lavorare tu.tti lavorare meno MENO ORE DI LAVORO E STESSO STIPENDIO. IN SARDEGNA LE SOCIETÀ DEL GRUPPO “PROSSIMA ISOLA” RIDUCONO L’ORARIO SETTIMANALE: DA 40 A 35 ORE Si punta sulla produttività e sul benessere dei propri dipendenti

 

MENO ORE DI LAVORO E STESSO STIPENDIO. IN SARDEGNA LE SOCIETÀ DEL GRUPPO “PROSSIMA ISOLA” RIDUCONO L’ORARIO SETTIMANALE: DA 40 A 35 ORE

Si punta sulla produttività e sul benessere dei propri dipendenti

Meno ore di lavoro e stesso stipendio. In Sardegna le società del Gruppo “Prossima Isola” riducono l’orario settimanale: da 40 a 35 ore

Di: Redazione Sardegna Live


92Shares
facebook sharing button
twitter sharing button
whatsapp sharing button
pinterest sharing button
email sharing button
sharethis sharing button

Certi del fatto che lavorare meno porti vantaggi in termini di produttività e di benessere e che, al contrario, lavorare di più non sia sinonimo di maggiore rendimento, le società sarde del Gruppo “Prossima Isola” scelgono di diminuire l’orario di lavoro settimanale a parità di stipendio.

Il Gruppo, nato nel 2008, di cui fa parte anche “Mentefredda”, consolidato player del turismo digitale nel mercato nazionale, conta oltre 200 clienti tra alberghi, aeroporti e parchi divertimento.

Dal 1° dicembre le aziende hanno introdotto la riduzione della settimana lavorativa: 35 ore anziché 40, proprio come in Francia, mentre in tutta Italia sono ancora poche le aziende che hanno deciso di fare questa scelta.

Una scommessa, dunque, quella delle società Prossima Isola e Mentefredda, con sede ad Alghero e con poco meno di venti dipendenti, accolta ancora con più grande entusiasmo e consapevolezza da tutto il personale, ma che stimola di fatto anche gli stessi soci: “In Italia, secondo i dati Ocse, si lavora molto di più che nel resto d’Europa, ma ciò non corrisponde a una crescita dei livelli di produttività. Siamo convinti che maggior tempo libero e libertà possano favorire e dare maggior impulso alla costante crescita che registriamo di anno in anno”, affermano Marco Montalto, Marcello Orizi, Daniele Idini e Gabriele Del Curto.

Una decisione a cui ha dato una forte spinta la pandemia. “In questi ultimi anni – spiegano i quattro soci – rispetto a prima è cambiato il rapporto tra famiglia, lavoro e tempo libero ed è aumentata l’esigenza di raggiungere un sano equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. E noi vogliamo tenere conto di questi aspetti così importanti -. Uno sbilanciamento tra le due componenti non fa altro che pregiudicare la salute, la soddisfazione personale e dunque la qualità del lavoro”.

“Partiamo da dicembre con l’introduzione della settimana lavorativa a 35 ore, lasciando ovviamente invariati stipendio e ferie. Siamo sicuri che questa scelta attiverà un circolo virtuoso capace di aumentare il nostro valore e l’appeal sul mercato, anche nell’ottica di attrarre un numero sempre più grande di nuovi talenti da inserire nel nostro organico”.

Commenti

Post popolari in questo blog

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise