1.1.18

di nuovo auguri di buon anno . meno male che queste feste stanno finendo non se poteva più di .....



di strumentalizzazioni politiche che usano la tradizione ( alberi di natale , presepi , befana , ecc ) , exenofobe e malpanciste ( alla salvini ) , buonismo stupido ed ignorante , bufale \ fake news ( ne trovate sotto un colollario )n , dio messaggi ,di dirette e video ( alcuni divertenti ed originali ) su wzp e su fb , ecc . e  delle  rispettive  polemicjhe  vedere   questi   miei post  sulla mia bacheca  di facebook  I II Meno Male  che tra poco arriverà l'epifania  \  befana  e    tutte le feste  si porta  via  







19 DIC, 2017

Altre 5 bufale sul Natale 2017, tra alberi, doni e feste
Dalle decorazioni natalizie sfrattate alle truffe sugli acquisti online, fino alle celebrazioni di non-Natale e agli alberi di Roma e Milano, una nuova carrellata di bufale a pochi giorni dall’inizio delle feste
(Foto: Skippyjon/Flickr)

Il conteggio delle fake news sul Natale per il 2017 è già salito a quota 10. Dopo le prime 5 bufale che vi abbiamo raccontato un paio di settimane fa, ecco un’altra rassegna natalizia di false notizie, truffe e mistificazioni. Purtroppo le storie che fanno sorridere e le leggende metropolitane divertenti sono ben poche, perché si tratta perlopiù di distorsioni politiche, truffe commerciali e polemiche amministrative. Evidentemente si sta dimostrando una bufala anche l’idea che a Natale si diventi tutti più buoni.

Se fino a qualche giorno fa i protagonisti indiscussi delle falsità online erano i mercatini natalizi, ora la scena è dominata dagli alberi di Natale. Maltrattati, rubati, trasferiti e villipesi, ormai da simbolo del Natale sono passati a rappresentare l’oggetto della discordia. Qui di seguito una rassegna delle storie (false) più chiacchierate.


1. A Bolzano l’albero di Natale NON è stato sfrattato Prima storia e prima vicenda caricata di polemiche politiche.
La sala comunale Europa di via del Ronco, a Bolzano, lo scorso 14 dicembre ha ospitato una festa dei veterani dello sport in cui è stata premiata come atleta dell’anno la campionessa del mondo junior di ciclismo Elena Pirrone. Al termine della manifestazione la sala è stata rimessa in ordine, ma gli allestitori hanno lasciato nella stanza “una trentina di cartoncini verdi legati tra loro a formare un albero di Natale”. La mattina successiva gli uffici comunali hanno contattato uno degli organizzatori per chiedere di rimuovere, nel giro di poche ore, anche quegli ultimi allestimenti.
Ufficialmente il motivo della richiesta è il rispetto del regolamento di utilizzo della sala che, come ha raccontato anche David Puente sul suo blog, afferma che “all’atto della concessione il presidente del quartiere deve richiedere”, tra le altre cose, “l’uso corretto delle attrezzature e la conservazione dell’ordine esistente”. Tuttavia, secondo gli organizzatori, “l’albero di Natale di cartone rimosso in fretta e furia fa solamente sorridere” poiché, poche ore dopo ,nella stessa sala si sarebbe riunita una comunità musulmana e parrebbe evidente che la vera motivazione della richiesta è stata che “quella decorazione avrebbe potuto offendere la sensibilità dei presenti”.
Al di là delle possibili interpretazioni sul rigore con cui è stato applicato il regolamento (difficile dire se e quanto sia stato sfruttato come pretesto), restano però alcune falsità nel modo in cui questa storia è stata raccontata. Giornali come Secolo d’Italia, Il Giornale, Alto Adige e Voxnews hanno ripreso la notizia con toni forti e polemici, ma ne hanno parlato come se fosse stato “sfrattato” l’albero di Natale “dal comune di Bolzano”, mentre si tratta della rimozione di una sola decorazione installata dagli organizzatori privati di un evento e lasciata in una sala pubblica (oltre il tempo di concessione in affitto della sala) senza alcuna autorizzazione. Una ricostruzione che, peraltro, hanno confermato gli stessi organizzatori. Per essere pignoli sarebbe opinabile anche l’utilizzo dell’espressione albero di Natale, dato che si tratta di una composizione di cartoncini.
Soprattutto, però, il sito Voxnews ha raccontato la storia utilizzando come immagine quella di un’altra bufala che avevamo già raccontato qualche giorno fa relativa al rito del Julgrandsplunding: questa immagine, combinata a un titolo grammaticalmente ambiguo e con un soggetto sottinteso di troppo (Musulmani offesi da albero di Natale in comune, lo rimuovono), può essere facilmente fraintesa e lasciar pensare che siano stati i musulmania rimuove l’albero di Natale.L’immagine utilizzata da Voxnews


2. La bufala nel pacco sotto l’albero

Secondo una ricerca condotta da Vitreous World in 9 Paesi tra Europa e Nord America, rispetto all’anno scorso c’è stato un aumento del 35% dei casi di acquisto inconsapevole di prodotti contraffatti tramite e-commerce, arrivando a toccare quasi un terzo degli acquirenti. Le truffe riguardano soprattutto gli acquisti in negozi online sconosciuti e la scarsa affidabilità di alcuni dei risultati forniti dai motori di ricerca. Come evitare di farsi prendere per i fondelli? Controllare che il nome del sito sia corretto, verificare che non ci siano grossolani errori grammaticali, fare qualche verifica sulla reputazione del portale su cui si intende acquistare e non farsi ingannare da offerte lampo (abbassando la guardia) o da prezzi stracciatirispetto ai veri valori di mercato. Si tratta di consigli utili per tutte le stagioni, ma che vale la pena di ricordare soprattutto nel periodo che precede il Natale in cui, colti dalla frenesia per gli acquisti, capita più spesso di commettere errori.


3. La truffa del buono regalo di Decathlon

Come esempio concreto del fenomeno appena raccontato, una delle principali truffe natalizie in circolazione in questi giorni riguarda l’azienda di articoli sportivi Decathlon. Come racconta Bufale per tutti i gusti e come ha scritto su Facebook la stessa azienda, molte persone si sono viste recapitare sullo smartphone un messaggio di testo (principalmente via WhatsApp) che riporta: “Decatlhon per festeggiare il Natale ricompensa tutti con un buono da 200€. Io l’ho appena preso!! Guarda!”. Il link riportato in coda al messaggio non conduce però al vero sito Decatholon, ma a un clone in cui si può facilmente cadere vittima dell’inganno e fornire i propri dati di pagamento a qualche malvivente. A quanto pare il sito-truffa finge di far partecipare gli ignari acquirenti a un sondaggio, premiando il loro sforzo con 150 (falsi) buoni da 200 euro estratti a sorte, seguendo una dinamica simile a quella che in passato ha riguardato H&M, Zara e Ikea.


4. La grande festa delle buone feste

Altro caso di strumentalizzazione politica è la vicenda che ha interessato l’istituto Italo Calvino di Milano, dove la preside Dorotea Maria Russo ha indotto per domenica 17 dicembre un evento dal nome La grande festa delle buone feste. Fin da subito il nome è stato interpretato come la scelta di rimuovere la parola Natale e quindi di nascondere il valore culturale-religioso delle festività di fine anno, generando una lunga coda di interventi, pareri, articoli e interviste, raccolte con dovizia di particolari da Valigia Blu.
Al di là delle valutazioni politiche e ideologiche, il motivo per cui questa storia merita l’appellativo di bufala è che non si è trattato della cancellazione degli eventi natalizi, ma dell’aggiunta di un ulteriore momento di festeggiamento che potesse essere inclusivo verso tutte le religioni e culture, permettendo la partecipazione di tutti. Come riportatoanche su Repubblica, la preside ha chiarito che la festa delle buone feste anticipa il periodo di vere e proprie celebrazioni natalizie e che “per festeggiare ufficialmente il Natale ci sarà una settimana intera di eventi […] con tanto di recite, canti, tombolate e presepi viventi, dolci tipici e momenti conviviali, come da tradizione”. Nessuno, insomma, nella scuola ha mai parlato di cancellare il Natale e le celebrazioni tradizionali, ma si è pensato di creare un ulteriore momento di festa multi-culturale. Dunque è scorretto, e falso, parlare di “annullamento della festa di Natale della scuola”, anche perché – essendo domenica – si tratta di una manifestazione in orario extrascolastico, a differenza di quelle dedicate al Natale.


5. Rubacchio e Spelacchio

Sugli alberi di natale di Roma e Milano – battezzati quest’anno rispettivamente Spelacchio e Rubacchio – si è già parlato e scrittomoltissimo, sia sui giornali sia sui social. Tra le tante cose vere, come gli oggettivi problemi estetici e le tante foglie perse dall’albero della capitale in piazza Venezia, sono state raccontate anche alcune falsità.Un dettaglio di Spelacchio (Foto: Andrea Ronchini/Getty Images)

Riguardo a Spelacchio, è stato detto (unendo varie fonti) che è un larice che soffre perché ha poche radici, che anziché distruggere la natura sarebbe stato meglio utilizzare un albero di plastica perché più ecologico, e che l’albero sarebbe stato mandato a Roma dalla val di Fiemme per far fare una figuraccia. Tuttavia, come scrive Ansa, si tratta di informazioni sbagliate. Spelacchio è un abete rosso che ha subito il taglio di tutte le radici (come accade per qualunque albero di Natale di quelle dimensioni) ma che soffre per altri motivi. Dal punto di vista ecologico, non è affatto detto che un albero in plastica sia più rispettoso dell’ambiente, sia perché la sua produzione comporta una certa produzione di anidride carbonica (che dipende dalle dimensioni) e soprattutto perché di per sé non comporta alcun danno ambientale se l’abbattimento è adeguatamente gestito piantando nuovi alberi. Infine, Spelacchio non era originariamente brutto o sciupato, ma probabilmente ha sofferto a causa di un trasporto inadeguato e stava già in precedenza soffrendo la siccità. Nelle ultime ore è stato dato sostanzialmente per morto.Il cosiddetto Rubaccio a Milano (Foto: Awakening/Getty Images)

A Milano, invece, Rubacchio si è guadagnato questo nome sulla base della notizia del presunto costo di un milione di euro. Tuttavia la notizia è presto smentita per due motivi: il primo è che l’albero in piazza Duomo è stato offerto da Sky e donato al Comune, il secondo è che – per ammissione degli stessi diffusori della bufala – non è stato reso noto il costo dell’albero. Una versione più recente della bufala, scovata da David Puente, sostiene che il prezzo totale sia in realtà di due milioni e mezzo di euro, e che l’albero sia stato riciclato dall’Expo e ottenuto per soli 400 euro. Si tratta, al contrario, di un albero portato a Milano dal Trentino Alto-Adige, dove era già destinato all’abbattimento perché di altezza superiore ai limiti consentiti per ragioni di sicurezza.

concludo    e rinconfermo quando ho detto  nel  post   : <<  come sopravvivere alle festività natalizie XII il capodanno ed il primo dell'anno >> della  guida    di sopravvivenza  natalizia    di quest'anno   con il  post    di https://www.facebook.com/Ilsilenziodellanima/
  di  Serena Takdeer

Buon anno  ragazzi\e



Perché  come dice ogni anno bello o brutto che sia trascorso, sull'arrivare della fine .. forse proprio per la parola fine .. a me viene tanta tristezza. Non perché dia peso a questa data .. ma perché di anno in anno trovo sempre più immotivate queste feste forzate e persone che sentono il dovere di divertirsi per forza.Senza polemica, vi auguro di divertirvi davvero


Nessun commento:

The Oldest Tattooing Family in the World \ 5 g L'antica tradizione di tatuaggio della famiglia Razzouk

Wasim Razzouk is a tattoo artist in Jerusalem’s Old City. Ink runs deep in his family. The Razzouks have been tattooing visitors to the Hol...