....capisco il vostro anticomunismo visto che avete vissuto le violenze e gli abusi ( vedi Porzus e il regime di Tito con le sue prigioni o campi di prigionia, tra i quali spiccava il campo dell' Isola Calva \ Goli Otok , processi e condanne sommari , la II fase , cioè quelle dalmate \ italiane , delle foibe ) . Ma non lamentatevi, e qui mi riferisco anche agli amici di sinistra filo 10 febbraio , se molti osteggiano tale giornata , ma quando come ho già detto qui in questo articolo del nostro post ( https://bit.ly/2tCLIOG ) e per la notizia che riporto sotto sara ricordata ( come avviene negli ultimi anni ) solo ed esclusivamente come una giornata contro il comunismo ed non nella sua drammaticità totale e si affida il ricordo a un appartenente ad uno di quell'ideologia nazionalista che ha creato l'odio e quindi la risposta dell'odio dell'altro nazionalismo slavo . sara una giornata inutile ed ipocrita .
06 febbraio 2020
da https://roma.repubblica.it/cronaca/2020/02/06/
DI MARINO BISSO
Nessun dietro front della giunta di centro-destra di Ciampino. E ora la protesta contro la cerimonia per ricordare le foibe affidata allo scrittore negazionista e cultore del fascismo Pietro Cappellari arriva in piazza mentre spuntano altre foto imbarazzanti che lo ritraggono in camicia nera mentre fa il saluto romano durante un raduno di nostalgici della Repubblica di Salò.
Le nuove immaggini alimentano critiche e polemiche a Ciampino dove la Rete Antifascista ha organizzato una manifestazione per sabato prossimo "senza bandiere o simbolo di partito". “Lunedì prossimo i nostri luoghi democratici e costituzionali verranno offesi dalla presenza di chi nega esplicitamente quella stessa democrazia e quella Costituzione nata dalla Resistenza. In occasione della giornata del Ricordo, infatti, l'Amministrazione di Ciampino non ha pensato di chiamare uno storico bensì Pietro Cappellari, scrittore dichiaratamente fascista, una figura non adatta a trattare un tale argomento in un luogo istituzionale, proprio in virtù delle sue posizioni protese al revisionismo nei confronti della lotta di Liberazione in Italia. Non possiamo tollerare un simile scempio proprio per il rispetto e il ricordo delle vittime del fronte orientale, ma anche perché sarebbe un’offesa per la città di Ciampino e per la memoria di chi, nel nostro territorio, è caduto per la Liberazione di Roma e dell’Italia. Il signor Cappellari parlerà nella Sala consiliare dedicata al padre costituente Pietro Nenni, luogo dove si svolge l’azione democratica dei rappresentanti locali eletti dal popolo, secondo i dettami della Costituzione repubblicana che questa persona infanga”.
E ancora:“Per questi motivi la Rete Ciampino Antifascista, composta da cittadine e cittadini preoccupati per la deriva che stiamo vivendo, ha deciso di mobilitarsi contro questa allarmante provocazione. I ciampinesi antifascisti e democratici saranno in piazza sabato 8 febbraio per un presidio a microfono aperto, fuori la Sala consiliare dalle ore 16.00, per chiedere a tutte le Istituzioni di tutti i livelli di attivarsi per impedire la presenza ufficiale di questa persona. Nel caso in cui ciò non avvenisse saremo presenti anche il giorno stesso dell’iniziativa del 10 febbraio. Saranno appuntamenti larghi e pacifici, senza simboli di partiti, in difesa dei valori non negoziabili della Repubblica, della Costituzione, dell’Antifascismo”.
Nessun dietro front della giunta di centro-destra di Ciampino. E ora la protesta contro la cerimonia per ricordare le foibe affidata allo scrittore negazionista e cultore del fascismo Pietro Cappellari arriva in piazza mentre spuntano altre foto imbarazzanti che lo ritraggono in camicia nera mentre fa il saluto romano durante un raduno di nostalgici della Repubblica di Salò.
Le nuove immaggini alimentano critiche e polemiche a Ciampino dove la Rete Antifascista ha organizzato una manifestazione per sabato prossimo "senza bandiere o simbolo di partito". “Lunedì prossimo i nostri luoghi democratici e costituzionali verranno offesi dalla presenza di chi nega esplicitamente quella stessa democrazia e quella Costituzione nata dalla Resistenza. In occasione della giornata del Ricordo, infatti, l'Amministrazione di Ciampino non ha pensato di chiamare uno storico bensì Pietro Cappellari, scrittore dichiaratamente fascista, una figura non adatta a trattare un tale argomento in un luogo istituzionale, proprio in virtù delle sue posizioni protese al revisionismo nei confronti della lotta di Liberazione in Italia. Non possiamo tollerare un simile scempio proprio per il rispetto e il ricordo delle vittime del fronte orientale, ma anche perché sarebbe un’offesa per la città di Ciampino e per la memoria di chi, nel nostro territorio, è caduto per la Liberazione di Roma e dell’Italia. Il signor Cappellari parlerà nella Sala consiliare dedicata al padre costituente Pietro Nenni, luogo dove si svolge l’azione democratica dei rappresentanti locali eletti dal popolo, secondo i dettami della Costituzione repubblicana che questa persona infanga”.
E ancora:“Per questi motivi la Rete Ciampino Antifascista, composta da cittadine e cittadini preoccupati per la deriva che stiamo vivendo, ha deciso di mobilitarsi contro questa allarmante provocazione. I ciampinesi antifascisti e democratici saranno in piazza sabato 8 febbraio per un presidio a microfono aperto, fuori la Sala consiliare dalle ore 16.00, per chiedere a tutte le Istituzioni di tutti i livelli di attivarsi per impedire la presenza ufficiale di questa persona. Nel caso in cui ciò non avvenisse saremo presenti anche il giorno stesso dell’iniziativa del 10 febbraio. Saranno appuntamenti larghi e pacifici, senza simboli di partiti, in difesa dei valori non negoziabili della Repubblica, della Costituzione, dell’Antifascismo”.
Ma ad oggi non si registra nessun ripensamento da parte della giunta guidata dalla sindaca Daniela Ballico, tesserata al partito della Meloni. A rompere il silenzio è il suo vice leghista Ivan Boccali che è anche tra i fondatori del movimento politico “Gente Libera, tradizione e futuro” rappresentato graficamente con un’aquila che vola davanti a un sole, e che proprio in queste ore ha chiesto che venga contrastata e bocciata la candidatura di Velletri a ospitare il prossimo Gay Pride del Lazio: “Il problema non è la libertà di manifestazione del pensiero, che è sacrosanta – motiva l’associazione in un comunicato - ma come questa si manifesti e solo i più ingenui non sanno o fanno finta di non vedere cosa avviene durante i "gay pride". Il presidente di Gente Libera, associazione che si propone come una sorta di alleanza tra professionisti e cittadini, è Stefano Bonazzi lo stesso della torta di compleanno con sopra il motto di Mussolini: “Molti nemici molto onore” con accanto sorridenti l’attuale sindaca Ballico e vicesindaco Boccali di Ciampino. Ed è lo stesso che su Fb si mostra con una maglietta nera con lo slogan sempre fascista “Boia chi molla”.
Nulla di imbarazzante per il vicesindaco di Ciampino che continua a difende l’ingaggio dello scrittore revisionista Capellari nella commemorazione delle foibe. Ma Boccali non è nuovo a polemiche. Nel 2017 era finito al centro di un’altra contestazione per aver pubblicato, a poche settimane dal rogo del camper a Centocelle nel quale erano morte tre sorelle rom, un commento sul problema dei roghi tossici suggerendo in un post poi cancellato “l’uso del napalm come unica soluzione per il campo della Barbuta”.
Oggi invece il vicesindaco di fede salviniana proprio sul convegno della discordia sulle foibe contrattacca la sinistra e difende la scelta di invitare Cappellari. “C’è una parte di sinistra - afferma in comunicato pubblicato sulla testata online “ilmamilio.it” - oscurantista e negazionista, che evidentemente persiste in polemiche sterili. Il convegno organizzato dal Comune avrà esclusivo carattere storico e di divulgazione. Ci sarà una mostra, la proiezione di un film, una conferenza con un professore con moltissime pubblicazioni e riconoscimenti all’estero. Si parlerà solo di Foibe, nient’altro. Quello che si è messo in piedi, con un tentativo piuttosto goffo, è un carrozzone di parole di basso livello”. Il vicesindaco però non fa alcun riferimento all’appartenenza dichiaratamente fascista di Capellari descritto più semplicemente come “un professore con moltissime pubblicazioni e riconoscimenti all’estero”.
Chi è invece Pietro Cappellari lo rivela, in lungo post su Facebook, Alessandro Porchetta della Rete Antifascista di Ciampino: “E’ lo “storico” della Fondazione R.S.I., nonché ricercatore ufficiale, colui che tiene le fila a livello organizzativo, colui che ha il compito di “tramandare” alle nuove generazioni non solo la storia infame della R.S.I ma soprattutto i suoi insani principi e valori. Ufficiale riservista dell’Esercito Italiano, e vincitore del premio di laurea “Tullio Zuliani” dell’Istituto Storico della RSI (2002), candidato per Fiamma Tricolore alle comunali di Roma del 2006, è autore di diverse pubblicazioni improntate sul revisionismo fascista".E ancora:"Nel 2008 risulta anche segretario generale del gruppo clerico-fascista “Patria e Libertà”. Il professore nero viene anche descriutto come "frequentatore assiduo delle cerimonie commemorative del campo della memoria di Nettuno, sacrario dei caduti della X MAS, cerimonie che ricorrono in date particolari tipo il 25 aprile o anche il 9 maggio giorno in cui Mussolini nel ‘36 proclamò l’impero e oggi si celebra il giorno del guerriero, autore di diverse pubblicazioni improntate sul revisionismo fascista".
Ma le nuove foto e notizie sul passato dello scrittore negazionista non hanno determinato alcun ripensamento. La sindaca Daniela Ballico infatti va avanti e in una nota stampa afferma: "Pietro Cappelari ha un curriculum con importanti incarichi politici e ha avuto un ruolo per le celebrazioni dello sbarco di Anzio per un'altra amministrazione. Non lo riteniamo un pericoloso personaggio"
concludo affermando che :
vi lascio sule note di questa composizione musicale
Chamber Symphony, Op. 110a (after the String Quartet No.8, Dedicated to victims of fascism and war) : IV.Largo (attacca:) · Saint Petersburg Orchestra of the State Hermitage Museum Camerata ·
concludo affermando che :
- La memoria di quegli anni ci racconta una storia complessa di crimini a sfondo etnico e politico,da una parte e dall'altra , che dovrebbero farci riflettere sull'arbitrarietà dei confini e sulla violenza di guerre e dittature , in una terra dove fino ad allora italiani e slavi avevano vissuto più o meno in armonia. Chi si richiama con orgoglio al fascismo non può essere considerato idoneo a parlare in una ricorrenza pubblica di questo tipo. Per me è un'offesa alla memoria delle vittime ( comprese anche voi che avete subito le violenze del nazifascismo e dei comunisti slavi dopo oltre che gli insulti ed il disprezzo da esuli dagli altri italiani che vi vedevano solo ed esclusivamente come fascisti ) e alla nostra Costituzione repubblicana.
- «[...[ IL male », come ha detto l'onorevole Marco Bella del M5 nell'interrogazione in parlamento , « non può essere raccontato da chi si dichiara ammiratore di dittature di qualsiasi ispirazione »
vi lascio sule note di questa composizione musicale
Chamber Symphony, Op. 110a (after the String Quartet No.8, Dedicated to victims of fascism and war) : IV.Largo (attacca:) · Saint Petersburg Orchestra of the State Hermitage Museum Camerata ·
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