6.7.21

CARO DAMILANO, DOPO GENOVA 2001 NON ARRIVÒ O ALMENO NON DEL TIUTTO L’ANTI-POLITICA

Da ex simpatizzante ed aderente al gruppo cittadino  locale del m5  dopo il 2001  perché  ...  ma questa è  un altra storia   .... posso dire che la verità  sta nel mezzo.  infatti  se da un lato è  vero che dopo il g8 del 2001 è stato un crescere di populismo  ed demagogia  di cui molti  grillini  ed
ex grillini confluiti nel centro destra sono l'esempio  e qui concordo  con Giovanni Mari  autore  -- da me  intervistato   per  il nostro blog --   di Genova,vent'anni dopo il g8 del 2001, storia  di un fallimento  e  Damilano   . Ma allo stesso tempo come dice Salvatore Cannavò in  

CARO DAMILANO, DOPO GENOVA NON ARRIVÒ L’ANTI-POLITICA
Il Fatto Quotidiano   5\7\2021

C’è una sinistra intellettuale talmente ossessionata dal M5S che non riesce a guardare nemmeno dentro la propria storia. Si prenda l’espressoe l’editoriale che il suo direttore, Marcodamilano, dedica a Genova 2001 e alla Diaz. Che se ne trae da quella storia? Che la dura repressione poliziesca, di cui Gianni De Gennaro non si è mai scusato, e la contestuale violenza dei Black bloc hanno distrutto quel movimento rendendolo un ’ 68 “durato 48 ore”. E quella potenzialità politica, quella speranza, finendo in un buco nero, ha consegnato giovani e meno giovani all’antipolitica. A Beppe Grillo. Solo che il G8 è del 2001, il Vaffaday è del 2007. In mezzo? Dopo Genova c’è la stagione dei Social forum, un movimento contro la guerra indicato dal New York Times come “la seconda potenza mondiale”, soprattutto c’è la sinistra al governo. Prodi e Bertinotti, Agnoletto eurodeputato e deputati che vengono da quel movimento eletti da Rifondazione. Semmai è la delusione di quell’esperienza, la sinistra che si fa casta e potere, a spingere milioni di elettori verso i 5 Stelle. Ma quell’energia non si spegne ancora: realizza il referendum per l’acqua pubblica nel 2011, scende in piazza con gli Indignados in quello stesso anno, dopo che aveva manifestato contro il governo Berlusconi. E solo dopo l’ennesima mazzata politica, il governo Monti, favorito ancora da quella pseudo-sinistra rimasta in campo, si dilegua. Dieci anni dopo. Ora, possiamo capire l’acrimonia versogrillo,la foga di voler costringere tutto in una chiave di lettura precostituita arriva a negare la vita e la realtà di quelle centinaia di migliaia di persone che attraversarono Genova venti anni fa. E offrirono una chance di rinnovamento alla sinistra, che questa si guardò bene dal raccogliere. Allora si spiega meglio perché la sinistra italiana e gli “spiegoni” dei suoi cantori non ne azzeccano una.


 non c'è  stata  l'antipolitica  vera e propria  ma al più antipartitismo o  dei tentativi poi naufragati nelle paludi dellla politika ( ho usato la k per differenziarla da quella vera ) o per  parafrasare  uno slogan del m5 degli esordi nell'olio della scatola di tonno da cui si volevano togliere i tonni .

Nessun commento: