In questo periodo di cazzeggio parziale , dato che i miei non vogliono che faccia la vita del beato porco e in attesa di parlare con il prof per l'esame di ottobre ( per concordare il programma visto che sono vecchio ordimnamento ) riletto venti sigarette da nassyria e letto in 6 giorni il giorno di Moro .
Veniamo alla loro recensione
Venti sigarette a nassyria di Aureliano Amadei e Francesco Trento
Molto spesso ad una lettura frettolosa ( infatti l'ho letto 3 giorni prima della presentazione ) ti sfuggono dei particolari e poi certi libri come questo sono come ho già detto cdv.splinder.com/post/7894430 sono pugni nello stomaco mi sono riletto questo libro . Cio che mi spinto rileggerlo è oltre il rimorso ad averlo letto troppo in fretta , e questa frase citrata nella 2 di copertina : << La prima cosa che t'arriva è un nsenso di leggerenza . E' scomparso tutto in un istante : la jeep dei carabinieri , lo scintilio del sole sul cofano , i colpi di mitragliatrice che ti fischiano accanto , l'ultimo fotogramma dela tua vita >> .Un libro “ maledetto “ boicottato da i cosidetti giornali cosidetti indipendenti ( salvo due o tre che vengono definiti anche se uno solo lo è , comunisti ) perchè dice senza censure e senza peli sulla lingua cosa è successo a Nassyria . Esso descrive lo stucchevole e retorico patriotismo e stato uno di quei pochi che foin dfall'inizio ha smontato ( è appunto per questo che da fastidio tanto che gli autori hanno subito censure in rai ) la versionwe ufficiale alla quale dopo i successivi attentati a nassyria non crede o se ci si crede è per comodità poo paura a vincere ed ad estirpare da dentro di noi che siamo in iraq in missione di pace . Ma soprattutto descrive ( uno dei pochi ) ,la disorganizzazione precedente all'atentato e la sottovalutazione degli allarmi che lo annunciavano E un libro senza peli sulla lingua anche verso coloro ( che loro chiamano il gatto e la volpe ) i quali prima lo mandato in iraq , poi lo coccolano per farsi belli davanti all'opinione pubblica nel clima di patriottismo imperante post 12 novembre , e poi lo abbandonano non riconoscendoli il contratto , dato che il suo è andato perso nell'attentato . e non riconoscendogli la causa di servizio , ma solo una invlalidità civile e quindi una indennità minore in confronto alle mutilazioni che subito nell'attentato in questione . Gli autori : << [... ] ci trascinano subito in un universo di puro terrore , di fuioco di spari di voglia di fumare nonostante il piede maciulllato . Segue poi , nei lenti mesi , l'analisi della presenza in iraq nel suo insieme e nelle sue contraddizioni esaplicite . e prende forma un originale romanzo-reportage che narra e riflette sulla verità che man mano prende forma >> Infatti lo spirito del libro in particolare il post scriptum si può riassumere con questa frase : << «Se dici una menzogna enorme e continui a ripeterla, prima o poi il popolo ci crederà. La menzogna si può mantenere per il tempo in cui lo Stato riesce a schermare la gente dalle conseguenze politiche, economiche e militari della menzogna stessa.Diventa cosi di vitale importanza per lo stato osare il sutuo potere per reprimere il dissenso , perchè la verità e è il nemico mortale della menzogna , e di conseguenza , la verità è il più grande nemico dello stato >> Joesph Goebbels Ministro della Propaganda della Germania nazista (1933-1945).e con il commento di Massimo Dessena ( della libreria max88 ) : << Autori di “Venti Sigarette a Nassirya”, libro scioccante che racconta l’esperienza di Aureliano, saltato in aria nell’esplosione del 12/11/2003 dove persero la vita il regista Stefano Rolla e tanti militari italiani del contingente di pace in Iraq. Un libro da consigliare nelle scuole, che racconta con ironia e rabbia l’esperienza di un ragazzo che viene inviato per vedere dove girare un film e finisce con il perdere lavoro, salute, denaro e futuro >> Concludo questa recensione con le foto fatte dal sottoscritto alla presentazione del libro fatta il 1\4\2006 organizzata dalla libreria cittadina di masssimo dessena ecco il sito http://www.libreriamax88.com/
( uno di queoi " pazzi " che fanno cultura coem si deve non le cose che passa il convento sempre uguali e ripetitive )
Aureliano Amadei
francesco trento a sinistra
---------------
Il giorno di Moro di Giampaolo cassitta ( http://www.giampaolocassitta.it/ )
Qui purtroppo in quanto la mia macchina serviva a mio fratello pere un lavoro urgente visto che aveva la sua fuori uso , non ho fatto dela presentazione e mi limitero solo alla recensione stavolta n calma e non di " ripiegho " in quanto l'ho letto dopo la presentazione .
Un libro è decisamente bellissimo. . Ti trasporta dentro gli anni gli anni 70 ( dell'utopia del cambiamento e non solo di piombo e di violenza come vengono definiti ) e degli anni 80 / ( riflusso e conformismo imperante ovvero gli anni del CAF e del sorgere di quello che sarà il berlusconiosmo ) ci regala la freschezza, la gioia, la dolcezza e anche la malinconia. Bravissimo Cassitta a usare la morte di Moro come una grande metafora di questo paese e delal sua generazione . C'è dentro veramente tutto e tutto magnificamente raccontato. Unico neo: la distribuzione. E' un libro da 100.000 copie se solo l'avesse pubblicato feltrinelli.... ma mai diure mai magari succede che diventa un caso come Salvatore Niffoi infatti secondo me ci sono molte probablita come potete desumere dalla lettura di un breve capitolo
alla prossima
1 commento:
grazie dell'idea. leggerò senz'altro il libro di Cassitta
Posta un commento