L'alluvione del 2013: beffa per i figli delle vittime e per l'unica sopravvissuta nel crollo della strada
OLBIA. Beffa per i parenti dei morti di Monte Pino, nella tragica alluvione del 18 novembre 2013 quando due macchine furono letteralmente inghiottite dalla voragine apertasi nell'asfalto. La Guardia di finanza ha infatti presentato il conto ai familiari delle vittime e all'unica sopravvissuta: dovranno pagare le spese di rimozione delle vetture perché risultano inquinanti. Le vetture dovranno essere spostate entro giovedì prossimo.
Attualmente le auto sono in uno spiazzo accanto al luogo della tragedia dopo essere state tirate su dalla voragine giusto un anno fa, in concomitanza con l'avvio del cantiere (ora peraltro già bloccato) per la ricostruzione della strada. Dolore e sgomento da parte di Veronica Gelsomino, la ragazza che riuscì a cavarsela miracolosamente, e dei parenti di Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga, le tre vittime di quella terribile tragedia.
Attualmente le auto sono in uno spiazzo accanto al luogo della tragedia dopo essere state tirate su dalla voragine giusto un anno fa, in concomitanza con l'avvio del cantiere (ora peraltro già bloccato) per la ricostruzione della strada. Dolore e sgomento da parte di Veronica Gelsomino, la ragazza che riuscì a cavarsela miracolosamente, e dei parenti di Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga, le tre vittime di quella terribile tragedia.
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