4.11.19

STRANEZZE DELLA MEMORIA NON TUTTI SIAMO BERLINESI O ALMENO CHI ERA , TARTASSANDOCI I ... E USANDOLO STRUMENTALMENTE ORA NON LO E' PIU' ED NON CELEBRA PIU' IL 9 NOVEMBRE


Cercando   in rete    qualunque cosa  , che  m'ispirasse   per  mettere  su  un post  ,   avendo pochissimi  ricordi     diretti   ed  per    giunta    vaghi   e confusi  ( avevo  13  all'epoca  )   gli altri  sono indiretti    (   trasmissioni  tv  ,  testimonianze familiari   e  di chi   lo  ha  visto  nascere  e cadere  )   e   su  quello    che  sarà nelle  ipocrite    celebrazioni  (  infatti si ricorda    , salvo eccezioni ,  l'evento  clou  ma  non gli eventi  che   lo hanno preceduto    importante  per  capire      cosa  o ha determinato e  le  sue  caratteristiche  particolari   rispetto  all'anno  che  fu   l'evento    cruciale  della  fine    di un determinato periodo storico )  della genesi e  del  crollo  del muro  di Berlino    ho trovato  questo   interessante  articolo    che    spiega  come la  fattoria   degli animali   di Orwell  sia  pur  scritta  negli anni  30  del  secolo scorso   più  attuale   che mai   .    
Infatti     
  


NON SIAMO TUTTI BERLINESI 04 novembre 2019


Lo strano caso degli anticomunisti che non celebrano più la caduta del Muro di Berlino
Come mai la destra europea e italiana non organizza manifestazioni in memoria del 1989? Sarà che il concetto di “muro” è ormai tutt’altro che sgradevole ai sovranisti? O che a tanti anni di distanza l’orso russo (leggi: Putin) esercita un fascino oscuro, molto più che la libera Europa
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 con il muro 
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oggi


Dobbiamo ringraziare l’Ambasciata di Germania se nelle principali città italiane si ricorderà in modo ufficiale il trentennale della caduta del Muro di Berlino, il senso di quell'avvenimento, le sue conseguenze politiche e geopolitiche: saranno i tedeschi ad allestire i cento principali eventi – mostre fotografiche, concerti, dibattiti – che segneranno l’anniversario in venti comuni del nostro Paese, dal 6 al 13 novembre.
Poco d’altro è previsto e la cosa stupisce in questi tempi di gran successo delle destre: il Muro, la divisione tedesca, l’antica “ferita nel cuore dell’Europa”, furono a lungo un caposaldo della narrazione di quell'area politica. Perché perdere questa buona occasione per ricordare agli italiani e al mondo la primogenitura nella battaglia contro la Cortina di Ferro, la segregazione dell’Est, la crudele divisione del Vecchio Continente con il filo spinato?


Le  uniche  riposte    che   mi posso dare  sono  :






1989-2019, COSA È CAMBIATO

Berlino 30 anni dopo, sei luoghi per riscoprire la storia del Muro





Berlino 30 anni dopo, sei luoghi per riscoprire la storia del muro

  1)  Non c’è l’entusiasmo di venti anni fa ( poi, aggiunta mia dipende da caso a caso , per me c'è visto il significato che ha avuto per la mia formazione culturale di liberazione dalla contraposizione familiare che la guerra fredda aveva causato in famiglia ed dagli insegnamenti che avevo ricevuto alle scuole medie scuola durante le lezioni di storia e non ) , e non ci sono più i grandi protagonisti della riunificazione tedesca che ancora dieci anni fa potevano testimoniare la forza di quei giorni. Oggi, a trent’anni dal crollo del muro di Berlino, la Germania vive il ricordo della notte del 9 novembre 1989 con più disincanto, ma anche con maggiore lucidità. La distanza tra le due Germanie resta, ma cresce, anche all’Est, una società civile che comincia a fare i conti con la sua storia e che promette, per il futuro, più di una sorpresa. Abbiamo scelto sei luoghi per riscoprire la storia del muro: dal "Checkpoint Charlie" alla Porta di Brandeburgo, da Wandlitz a Bornholmer Strasse dove ci furono i primi guardiani ad alzare la sbarra poco prima della mezzanotte del 9 novembre 1989.

2  ) Che gli pseudo nazionalisti o sovranisti chiamateli come vi pare 😜😥 hanno paura che la gente colleghi il muro di Berlino ed il filo spinato di quella che prendeva il nome di cortina di ferro ai muri fatti o in costruzione da loro come sembra confermare l'articolo citato all'inizio di questo post 
3) Che  sia Orweel ne la fattoria degli animali un opera scritta negli anni 30 del secolo scorso in cui     coloro che  partono incendiari  , vedere  come facevano     fuoco e  fiamme ed  festeggiavano   strumentalmente   le  riforme di Gorbaciof  e  gli esiti      che  culminarono   nel  crollo   del "regime  comunista  sovietico   (  o meglio sistemi      visto     che  ogni  stato  satellite   del blocco dell'est  ovvero il sistema  sovietico eccetto la  ex  Jugoslavia  )  culminato nel crollo del Muro    . Che  Bisogna cambiare tutto per non cambiare niente", così scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne "Il Gattopardo". come dice   la    scena del film sotto   riportata . 





  concludo    ,  avrei dovuto  farlo prima    ma    preferivo   lasciar perdere    ,  rispondendo    a  chi mi dice   che  sono  troppo legato ai classici  a  volte  fare  (  o parlare di  cose  nuove  )  vuol dire  raccontare la classicità  in modo  diverso

 colonna  sonora

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