da http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2018/02/11/
La multa è da 217 euro, ne paga 21.700 al Comune di Treviso
Treviso. Usa l’home banking ma dimentica una virgola. Accortosi dell’errore, il Comune restituisce la somma non dovuta
di Federico de Wolanski
TREVISO.
C’erano una volta solo i bollettini postali in bianco, quelli che servivano per pagare tasse, more, multe, prestazioni varie, e che imponevano di far la fila allo sportello e soprattutto scrivere tre volte le stesse cose per completare tutte le tre parti del lungo cruciverba schematizzato: quella per le poste, quella per il cliente, quella per il beneficiario. E c’è una ragione se i bollettini, oggi come ieri, impongono questo sforzo di calligrafia: la correttezza dell’informazione, se ripetuta tre volte – e non serve scomodare la religione – è indubbia.Poi alla fila si sono sostituiti i clic, quelli dei portali home banking che permettono di evitare code e attese, ed effettuare tutti i pagamenti comodamente seduti da casa tramite pc, e oggi pure telefonino. Sempre sicuri certo, ma molto più rapidi, e la fretta alle volte si sa...
Ne sa qualcosa un padovano di settantanni, che a fine dicembre si è visto recapitare a casa dal Comune di Treviso una sanzione da 217 euro per non aver comunicato alcuni dati a seguito di una multa comminata da uno dei tanti occhi elettronici della città. Una cifra di non poco conto, anzi, una bella mazzata tra capo e collo e per di più in pieno periodo natalizio. L’uomo non si oppone, e paga. Come lo fa? Home banking. Digita diligentemente l’iban, il codice della sanzione da pagare, la somma. Se fosse stato in banca il cassiere gli avrebbe chiesto di confermare. Fosse stato in posta lo avrebbero soccorso le tre schede da completare.A casa invece no, era da solo: ha autorizzato il pagamento e via. Un po’ più povero, ma con un pensiero in meno, si è detto, salvo poi rendersi conto di essersi dimenticato di un piccolo ma preziosissimo particolare: la virgola.Doveva pagare 217,33 euro, ne aveva bonificati 21733. «Averli...» vien da dire. Ma non è certo una colpa per l’uomo, che per la cronaca è l’ex sindaco di centrodestra di Rovolon - comune del Padovano - Francesco Baldan, 69 anni, medico di base in pensione. Rendersi conto dell’errore e saltare sulla sedia è sta questione di poco. Comprensibilmente allarmato, e un po’ imbarazzato, l’ex medico ha sfidato le ferie del periodo natalizio e si è attaccato al telefono per contattare il comando dei vigili urbani e l’ufficio ruoli, ha mandato mail con la copia del bonifico e la copia del verbale. Ha spiegato e rispiegato. «Me li restituite vero? E quando?». Col pubblico non si sa mai. Ma per sua fortuna la pratica è stata celere, «sono stati gentilissimi» racconta lui stesso». Con l’anno nuovo l’amministrazione ha restituito il dovuto: 21.515 euro. Tramite bonifico, chiaramente.
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