Nunzia Alessandra Schilirò, la vicequestora No pass e No-vax, è risultata positiva con tutti i sintomi.

  A Caldo  mi  verrebbe  da   scrivergli  insulti  o  frasi  ciniche   del  tipo  : peggio per  lei .  Ma   poi a  Freddo ho fatto  come  

Chi l’avrebbe mai detto ( anche s'era prevedibilissimo e immaginabile ) di una che andava in giro per l’Italia rigorosamente senza mascherina a dire che “l’unico virus che esiste è quello della paura”
(!) Alla vice questora non possono che andare i più sinceri e sentiti auguri di guarigione. Con la speranza, vana (ovviamente), che capisca da sola, senza bisogno di prove ulteriori, che esiste un altro virus, molto più pericoloso: quello dell’ignoranza. Ma
Per chi se lo stesse chiedendo, come  ho provato a fare  nelle  righe  precedenti perchè  nonostante  sia impossibile  come    dicevo  nei post precedenti  in  particolare  in questo  discutere    con tali persone   so  chi  bisogna  provare   a parlarci  ,  no, ovviamente non ha mica capito. Ecco cosa diceva mesi fa del virus. Ecco cos’ha scritto ora sui social. .  

Carissimi amici, pur non ritenendo quello che sto per dirvi una notizia ma, temendo strumentalizzazioni, mi pare giusto informarvi che io e mio marito oggi abbiamo ricevuto il risultato del tampone e, come avevamo immaginato dai sintomi, abbiamo preso il Covid. Non sappiamo dove né quando, né chi dei due lo abbia contratto prima, anche se da qualche giorno mio marito non stava bene e, infatti, non era andato a lavorare. Adesso stiamo abbastanza bene e, appena sarò guarita e non pericolosa per la comunità, riprenderò la mia battaglia per vedere rispettate la dichiarazione universale dei diritti umani, le norme europee, la Costituzione e, ancor prima, la libertà di tutti gli italiani.
Dall'esperienza della mia famiglia ho imparato che le terapie, se la persona colpita da covid è in salute, possono essere un’arma per tramutare una malattia che può essere tragica in una situazione totalmente affrontabile. E questo è confermato anche dai dati e dalla maggior parte delle persone colpite da questo virus.
I sintomi sono stati quelli tipici del Covid: febbre alta, mal di testa, stanchezza, tosse, perdita dell'olfatto e dolori alle ossa.
Non parlo di medicina perché non sono un medico né uno scienziato, però insisto nel voler parlare di diritto.
Io sono una giurista e sono estremamente certa che il diritto non possa essere cancellato per una cura. Dopo la mia esperienza, sono ancora più certa che non si possano superare le regole del diritto per la paura di dover curare le persone. Sarebbe una deriva pericolosa.
"La legge è uguale per tutti" leggiamo nelle nostre aule di giustizia! Tutti, ma veramente tutti, hanno il dovere di conoscere la legge, dice la nostra giurisprudenza.
Ora nessuno potrà dire che non ho conosciuto il COVID! Certamente qualcuno inizierà a ripetere che sono stata fortunata, che l’ho preso in forma leggera ma, dopo la mia malattia, ho ancora più voglia di ribadire con forza il mio diritto di esprimere le mie opinioni, il mio diritto di chiedere che le leggi siano rispettate, sempre e non solo quando fa comodo.
Questa è la storia di tutta la mia vita,come donna e come poliziotta.
Agli esperti di medicina ricordo che la scienza è dubbio e che la legge certezza.
Agli esperti di medicina chiedo di trovare soluzioni e non dogmi.
Le tante certezze, infatti, dichiarate durante questo periodo pandemico si sono dimostrate a oggi sempre errate. Le sole certezze devono essere quelle che riguardano la libertà e i diritti fondamentali di ogni essere umano, diritti inalienabili, indisponibili e che nessuno può permettersi di violare impunemente.












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