29.9.19

A 30 anni dalla caduta del muro di Berlino , esso è ancora un problema . intervista a Giulietto Chiesa autore di : Chi ha costruito il Muro di Berlino ?

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Noi  tutti,  salvo   i millenians ,  abbiamo    vissuto   alcuni    (   è il mio caso  essendo    all'epoca  di passaggio  dall'infanzia  all' adolescenza  )  solo  l'ultimo  periodo  .  il  periodo  che  va  dal 1985  salita   leader  di Gorbaciof,  con  l'apice  nel  1989   (  crollo  delle  dittature  \  regimi  dei paesi dell'est    e  quindi    del muro  fra le  due  Germanie   e  la loro riunificazione  )   alla  fine dell'unione  sovietica  1991\2 . Avido  di letture    mi accorgo  che Giulietto Chiesa   , pur    condividendo sempre  meno  quello che  scrive  stavolta  ha  ragione  . Infatti  Il Muro di Berlino costituisce la metafora e la sintesi dell'intera Guerra Fredda. E' uno dei principali fondamenti della sconfitta definitiva del socialismo reale, di fronte ala straordinaria capacità affabulatrice del capitalismo nella sua fase matura. Ma il muro segna anche, al tempo stesso, l'inizio della manipolazione di massa, in forme nuove rispetto al passato, e il mutamento radicale delle stesse forme della competizione geopolitica.E poi  come potete  vedere    nei vari   articoli  e speciali  internet  e  cartacei  ,  libri  , Oggi, a trent’anni dalla caduta del “Muro”, possiamo già intravvedere il baccanale delle celebrazioni di quella vittoria: tanta più enfasi sarà data all’evento, quanto più serio è oggi il pericolo di una revisione di quella narrazione. Infatti oggi, a 30 anni dalla caduta del Muro, possiamo già intravedere il baccanale delle celebrazioni di quella vittoria. È già avvenuto nel decennale e nel ventennale, ma al terzo decennio dal crollo  sembra essere   destinata   ad  essere molto superiore. Ed è chiaro il perché. C’è una ragione precisa per questo innalzamento del volume: tanta più enfasi sarà data all’evento quanto più serio è oggi il pericolo di una revisione in peggio  di quella narrazione. Bisognerà sottolineare i fasti di quel trionfo proprio per sommergere sul nascere ogni tentativo di contestarlo. Lo si deve illustrare e spiegare a una nuova generazione che non lo conosce, che non l’ha vissuto. Specie in quest’Europa attuale, che di quella vittoria è la diretta conseguenza, bisognerà spiegare che essa era l’unica possibile soluzione, nell'interesse dell’Impero del Bene.Adesso sarebbe tempo, per  dare  un quadro a  360°  gradi   di distribuire le responsabilità tra le parti   e  si dovrà evitare, in primo luogo, che ci si domandi, come  fa  quest'articolo  de https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/23/  il perché di quel Muro.  Esso sostiene  ,  con un analisi  non solo complottista  , ma  documentabile  e ricca  d'esperienza   vista  la  sua  conoscenza    dei fatti sovietici



INTERVISTA A GIULIETTO CHIESA a cura di Margherita Furlan

Ora    avendolo conosciuto    ed  sentito     di persona      quando  all'epoca , prima che  si  disperdesse  e  scisse  in  mille rivoli  ,   facevo parte  di megachip ,ed  sapendo  il suo  scrupolo    nel trattare determinati  argomenti  con tesi   alternative   a quelle preconcette  e ufficiali   , ho deciso  d'intervistarlo   . queste  sono  le mie domande




  1.  come  mai    questo  titolo  ?
  2.   dove  sarebbe   l'inganno     della  versione   ufficiale    sul perchè    si  è costruito  il  muro  ?
  3. per  i millenians    potresti spiegare meglio    questa  definizione : Il Muro di Berlino costituisce la metafora e la sintesi dell'intera Guerra Fredda. E' uno dei principali fondamenti della sconfitta definitiva del socialismo reale, di fronte ala straordinaria capacità affabulatrice del capitalismo nella sua fase matura. Ma il muro segna anche, al tempo stesso, l'inizio della manipolazione di massa, in forme nuove rispetto al passato, e il mutamento radicale delle stesse forme della competizione geopolitica. 
  4.  condividi tale     ipotesi https://www.corriere.it/cultura/19_settembre_25/europa-il-muro-berlino-storia-riesce-sempre-spiazzarci-7e77a3b0-dfae-11e9-aa5f-fbca0c81b7c9.shtml  ?
  5.  cosa  è rimasto dell'ubriacatura  e  delle speranze   che  avrebbe   provocato  la  cadura  del muro ?
  6. il  crollo del muro   è  avvenuto  per  la  glanost  e  la perestroika  di  gorbaciof  oppure   per  altri motivi ?
  7. la guerra  fredda  nacque  yalta o con il muro di Berlino ?  
  8.  sentendo  in  questa  tua  intervista  sul ruolo   del  fondatore della Cia   e   dell'uso  degli ex quadri  nazisti  per la  potenza  culturale  ed militare  Usa  ed  quindi la  violazione degli accordi  di portdam mi  chiedo   che  collegamento  ha  con il muro di Berlino ?  
  9. come   rispondi   a  chi   leggendo  le recensioni    del tuo libro  o  questa  tua intervista   ti  taccia  ,  cosa secondo me fallace ed  astrusa  , di complottismo ?
  10. pro  o  contro Otalgie (/?stal'gi:/ crasi tra le parole "Osten", ossia "est", e "Nostalgie", "nostalgia") è un termine entrato ufficialmente nella lingua tedesca nel 1993, quando la Gesellschaft für Deutsche Sprache (Società per la lingua tedesca) lo inserì nell’elenco delle dieci parole più rappresentative dell’anno[1], per indicare il sentimento nostalgico sviluppatosi nei primi anni 1990 nella Germania orientale a seguito della scomparsa della DDR. Oltre a essere un sentimento, l’Ostalgia è un fenomeno di consumo. La risurrezione nostalgica della DDR ha favorito, infatti, la nascita di una sottocultura del recupero: nei supermercati vengono offerti prodotti di vecchie marche dell’Est, vengono organizzati party ostalgici – spesso ironici – e riscoperti oggetti tipici e simboli della DDR come ancoraggio d’identità. Il culmine di questa tendenza è stato raggiunto con il film Good Bye, Lenin! del 2003 e con i successivi DDR-show di emittenti televisive pubbliche e private ?

ed  questo video inviatomi  da lui  le sue riposte.


quindi visto che tra poco  è  il trentennale sarebbe  giusto   ed  un ottimo modo  i  ricordare   quel periodo storico , il  cui  muro di Berlino  insieme  alla cortina di ferro     n'è  il  simbolo  (  come  lo era   per  ancien régime  la rivoluzione francese    de 1789  ) a  360 gradi  e  smetterla  di vedere la storia  sopratutto    periodi  cosi complessivi  che nel  bene  o  nel male   hanno ed   continuano  ad influenzare  l'oggi  . Ed   smetterla  di vedere  solo  (  sentite la  penultima  risposta  )  come complottista   o pazzo   colui che   dice  cose  diverse   da quelle  ufficiali  . La  verità sta nel mezzo . 

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