1.12.22

[ 12 giorno senza mondiale ] tra le pagine chiare e le pagine scure


  canzone  suggerita
Rimmel  - Francesco  de Gregori 


Nonostante prosegue fra alti e bassi ( vedere post precedente del diario ) il mio intento di non guardare le partite di questo mondiale e d'osservare i fatti ad esso collegati . Mi viene un senso di impotenza assoluto mi pervade di fronte a notizie del genere, uno stato d’animo che sento comune a molti e che a
centinaia state manifestando. Hai sempre la sensazione che non serva, che non basti, che non cambi
nulla perché nessuno di noi - al di là dell’indignazione - ha il potere di cambiare le cose. Forse nemmeno chi il potere lo ha davvero. Ma meno male che ci sono storie come questa di cui parlo d'oggi che mi tirano un po' su e mi danno la forza di andare avanti e di non vivere solo per autoconservazione e sopravvivenza . 
 La storia    è, quella  di  un bosco  inclusivo  

 A Mira, a pochi passi da Venezia, un gruppo di ragazzi con disabilità ha messo a dimora alcune centinaia dei 5300 alberi che daranno vita, entro la primavera 2023, a bosco Moranzani: la prima area boschiva italiana creata ex novo con questa finalità, in un terreno di cinquemila metri quadri che si affaccia sulla laguna veneziana sottratto alla coltivazione intensiva.

 

 “È una foresta studiata per non avere barriere ed essere accessibile per tutti”, ha affermato Lucio Brotto, fondatore di Etifor, B-Corp spin-off dell’Università di Padova che ha dato vita a questo progetto assieme alla Fondazione Emma, impegnata nel sostegno a famiglie in cui sono presenti disabilità, e grazie alla donazione di Volksbank di 5000 alberi e ad un bando del ministero della Transizione Ecologica del precedente governo. "L’area si svilupperà negli anni per dare l’opportunità di fruire della foresta a persone con un ampio spettro di disabilità", ha affermato il presidente della fondazione per disabili che prende il nome dalla figlia Emma. 


 quindi la mia vita prosegue tra le pagine chiare e le pagine scure parafrasando la famosa canzone di Gregori che funge da colonna sonora del post d'oggi

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