Io sto con le capre

di cosa  stiamo parlando 

 canzone  suggerrita
non è  tempo  per  noi - Luciano Ligabue
Vinicio Capossela - Ovunque proteggi - Musicultura 2015


Dopo aver letto  su segnalzione    della  rivista free dell'omonima catena   di centroi  commerciali  https://www.ioacquaesapone.it/ di luglio  2021    di unno studio condotto da Skuola.net che una importante influencer è per gli studenti italiani uno dei principali modelli da seguire, ho deciso di provare  a capirne di più ,    e  di non limitarmi a  quello  che  vedo  in mia   nipote  \  cugina  di  2  grado    adolesciente      . 



Ammetto che non è un mondo che mi attira  e  spesso  mi nausea  quello degli influencer: forse  perchè essendo  della generazione  degli anni  '70  è   avendo vissuto  in prima persona   la trasfornmazione  , ne  ho parlato nel primi  post del  blog  ,    del passaggio  dagli stazzi  ( maiali  , galline ,l'orto  , api  , vigna  ed  i loro prodotti ed  la  loro  produzione    )  ala azienda  florovivivasitica     sono un po’ vecchia scuola   cioè  ho  conosciuto il periodo  di transizione  fra  la  ribelle     e il riflusso     ed  l'edonismo  \  il    craxismo  \ berlusconismo    sintetizzato   da Italiano medio un film del 2015 diretto ed interpretato da Maccio Capatonda . Ma, per comprendere i ragazzi  d'oggi  , ho deciso di proivare  a   superare questo mio limite e di andare in perlustrazione, iniziando proprio a seguire su Instagram il modello di cui sopra. E così, all’improvviso, sono entrata nella vertigine dei post. Post dei figli, post delle inaugurazioni, post della casa, post delle vacanze, post dei momenti romantici, post ancora dei figli. E poi video e best of della giornata. Tutto in funzione della pubblicità a brand. Brand di bibite, di gioielli, di abiti, di scarpe, di locali, di location, di abbigliamento per i neonati, di parchi ,  <<  [...]  ad onor del vero >>  come  dice  Angela Iantosca  l'editoriale    IOACQUASAPONE     citato <<  tutto questo influire serve a volte anche per ‘spingere’ le persone alla cultura, ma questa è un’altra storia ... [....] >>

L’ho seguita qualche giorno e mi sono immedesimato  sia   nei ragazzi (ma anche negli adulti), in ciò che tutto questo può suscitare in loro: desiderio di emulazione? Smarrimento? Rabbia? Frustrazione? Tanto più in un momento in cui quel mondo patinato che arriva dai social e che riguarda pochissime persone risulta lontanissimo dalla realtà che ci racconta tutt’altro, perché ci parla di un Paese in affanno, in cui sono aumentati i poveri e che si prepara ad affrontare lo sblocco dei licenziamenti. 
Lo ammetto era più semplice vivere quando ero io adolescente: non c’erano o almeno  erano appena  all'inzio tutti questi input social (io ho avuto il mio primo cellulare a 20 anni  beh     avendo  una  mandre  ansiaoios a  ed  andando   fuori casa  aper  l'università    eras  ovvio  ) e i disagi si gestivano in altro modo. Il confronto  \  scontro  era con i compagni di classe e non con un mondo che troppo spesso schiaccia. Che manda continui stimoli dall’esterno senza avere la capacità (e la volontà) di creare strumenti utili a difendersi e  ad essere critici  da tutto questo. Strumenti che forse dovremmo creare(  ricreare    vedere  il  post  di Cristian  Porcino   sintesi  del suo libro  Ciao Prof   copertina in alto   a  sinistra   )  noi adulti, a nostra volta schiacciati ,  ovviamente senza  generalizzare  perchè  c'è  ancora    chi  non ha  mandato  il cervello  all'ammasso    \  in cassa  integrazionme  ,dallo stesso meccanismo di frustrazione … 

Anch'io come Angela Iantosca nel suo editoriale

Sarò anacronistica, ma trovo molta più autenticità in un paesino di 150 abitanti che gioisce per il caciocavallo ottenuto dalle mucche podoliche delle montagne di cui è circondato e per le caprette che si incontrano nei campi. 
 

 che  altro aggiungere  se  non buona  lettura   alla  prossima 


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