i genitori che minimizzano, ridimensionano e giustificano i propri figli sempre e comunque non sono la soluzione ma il problema stesso.il caso della rapina di torino

di cosa  stiamo parlando
rapina in farmacia a Torino in cui è stato accoltellato un carabiniere
Le immagini della rapina nella farmacia di Corso Vercelli a Torino, nel corso della quale un carabiniere fuori servizio è stato accoltellato. Si sono costituiti i due responsabili: sono due ragazzi di 16 e 18 anni  segue  su  https://www.nextquotidiano.it/rapina-farmacia-torino-carabiniere-accoltellato-video/



 “Una cavolata”. Ha detto proprio così. “Mio figlio ha fatto una cavolata. Ma è un bravo ragazzo, siamo una famiglia per bene" ha detto il padre del 16enne che ha accoltellato con quattro fendenti e ridotto in gravi condizioni il carabiniere fuori servizio Maurizio Sabbatino, “reo” di aver cercato di sventare una rapina a Torino.

“A questo punto” come scrive perfettamente il prof. Guido Saraceni, “diamogli una pacca sulla spalla e togliamogli la playstation per due giorni... Voglio dire: per il mio sistema di valori, ‘cavolata’ equivale a prendere l’autobus per una sola volta senza biglietto; a non andare a scuola e falsificare la giustificazione o ad ubriacarsi fino a stare male ad una festa con i compagni. Uscire di casa armati per rapinare una farmacia e poi accoltellare un carabiniere non è una cavolata, è un crimine.” Punto.E i genitori come giustamente fa notare Lorenzo Tosa che minimizzano, ridimensionano e giustificano i propri figli sempre e comunque non sono la soluzione ma il problema stesso.

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