sulla vicenda di Attilio Ghiglione e sugli alpini
- http://www.ana.it/
- http://it.wikipedia.org/wiki/Alpini
- http://www.ana.it/page/dare-un-po-di-gioia-a-chi-non-l-ha--
sulla 1 guerra mondiale
- gli articoli usciti ad agosto dell'anno scorso su repubblica ( ora ripresi con video ed altro materiale nel dvd l'albero delle trincee ) di Pietro rumiz sul suo viaggio attraverso i luoghi dove nostri bis nonni e prozii - come nel mio caso - combatterono il primo conflitto , ne ho parlato in questo precedente post disponibile su dvd
visto che da quest'anno fino al 2018 si celebra il 100 della I guerra mondiale , racconterò storie riguardanti tali eventi .Iniziamo con questa di Padre Generoso da Ponte decimo alias di attilio ghiglione
Navigando per conto di un mia amica che mi ha chiesto un riassunto di una puntata sul sito della trasmissione chi l'ha visto mi sono imbattuto in questa storia
Genova - L’unico indizio, trovato accanto ai resti di un uomo sepolto ai margini di un bosco, è un nome di donna inciso su un bastone di legno. Nel corso della puntata di “Chi l’ha visto?” in onda domani sera su RaiTre si parlerà anche di una vicenda di settant’anni fa, nel tentativo di dare un volto ai protagonisti: una storia d’amore che riemerge dalla tragedia della seconda guerra mondiale
da il secolo XIX .it |
Di Erminia Riva, la donna al centro della ricerca, non si sa nulla. Probabilmente era la giovane fidanzata di un alpino richiamato alle armi da Mussolini («Spezzeremo le reni alla Grecia») per quella che si sarebbe rivelata una spedizione disastrosa, se a ribaltare provvisoriamente le sorti non fossero intervenute le armate tedesche. Erminia, la donna senza volto, aveva forse vent’anni, oggi se è viva sarebbe ultranovantenne.
Dell’alpino che ha inciso il suo nome si sa con certezza che faceva parte della Brigata Julia, battaglione Gemona, ma poteva provenire da qualsiasi parte d’Italia ed essere stato aggregato all’ultimo ai militari inviati in Grecia. mandati al massacro e costretti a retrocedere fino al monte Golico in terra albanese; l’ultimo confine dove gli alpini arginarono la reazione dei greci per quaranta giorni, pagando però un prezzo altissimo.
«Gli alpini non dimenticano i loro morti», racconta Giancarlo Militello, curatore (cinque anni fa) della pubblicazione delle memorie di padre Generoso da Pontedecimo, il cappellano degli alpini che avrebbe aiutato migliaia di feriti e seppellito un numero inimmaginabile di morti proprio sul Golico e poi in Russia. Ma i diari di padre Generoso, al secolo Attilio Ghiglione, accanto alle descrizioni minuziose della quotidianità della guerra accompagnate da fotografie, conservano qualcosa di unico: la dettagliata mappatura dei luoghi delle sepolture, realizzata con l’aiuto di un cartografo dell’esercito, con l’indicazione per ciascun tumulo di ogni elemento utile alla futura individuazione dei resti: a cominciare dalla quota e dalla collocazione della sepoltura.
Padre Generoso in realtà benediceva e seppelliva tutti i morti che poteva, italiani o greci o russi, così come assisteva i feriti di ogni nazionalità. I resti dell’alpino senza nome di cui si parlerà nella puntata di “Chi l’ha visto?” sono interrati sul monte Golico in un luogo indicato da padre Generoso come «bosco tra quota 1143 e quota 1250, tomba numero 34». Padre Generoso lo aveva poi identificato così: «Sconosciuto con segno identificativo giberne ed accanto un bastone con scritta Riva Erminia».
«Gli alpini tornano ogni anno nei luoghi dove hanno perso tanti compagni - riprende Militello - e non perdono mai la speranza di dare un nome e una sepoltura onorevole ai corpi ritrovati lontano da casa».
Incuriosito da questo frate ho fatto in base agli indizi ivi contenuti delle ricerche ed ecco cosa ho trovato su di lui
la prima news è questo libro tratta da http://www.avianieditori.com/
l'altra da due siti : il primo dell'Ana ( associazione nazionale alpini ) di cui trovate l'url sopra ad inizio post ., il secondo da http://www.polcevera.net/
da www.ilgiornaledivicenza.it/galleries/Foto/fotodelgiorno/400484/?refresh_ce |
Padre Generoso da Pontedecimo, Attilio Ghiglione fu Tenente Cappellano Militare degli Alpini (8° Battaglione Gemona ) Ha partecipato dal 16.12.1940 al 23.Aprile 1941 col Btg. Alpini e dal 23.4.1941 col Btg. Gemona alle operazioni di guerra sul fronteGreco-Albanese.Dal 8.8.1942 al 13.3.1943 è in Russia col Btg.Alpini Gemona. Dal 25 Settebre 1943 al 28 Aprile 1945 opera con la formazione partigiana 1° Div: Ioppo Friuli ,.Gli viene riconosciuta la qualifica di "Partigiano Combattente" del Triveneto. Decorato con medaglia di guerra al V.M.
Ad Arma di Taggia il suo nome è ricordato sul cippo dedicato agli Alpini.Era sempre presente ai raduni. Ogni tanto tornava in Friuli per trovare i coetanei Alpini, era un Alpino tra gli Alpini.Morì nell'ospedale di Pontedecimo il 26 Novembre 1962. La funzione funebre alla presenza di molti Alpini e confratelli religiosi si tenne nella chiesa del Convento di Pontedecimo. Il suo corpo riposa nel cimitero di Cesino.Il 29 aprile 1995 gli è stato dedicato il nuovo piazzale antistante la piscina.
Ad Arma di Taggia il suo nome è ricordato sul cippo dedicato agli Alpini.Era sempre presente ai raduni. Ogni tanto tornava in Friuli per trovare i coetanei Alpini, era un Alpino tra gli Alpini.Morì nell'ospedale di Pontedecimo il 26 Novembre 1962. La funzione funebre alla presenza di molti Alpini e confratelli religiosi si tenne nella chiesa del Convento di Pontedecimo. Il suo corpo riposa nel cimitero di Cesino.Il 29 aprile 1995 gli è stato dedicato il nuovo piazzale antistante la piscina.
Era sempre presente ai raduni. Ogni tanto tornava in Friuli per trovare i coetanei Alpini, era un Alpino tra gli Alpini.Morì nell'ospedale di Pontedecimo il 26 Novembre 1962. La funzione funebre alla presenza di molti Alpini e confratelli religiosi si tenne nella chiesa del Convento di Pontedecimo. Il suo corpo riposa nel cimitero di Cesino.Il 29 aprile 1995 gli è stato dedicato il nuovo piazzale antistante la piscina.
Per desiderio della sorella il suo cappello da alpino è stato donato alla Sez. Alpini di Pontedecimo.
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