Di cosa stiamo parlando
non ricordo l'url del mio blog sove scrissi di tale storia riportoqui i link dell'articolo citato
- https://bologna.repubblica.it/cronaca/2020/12/12/news/bologna_la_nuova_missione_del_soldato_martin_adler_ritrovare_quei_tre_bimbi_abbracciati_nel_44_-278012303/
- https://bologna.repubblica.it/cronaca/2020/12/14/news/soldato_adler_linea_gotica_tre_bambini-278327160/
- https://bologna.repubblica.it/cronaca/2020/12/21/news/monterenzio_dara_la_cittadinanza_onoraria_al_soldato_adler-279318133/
Il soldato Adler torna in Italia per riabbracciare i tre bambini della sua foto: una colletta per il viaggio
BOLOGNA Un appello, per aiutare il veterano di guerra americano 97enne Martin Adler ad abbracciare i tre bambini sbucati da una cesta a Monterenzio, nel Bolognese, immortalati dalla sua macchina fotografica durante la Seconda Guerra Mondiale e ora ritrovati, grazie ai social media, a distanza di tanti anni. A lanciarlo - raccolto sul suo profilo Facebook dal giornalista Matteo Incerti, autore del libro sulla vita dell'ex militare statunitense 'I bambini del soldato Martin' - è la figlia dell'uomo, Rachelle Shelley Adler Donley.
Si realizza il sogno del soldato Usa Adler: rivedere i tre bambini conosciuti nel 1944
Il 97enne, si legge sul profilo del giornalista, il 23 agosto da Miami via Londra atterrerà all'aeroporto di Bologna e abbraccerà i fratelli Bruno, Mafalda, Giuliana Naldi, i tre ex piccoli di Monterenzio, ora residenti a Castel San Pietro. Poi per due settimane sarà sull'Appennino bolognese , una tappa in Toscana e Napoli e Roma per incontrare le persone conosciute al tempo della Guerra e che sono rimaste nella sua memoria e nel suo cuore. Durante il suo tour italiano "il veterano - viene spiegato da Incerti - realizzerà disegni che metterà all'asta per beneficenza. A Bologna andranno in beneficenza all'Associazione Genitori Ematologia e Oncologia Pediatrica in memoria di Irene , bimba di 13 anni morta la scorsa settimana che sognava di incontrare Martin". Il viaggio, viene spiegato ancora da Incerti , "avrà costi altissimi vista l'assistenza medica di cui Martin e la moglie hanno bisogno. E' partita la raccolta fondi per dare una mano" e quello che avanzerà andrà al progetto di educazione ambientale e civica della Scuola nel Bosco di Siano, nel Salernitano. Sul suo profilo, Incerti, pubblica integralmente il lungo l'appello della figlia di Adler. "Con il vostro aiuto - scrive in un passaggio prima di ricostruire tutta la vicenda del 'ritrovamento dei tre 'piccolì bolognesi - Martin ripartirà ancora una volta per l'Italia! Questa volta in una missione di pace e celebrazioni, invece che come soldato di unità di combattimento durante la seconda guerra mondiale. Le spese saranno molto alte per i voli di oltre 13 ore e gli alloggi giornalieri. Non sappiamo quale sarà il costo finale. Sarebbe un sogno che si avvera per lui tornare in Italia con sua moglie Elaine che ha bisogno anche lei di assistenza. Martin sogna di riabbracciare Bruno, Mafalda e Giuliana". militare americano, ricorda la figlia in un altro passaggio, "non aveva ancora 20 anni quando arrivò a Napoli il 21 marzo del 1944 mentre il Vesuvio eruttava. Sono passati settantasette anni da quella felice fotografia sull'Appennino bolognese con tre bellissimi bambini: Bruno, Mafalda e Giuliana.Mentre stavano cercando tedeschi nascosti, mio padre John Bronsky (deceduto nel 2011), videro un grande cesto chiuso muoversi e dal quale si udivano rumori. Nessuno uscì, nemmeno dopo essere stato avvertito. Martin dice che è stato Dio a farli esitare nel premere il grilletto e sparare. All'improvviso da quel cesto sono usciti tre bambini. Piccoli e bellissimi. Sollevato e sopraffatto dalla gioia, mio padre abbracciò i bambini. Poi chiese di scattare una fotografia con loro. La loro mamma acconsentì, ma solo dopo che questi si fossero cambiati con i loro migliori vestiti, quelli della domenica. Per settantasette anni, Martin ha amato quella foto e si è sempre interrogato sulla sorte di quei tre bambini". Ora, rintracciati grazie al Web su cui la foto è volata, la possibilità di riabbracciarli.
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