28.5.07

Senza titolo 1859

sul blog  del compare   Mario pischedda   ho trovato  questa  lettera  che  mette  in evidenza  in maniera  più profonda  e sagace   di chi in buona fede  (  nel caso  del libro  La Casta  di Gian Antonio Stella  )  e non , denuncia  l'acqua calda  .

Gentile Signor Pischedda,

come Lei sicuramente saprà, nella cittadina dove io sopravvivo, cioè la ridente Alghero, a breve si terranno le elezioni comunali. Questo rito quinquennale è per me quanto di più inebriante e coinvolgente possa accadere, la ragione è molto semplice: in questo periodo, chiamato “campagna elettorale”, tutti o quasi tutti, sembrano riconoscermi, si buttano in mezzo alla strada per salutarmi e alcuni, addirittura, mentre mi stringono la mano destra, con la mano sinistra mi danno delle gran pacche sulle spalle.
Principalmente, con molta educazione, si informano dello stato di salute mio e dei miei familiari, della mia situazione lavorativa e professionale, e poi spiegandomi ognuno le ragioni che l’hanno spinto a scendere in campo e a bere l’amaro calice della politica, mi chiedono il voto…..
Questo rituale si ripete almeno un decina di volte al giorno, tutti i giorni per circa 3 mesi……
Tutta questa considerazione e attenzione mi rende felice…, anche se tutti quelli che mi avvicinano sbagliano il mio nome, mi attribuiscono parentele che non sono mie, lavori che non ho mai svolto, malattie e guarigioni che non ho mai attraversato….ma per me fa niente….. io sono ugualmente felice.
Sono felice anche se stringo le loro mani sudate, anche se subisco i loro aliti resi pestilenziali da innumerevoli cene elettorali, anche se le loro ascelle urlano vendetta…..io sono ugualmente felice.
Pensi che l’altro giorno, mentre portavo il cane per il solito giretto di 6 ore, mi sono sentito cingere le spalle e salutare affettuosamente…. mi sono voltato e ho incontrato lo sguardo di mio fratello che, dopo qualche secondo, mi dice con delusione: - ah…. sei tu, ma vaffan….-
L’unico candidato che mi ha riconosciuto.
A parte questo incidente, il frenetico susseguirsi di incontri e richieste mi fa proprio bene, anzi mi fa riprendere fiducia in me stesso, tanto che durante le “campagne elettorali” riduco notevolmente l’assunzione degli antidepressivi.
Addirittura durante le elezioni precedenti non li prendevo proprio!
La differenza è dovuta al fatto che a questa tornata elettorale, purtroppo, si sono presentati solo 440 candidati invece dei 670 della tornata precedente, e questo ha causato un calo delle strette di mano e delle pacche sulle spalle di circa il 34%.
In coincidenza con la parte finale della “campagna elettorale”, è ormai mia consuetudine prendere 20 giorni di ferie in modo da poter meglio approfittare dell’incremento dei meetings e delle conventions elettorali che, in questa fase, sovente godono della presenza dei big della politica nazionale.
Pur di correre da un meeting all’altro salto anche i pasti, e spesso riesco anche a stringere la mano al big di turno, e questo, mi creda….è meglio del Prozac!
Le confesso che questo periodo pre-elettorale, ha sempre rappresentato per me una sorta di ciclica terapia di recupero, una robusta iniezione di autostima personale, o forse sarebbe meglio dire “impersonale”, dal momento che essendo io sempre scambiato per altre persone, non raccolgo mai un tubo delle promesse fattemi dai candidati eletti……
Comunque so per certo che ho fatto assumere 3 persone presso gli uffici municipali, ho fatto ottenere 6 licenze edilizie (2 su area verde), ho ottenuto una rettoscopia d’urgenza per l’ignara pettegola del quartiere e sono anche riuscito a far spostare un cesso pubblico facendolo posizionare di fronte a casa di uno che una volta mi investì con la lambretta.
Le confesso, senza non poca vergogna, che spero sempre che il risultato elettorale produca maggioranze deboli o che vadano in crisi velocemente, in modo che si vada al voto anticipato e quindi, non si aspetti sempre per 5 lunghissimi anni…
Anni che per me significano psicologi, psichiatri e Prozac in quantità industriali.
Oggi però sono stato folgorato sulla via di Damasco……. ho conosciuto un nuovo candidato, uno che ha lo slogan giusto per me: ANCHE TU PROTAGONISTA!
-Minchia!-… ho pensato…
-Questo slogan vuol dire cinema, vuol dire notorietà, forse è la volta buona….-
E così, dopo essermi sorbito la solita pappardella, ho deciso di venire allo scoperto e gli ho raccontato tutti i miei problemi di cittadino anonimo.
Dopo aver passato tutte le 3 ore del mio riassunto a piangere e singhiozzare, il candidato mi ha solennemente promesso che regolarizzerà la mia posizione con l’anagrafe comunale e mi farà ottenere una carta di identità tutta mia, in modo che io possa così, dimostrare la mia esistenza.
Io, ovviamente gli darò il mio voto, anche se ho omesso di spiegargli che secondo me non verrà conteggiato….

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