Cittadella, modella nera attacca gli immigrati: «Sono parassiti» La 30enne replica alle critiche su Fb ribadendo le sue idee: «Chi viene in questo Paese lo migliori e rispetti le regole»


Molti  leggendo questo articolo  \  storia  presa tramite  ala pagina fb di geolocal dal  http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2018/02/22/
mi  diranno : <<   come se lo dice  un italiano  li dai del razzista o del malpancista  salvinista   , se  lo dice   uno  immigrato   o figlio\a  d'immigrati     ti va  bene  non pè razzista  ? >>  .    Ora a questi analfabeti funzionali  , mi verebbe la tentazione di mandarli  a .....  insoma dedicargli questa  vecchia canzone 
  . Ma  poi   intenerito   e  compatito   gli rispondo  .  Un conto  è la teoria politicamente  corretta  o  buonista  ( pèer  usare  un termine ala moda  )   e  vedere   in ogni dove  anche quando non c'è  il razzismo    , e  dire queste cose   con   prima  gli italiani  ,  tornate a casa  tua  , ed  altri epiteti , generalizzando     e mettento tutti nello stesso calderone  \   capèo espriatorio .  Un altro e fare la distinzione   e  lasciare da parte  tali  termine  ,  fra chi non lo  è   chi  lo  è . 
  Ora  dopo  questo spiegone    veniao ala notizia  di cui parlavo nel titolo  

 Cittadella, modella nera attacca gli immigrati: «Sono parassiti» La 30enne replica alle critiche su Fb ribadendo le sue idee: «Chi viene in questo Paese lo migliori e rispetti le regole»

 di Silvia Bergamin


     

CITTADELLA. «Dicono a me, nera, che sono razzista».
La cittadellese Giada Sgarbossa è rimasta sorpresa dall'attenzione virale che il suo post ha ricevuto. Oltre mille like in poche ore, centinaia di condivisioni e commenti. Lei ha 30 anni, una bellezza che colpisce. Lavora come modella, da tempo, e da 4 anni ha aperto un’agenzia di eventi e comunicazione. Quel pensiero che ha espresso tutto d'un fiato su Facebook ce l'aveva dentro, lo covava. Ma la molla che l'ha fatta scattare, «perché è giusto dare voce a queste idee», è legata a un dialogo con la sua parrucchiera. Che, guarda caso, è nera, originaria della Costa d'Avorio
Cittadella, modella nera attacca gli immigrati: «Sono parassiti»
La cittadellese Giada Sgarbossa è rimasta sorpresa dall'attenzione virale che il suo post ha ricevuto. Oltre mille like in poche ore, centinaia di condivisioni e commenti. Lei ha 30 anni, una bellezza che colpisce. Lavora come modella, da tempo, e da 4 anni ha aperto un’agenzia di eventi e comunicazione. Quel pensiero che ha espresso tutto d'un fiato su Facebook ce l'aveva dentro, lo covava. Ma la molla che l'ha fatta scattare, «perché è giusto dare voce a queste idee», è legata a un dialogo con la sua parrucchiera. Che, guarda caso, è nera, originaria della Costa d'Avorio



«Ha 42 anni, lavora molto, paga le tasse, come faccio io. Tutto in regola. Si dà da fare. E con lei ho condiviso la sofferenza di venire etichettati per colpa di gente di colore come noi che si comporta male, non lavora, non rispetta le leggi. Gente che mi importuna, per strada. Gente che non fa il bene di questo Paese»      ontro di loro Giada, autofirmatasi "negra italiana", ha usato parole forti. Alla faccia del politically correct.
E qui si sono creati i malintesi: qualcuno è arrivato a definirla razzista. «Razzista io? Non c'è nulla di più lontano da me del razzismo. Ho dato degli scimmiotti e parassiti a chi non fa nulla». E lo «scimmiotto» nulla ha a che fare con il colore della pelle.«Scimmiotto sta per pelandrone», puntualizza. La giovane chiarisce il suo pensiero: «Io, come tante e tanti, sono preoccupata per il futuro delle persone di colore che vivono in questo Paese, la classe politica ha una grande responsabilità nel non affrontare i problemi, gestirli, governarli. Sono d'accordo con chi dice che bisogna creare occasioni di sviluppo nei Paesi d'origine e io, qui in Italia, vorrei creare delle strutture dove si impara la lingua italiana».Per rimuovere una barriera di comunicazione e generare opportunità. «Mi dispiacciono i commenti in cui vengo accusata, ma ho usato parole forti apposta, non ci si può attaccare ad alcune frasi e strumentalizzarle. Ma scusate, se critichi un bianco va bene, se fai la stessa critica a un nero sei razzista? Io voglio solo difendere, con la mia voce, chi ha la pelle del mio colore e si trova penalizzato da quelli che sbagliano e delinquono. Loro devono essere rimandati a casa, fanno del male a tanti come noi che si comportano bene». Il post arriva in piena campana elettorale. Giada andrà a votare il 4 marzo, ma è tra gli indecisi. «Andrò al seggio, certo, non so ancora chi voterò. Ma, anche per rispondere a chi mi accusa, di una cosa sono certa: non sceglierò Salvini e la Lega».

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