecco le immagini da cui abbiamo cancellato i nomi delle persone coinvolte: «La madre si chiama Sara A. - scrivono - Il padre Simone G. ed è un musicista di discreto successo. Lo zio si chiama Alessandro e ha lavorato nell'esercito». Accanto a ogni nome ci sono dei link che rimandano ai loro profili Facebook e un invito. «Fatevi un giro su bacheche e foto e fatevi la vostra opinione».
Un utente scrive: «Ho appena postato una foto del bel quadretto familiare. Fatelo tutti, facciamoli vergognare a 'sti pietosi. Strumentalizzare un figlio per trenta denari». Ma non è finita qua. Tra i link postati sul gruppo c'è una foto che ritrae Sara, Simone e Fabio in udienza dal Papa. Per i no vax, è la prova che mentono: hanno problemi a mandare il figlio a scuola e non si preoccupano «delle 6.000 persone in udienza dal papa?». Sara e Simone sono increduli e spaventati. Hanno paura di uscire di casa, perché temono che le minacce web possano trasformarsi in minacce fisiche, reali. La famiglia è tutelata da un avvocato che ha raccolto il materiale e denunciato gli autori dei post di minaccia.
un interessantissimo dibattito fra vaccinisti e anti vaccinisti che dimostra come si possa confrontarsi senza insultarsi e cadere nell'odio in argomento cosi delicato e complesso di non facile gestione nei forum e nei media
Chi non è passato per questo tipo di malattia non può capirne la tragedia, non può capire come le abitudini e le "libertà" degli altri ti limitino la vita e ti spingano verso la depressione e il desiderio di smettere di soffrire.
Questa vicenda è agghiacciante, e ci aiuta a capire cosa c'è di ben lontano dalla buona fede nelle campagne organizzate no vax
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