16.1.19

l'italia non è un paese per musicisti il caso di Francesco Raspaolo Musicista genovese multato sul treno per il violoncello "ingombrante"

  In attesa  di una risposta positiva  o perchè no  anche  negativa     al mio messaggio  in  bottiglia   lanciato ieri   sull'etere    e  in rete vi racconto   vi spiego  cosa   intendo per  storie  pendolari  .  Ecco una   storia   tra  il  comico    ed  il tragico    non si  sa  se    seguire    il motto  finale  di  un classico   della  canzone  italiana    di  ho visto  un re  - Enzo Jannacci, Cochi e Renato


sempre allegri bisogna stare

che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale

diventan tristi se noi piangiam!    


dal quotidiano  la    repubblica     ma  poiché il cartaceo    è pagamento  su internet  la  riporto  da  quest'altro sio http://www.lavocedigenova.it/2019/01/16/

"Non è un paese per musicisti". Lo sfogo del giovane orchestrale per la sanzione ricevuta sull'Intercity per la banale presenza del suo strumento




                                            il protagonista

L’Italia, parafrasando, “non è un paese per musicisti”. Soprattutto se suonano strumenti, per così dire, ingombranti, come il violoncello, e devono fare un viaggio in treno.
E’ successo, infatti, che il genovese Francesco Raspaolo, di ritorno da Portogruaro per la masterclass annuale di violoncello della "Accademia Santa Cecilia", sia stato multato sull’Intercity 687 delle 21.10 sulla tratta Milano Centrale-Genova Piazza Principe.
È lo stesso Francesco a raccontare in un post su Facebook l’accaduto: “Il controllore, nel giro di controllo biglietti tra Milano e Pavia, ha contestato la presenza del mio strumento per la eccessiva lunghezza di quest'ultimo, e per la sua pericolosità nel portabagagli superiore. Dopo avermi allontanato dal posto nel quale ero seduto – continua - e dopo aver fatto foto al mio strumento, senza interessarsi minimamente del contenuto della mia “navicella di guerre stellari”, così è stata etichettata dal suo collega, sono stato multato di 50 euro con la minaccia di farmi scendere alla stazione di Pavia e con il rischio di dover passare la notte lì, dichiarando che fosse una sua gentile concessione il lasciarmi ultimare il viaggio”.
Qual è la morale di questa vicenda all’italiana - per la quale verrebbe da dire: siamo tutti un po’ “suonati”?
“Sembrerebbe quindi che per i violoncellisti, ma anche per i contrabbassisti e per molti altri strumentisti – conclude Francesco - il viaggio in treno sia una soluzione impraticabile, a meno che non si viaggi esclusivamente su treni regionali, dove pare ne sia consentito il trasporto. Poi mi divertirò a verificare in quanti giorni si possa raggiungere Portogruaro da Genova, solo con i treni regionali... e sempre che ci siano combinazioni fruibili. In Italia ci saranno diverse migliaia di violoncellisti tra professionisti, neo diplomati, studenti, amatori, e molti di questi, come il sottoscritto, usa il treno abitualmente... mi auguro proprio che il mio caso rimanga l'unico, nel “paese della musica”.
Intanto ha presentato un reclamo a Trenitalia.


Infatti   ,  come  dice  lui stesso  sulla  sua  bacheca  Facebook    in  un post in cui  racconta  l'accaduto  

 [....] 
Sembrerebbe quindi che per i violoncellisti, ma anche per i contrabbassisti e per molti altri strumentisti, il viaggio in treno sia una soluzione impraticabile, a meno che non si viaggi esclusivamente su treni regionali, dove pare ne sia consentito il trasporto. Poi mi divertirò a verificare in quanti giorni si possa raggiungere Portogruaro da Genova, solo con i treni regionali... e sempre che ci siano combinazioni fruibili.In Italia ci saranno diverse migliaia di violoncellisti tra professionisti, neo diplomati, studenti, amatori, e molti di questi, come il sottoscritto, usa il treno abitualmente... mi auguro proprio che il mio caso rimanga l'unico, nel “paese della musica”.
La  legge  
Premesso che secondo me , da quel poco che capisco di leggi e codicilli ha ragione . Ma come sono scrite le nome e le leggi in italia potrebbe aver ragione anche il controllore in quanto lo strumento di sicuro ha ingombri significativi.Ma : << Che poi desse noia messo lassù mi scappa da ridere... ma la norma permette la valutazione soggettiva >> ( commento di Claudio Pirani )
Mi chiedo  ,  come  si  chiede  lo  stesso protagonista  sulla  sua bacheca  ripondendo ai commenti  
Francesco Raspaolo La questione è che non deve recare disturbo, e non deve danneggiare la vettura. Quelli che vanno a sciare in treno che devono fare?
Pur avendo viaggiato una vita , escludendo aerei e navi , solo in torpedone .... ehm .... pullman non riesco a comprendere come Trenitalia si rifiuti di considerare che i bagagli abituali non sono sempre una borsetta ! Esempio clamoroso i nuovi regionali dove non si può nemmeno mettere una valigia di dimensioni ridotte sul portapacchi, ridicolizzando i musicisti che devono così occupare numerosi posti a sedere tra le occhiate feroci di altri passeggeri (o obbligandoci a stare in piedi qualora il treno fosse pieno magari su tratte di più di un’ora... Il che va ad aggiungersi ad altri disservizi fra cui quello di non riuscire nemmeno a far pagare il biglietto a chi ne è privo come dimostra quest articolo    dell'eco  di bergamo

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