le perle degli omofobi , Natura Si paga il tampone ai no vax , Walter Onichini racconta perfettamente la miseria umana e politica della destra attuale.

Prendete un Paese cresciuto, allevato nell’idea, nonostanmte in 50 anni siano stastyi fatti dei grossi passi in avanti , che l’omosessualità sia una distorsione, che essere gay significhi essere sbagliati, avere qualcosa da nascondere, da rifiutare o, peggio, da curare. Poi a un certo punto, due anni e mezzo fa, arrivano queste due ragazze qui, Erika e Martina, rispettivamente 22 e 24 anni. Si amano, ma non hanno le parole esatte per descrivere il loro amore, non dicono nulla, non cercano di convincere nessuno. Hanno solo un modo per raccontare quello che provano, per urlarlo al mondo: un bacio.Quel bacio a stampo,

bellissimo, di un’ingenuità ed allo stesso tempo di una castità quasi virginale, nell’ottobre del 2019 arriva come un pugno allo stomaco di un Paese ancora omofobo, retrogrado, incapace di riconoscere la bellezza senza i filtri del proprio dogmatismo feroce, si propaga più lontano di quanto non siano mai riusciti a fare anni di parole, pride, campagne, lotte per i diritti.Quel bacio diventa il marchio di fabbrica di Erika e Martina - alias Le perle degli omofobi - una sorta di kiss bombing con cui hanno invaso Instagram. È il loro modo di farsi beffe dei bigotti, di esorcizzare le proprie stesse paure, sfidandole, di lasciare un’impronta nel mondo, di ribadire la propria identità e, insieme, quella di migliaia di ragazze e ragazzi senza voce. È la virgola fuori posto, il baffo di Duchamp sulla Gioconda del super eterismo tossico, dadaismo puro, l’attacco frontale al cuore della famiglia mono-tradizionale. Per questo da due anni e mezzo Erika e Martina vengono ferocemente insultate sui social.
 

[....] Per questo, due giorni fa, Erika si è sentita dire che ha passato le finali di Miss Mondo non perché lo merita ma perché è lesbica dichiarata. Perché Erika e Martina hanno osato l’inosabile : hanno sbattuto loro in faccia un’ideale di felicità che non corrispondeva a nulla di quello che ci hanno sempre raccontato. Non hanno chiesto di essere capite, non hanno supplicato di essere accettate o tollerate.Hanno urlato delicatamente che dei giudizi e delle paure degli omofobi se ne fregano altamente, che non è un problema loro. Certe cose non te le perdonano.Vi voglio bene Erika e Martina. Per quello che siete, per ciò che fate, per come lo dite. Buona vita.Ovviamente, al di là della sincera solidarietà per le offese quotidiane, Erika e Martina non hanno bisogno di difese perché si difendono benissimo da sole. E piano piano, anche loro, con Antihater, stanno andando a prendere uno dopo l’altro tutti gli odiatori. Non mi stancherò mai di dirvelo: fatelo anche voi. Denunciate sempre questi miserabili. Se volete, qui trovate il posto giusto dove farlo.https://antihater.itNon può e non deve passare il concetto che tutto è lecito qua  sopra . 

                                Lorenzo  tosa   


NaturaSì paga il tampone ai novax. E Burioni si arrabbia

Roberto Burioni reagisce duramente all’annuncio della catena di supermercati Naturasì che ha deciso di pagare i tamponi ai propri dipendenti che non vogliono vaccinarsi

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naturasì burioni

Roberto Burioni reagisce duramente all’annuncio della catena di supermercati Naturasì che ha deciso di pagare i tamponi ai propri dipendenti che non vogliono vaccinarsi. Vale la pena spendere tanti soldi per loro?

NaturaSì paga il tampone ai novax. E Burioni si arrabbia

La storia è questa: NaturaSì darà un contributo per le spese dei tamponi dei lavoratori che non vogliono vaccinarsi come ha annunciato il presidente Fabio Brescacin con una lettera indirizzata ai 1.650 dipendenti. Così dal 15 ottobre quando chi è sprovvisto di green pass non potrà entrare nei luoghi di lavoro pubblici o privati chi è contrario alla vaccinazione avrà comunque la possibilità di non incorrere in disagi economici. Brescacin spiega di voler rispettare “la libertà di ognuno e per evitare discriminazioni nell’ambito del lavoro, in modo da permettere a tutti di svolgere regolarmente i propri compiti in azienda”. L’azienda è privata e certamente può scegliere di fare come vuole, ma perché investire tante risorse economiche solo per chi ha scelto di non vaccinarsi penalizzando i lavoratori che invece hanno scelto di tutelare la propria salute e quella altrui?  Si tratta di una cifra stimata di 115mila euro, non di bruscolini.La reazione di Roberto Burioni è stata molto chiara. Ha accusato la catena di supermercati bio di “lisciare il pelo ai novax”. E ha annunciato di non voler più acquistare i  prodotti  da  NaturaSI

Una presa di posizione personale che non ha invitato nessuno a fare altrettanto. Ma per i novax e i nopass da social le parole del virologo sono diventate inspiegabilmente un boicottaggio. E così loro invece spiegano che da oggi la spesa la faranno lì:

A parole almeno. Perché probabilmente dopo aver visto il listino prezzi saranno tanti a fare marcia indietro. La catena di supermercati offre ottimi prodotti ma con una fascia di prezzo alta visto che si tratta di biologico ed equosostenibile:

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